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Autore: Beb270987    16/11/2007    2 recensioni
[Cold case] Ho voluto fare una fanfiction su uno dei miei telefilm preferiti! (scusate ma nella foga è venuta un po' lemon >///<).
Comunque: una donna viene investita da una macchina in corsa, la quale si scopre essere la stessa che ha falciato un adolescente due anni prima dell'incidente attuale. Lily Rush e colleghi dovranno investigare.
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il sole batteva alto quel giorno al liceo Reshool e nel giardino del grosso edificio una massa informe di adolescenti si godeva palpitante la propria pausa pranzo.
Seduto ad uno dei tavoli del cortile c'era Martin White,uno dei pochi ragazzi assennati in quel luogo.
Martin era cieco sin dalla nascita e portava con sè,ovunque,un lungo bastone bianco.
Forse complice la calura,ma gli animi degli studenti sembravano molto inquieti.Proprio mentre il giovane ragazzo era intento a leggere un libro in brail, una combricola

di attaccabrighe si avvicinò alla sua postazione.
Erano in quattro e facevano tutti parte della squadra di football della scuola.
"Ehi handicappato!Lasciaci il posto,ci dobbiamo sedere!"lo schernì malignamente uno di loro.
"Non mi pare ci sia scritto il vostro nome su questo tavolo!"rispose prontamente Martin.
"E tu come diavolo fai a saperlo?Sei cieco!"attaccò ridacchiando un altro:"Forza,levati prima di costringerci a usare le maniere forti!"
"Io ho diritto quanto voi di stare qui!Comunque avevo finito,quindi...prego!"poi fece per alzarsi,prese il suo libro e col bastone in mano iniziò ad allontanarsi tastando

l'aria qua e là.
Il più cattivo dei quattro giocatori gli si avvicinò silenzioso e da dietro,con un calcio gli levò il bastone di mano,facendo ruzzolare rovinosamente a terra il povero

malcapitato.
Dalla combricola si levò una risata compiaciuta.
Martin si rialzò in silezio e raccolta la sua roba se ne andò.Ormai era abituato a essere schernito a quel modo dai soliti bulli della scuola,ma mancava solo un anno al

suo diploma...un solo anno e sarebbe stato libero!
Quand'egli se ne fu andato i quattro bulletti si sistemarono al tavolo.
"Non stiamo esagerando troppo?"domandò dubbioso il capitano della squadra:"In fondo lui non ci ha fatto niente!"
"Ma che cazzo stai dicendo Steeve?Che gusto c'è ad andare a scuola se non abbiamo passatempi con cui divertirci?E poi,quando saremo uomini in carriera e magari

padri potremo dire orgogliosamente ai nostri figli che noi eravamo i cacciatori e non le prede quando eravamo al liceo!E poi non sei stato tu a dire che è uno

sfigato?"
"Non dico di no!Ma cerchiamo di andarci piano o ci metteremo nei guai!Non volete certo che ci escludano dalle prossime partite per essere stati espulsi dal

preside?"
"No,no!"esclamarono gli altri tre in coro,e così dicendo i tre si gasarono a vicenda intonando inni in onore della propria squadra.

******************************************

Il bastone di Martin picchiettava ritmicamente contro il marciapiede della via in cui abitava.La luna brillava fioca nel cielo stellato e tutt'intorno,le case ed i giardini

erano avvolti dal silenzio.Il giovane sorrideva e canticchiava tra sè e sè,da fuori pareva la persona più felice che avesse mai calpestato il suolo terrestre.
Dal fondo della via arrivò una macchina nera che si fermò a circa duecento metri dal ragazzo.Stette qualche minuto ferma,poi improvvisamente ingranò la quinta e si

fiondò sparata contro il giovane travolgendolo e scaraventandolo molti metri avanti.
Senza neanche fermarsi,l'autista continuò la sua folle corsa e nel giro di una manciata di minuti scomparve in una delle vie buie dei dintorni.

******************************************

Lily Rush era intenta a visionare la pila di scartoffie che da una settimana era ammassata sulla sua scrivania,quando l'arrivo dei suoi colleghi Kat e Nick la distrasse.
I due che erano intenti a battibeccare amichevolmente su chissà quale argomento.Si voltarono verso di lei e salutandola le porsero un bel caffè caldo.
Lily ne aveva proprio bisogno!Era stata sui quei stramaledettissimi documenti tutta la notte e le sembrava che il cervello stesse sul punto di scoppiare.
Dopo neanche cinque minuti si aggiunsero alla comitiva Scotty Valens e il loro capo John Stillman,il quale sbattè un fascicoletto sulla scrivania di Lily richiamando

così l'attenzione dei presenti.
"Cos'abbiamo?"domandò incuriosito Nick.
"Una donna è stata investita ieri notte mentre tornava a casa.E' morta sul colpo.La macchina che l'ha tirata sotto pare essere la stessa che un paio di anni fa ha

falciato un adolescente."
"Riapriamo il caso?"domandò retoricamente Lily.
"Si,il ragazzo si chiamava Martin White.Lily,tu e Scotty andate a fare un po' di domande agli ex compagni della vittima e ai conoscenti...cercate di scoprire se aveva

dei nemici.Kat e Nick,voi occupatevi della donna."

******************************************

"Ah,Martin,me lo ricordo!"sorrise Betta Corbs:"Quando Martin frequentava,io ero una cheere leader...cioè,la capocheere leader.Non ci ho mai parlato con quel

ragazzo...cioè...voglio dire...era uno sfigato!Nessuno gli voleva parlare!"ridacchiò passandosi una mano tra le fluenti ciocche bionde.
"Cioè...non ci sai dire niente su di lui?"la cantilenò Scotty
Senza neanche capire di essere stata presa in giro la ragazza continuò:"Cioè...io non gli ho mai parlato...non ho idea di chi potesse avercela con lui...però i ragazzi gli

facevano un sacco di dispetti."
"Quali ragazzi?"domandò incuriosita Lily.
"Quelli della squadra di football,Steve e gli altri.Lo chiudevano in bagno,gli toglievano il bastone,lo deridevano e una volta uno di loro gli ha tirato un pugno.Martin

aveva un occhio gonfio come una palla e tutto viola!"
"Chi l'ha picchiato?Te lo ricordi?E' stato forse il caposquadra?"
"No,è stato Brian.Non mi ricordo il motivo della lite.Mi ricordo solo che poi il preside l'ha sospeso e lui non ha potuto giocare per almeno tre partite!"

*******************************************

Brian Stone stava attraversando il parco della sua università,diretto all'aula di giurisprudenza quando fu fermato da due persone che non conosceva.
"Sei Brian Stone?"domandò Lily
"Si,e voi chi siete?"rispose infastidito lui.
"Conoscevi Martin White vero?"chiese senza neanche anscoltarlo Scotty:"E scommetto che non eravate amici del cuore?!"sorrise cinicamente.
"Certo che no!Quello era uno sfigato!Chi voleva essere suo amico!"
"Sappiamo che un mese prima del suo omicidio l'hai piacchiato?Perchè?"domandò a bruciapelo la bionda.
"Perchè mi aveva provocato!"
"Provocato?"
"Si era permesso di rispondermi!Con la sua solita aria da superiore!Stava lì a fissarti con quegli occhi vuoti come se tu fossi la più grande feccia dell'umanità!Si

credeva di essere superiore quello!Così l'ho sistemato!"
"E non contento,un mese dopo l'hai ucciso?!Cosa ti aveva fatto allora?Ti aveva graffiato l'auto col suo bastone?"lo provocò il Scotty.
"Certo che no!"fu la risposta quasi scandalizzata dello studente:"E poi io quella sera ero in prigione.Un poliziotto mi ha fermato accusandomi di guida in stato di

ebrezza!Sono stato in cella tutta la notte!Potete pure controllare!"
"Lo faremo"gli sorrise il detective.
"Conosci qualcuno che poteva voler morto Martin?"concluse Rush.
"No!Ve l'avrei detto se no!"
I due detective si diressero verso la macchina d'orinanza:"Ogni volta la stessa storia...sembra un disco rotto..."sospirò Lily:"...ad ogni generazione la ricetta dei licei è

sempre quella:bulli,barbie e un pizzico di secchioni da emarginare."

********************************************

"Allora Steve?Tu chi eri?Il capo della banda?"domandò cinicamente Stillman.
"Io non sono proprio niente!E comunque ero solo il capitano della squadra di Football!"controbbattè il ragazzo.
"Che cosa avevi contro Martin?Ti ha fatto un torto?"
"No!"
"Allora cosa?Ti ha rubato la fidanzata?"
"No!Cazzo,io non avevo nulla contro Martin!"
"Nulla a parte il fatto che era uno sfigato!Dillo:quello sfigato non meritava nemmeno di allacciarti le scarpe...figuriamoci di vivere!"lo provocò l'uomo.
"Senta,non so che cosa voglia da me,ma Martin non mi ha mai fatto niente...anzi,è per merito suo se ora posso giocare in una famosa squadra di Football...il mio

allenatore ha detto che sono una grande promessa!"
Lily che sino a quel momento era rimasta seduta in silenzio prese parola:"E come ti ha aiutato?"
"Mi...mi ha dato delle ripetizioni di aritmetica e di altre materie...è solo grazie a lui che ho potuto prendere la borsa di studio per l'università che frequento!Come

vede...non avevo nessun motivo per odiarlo,tanto meno per ucciderlo!"
"Eppure i tuoi amici dicono che tu eri quello che ci andava più pesante con gli scherzi quando eravate a scuola!Come me lo spieghi?Se ti era tanto simpatico come

mai lo umiliavi continuamente davanti ai vostri compagni?"
"Bhe...dovevo pur...insomma dovevo farmi rispettare!Ne andava della mia immagine!"
Lily si infervorò in volto:"Il rispetto non si guadagna sulla sofferenza degli altri!"
Quando Steve lasciò la stanza degli interrogatori Stillman si avvicinò alla detective:"Dai,non te la prendere...purtroppo i giovani ragionano così!"
"Non è detto che solo perchè tutti ragionano a quel modo che allora le loro convinzioni o i loro modi di fare siano giusti!"rispose la bionda con un filo di amarezza

nella voce.

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"Allora..."ragionò Stillman appuntando un foglietto su una lavagnetta magnetica:"Sembra che nessuno abbia mai avuto un movente valido per uccidere Martin..."
"Eppure quel ragazzo è tre metri sotto terra!"commentò Scotty.
"Già..."confermò ancora pensieroso il capo.
Poi si rivolse a Kat e Nick con aria quasi speranzosa:"Voi siete riusciti a scoprire qualcosa sull'omicidio della donna?"
I due sorrisero e Nick prese la parola:"Miranda Freeman,la vittima,è stata uccisa accidentalmente.E' stato un pirata della strada a tirarla sotto.Non aveva nemici,era

una madre di famiglia perfetta e a quanto testimoniato dai colleghi...anche una grande lavoratrice!"
"Questo non ci aiuta molto..."commentò sarcastico Stillman.
"Appunto"lo interruppe Kat:"Siamo stati due ore a fare domande a tutte le persone che abitano nel quartiere e quando credevamo di non poter tirare fuori un ragno

dal buco,una signora ha parlato."
Nel piccolo ufficio cadde il silenzio.La mora continuò:"La sera dell'omicidio una certa signora Mayers dice di aver visto sfrecciare una BMW di colore nero e che sa

a chi appartiene quella macchina!"
"E di chi sarebbe?"la esortò spazientita Lily.
"Di un certo Carl Wessons,un teppistello della zona...probabilmente uno di quelli che va a spacciare davanti ai licei..."
"Bhè,andiamo a prenderlo!"sbottò spazientito Stillman.
"Sta già arrivando"sorrise Nick:"abbiamo già mandato una pattuglia a casa sua."

**********************************************

"Lo sai che sono solo i codardi che scappano e non si assumono le proprie responsabilità vero Carl??"urlò Nick sbattendo la grossa mano sul tavolo della sala degli

interrogatori.
L'accusato sobbalzò per lo spavento:"Io non scappo da nessuno."disse cercando di mantenere la voce su un tono di apparente calma.
"E l'omicidio di Miranda Freeman??Quello non lo chiami scappare!?Non ti sei neanche fermato a prestarle soccorso!"ringhiò il poliziotto.
"Non conosco nessuna Miranda!"ribattè l'altro.
L'uomo gli sbattè la foto della vittima sotto il naso:"Miranda è QUESTA donna!!!Per colpa tua le sue due figlie ora sono orfane e verranno affidate ai centri

sociali!!!Vallo a spiegare a loro che non conoscevi la loro mamma!!"
"Io non ho niente da dirle!"continuò l'interrogato.
Nick Vera sentì le mani prudergli.Si avvicinò rabbiosamente a Carl,la faccia paonazza:"Quant'evvero Iddio,giuro che ti farò marcire in una cella buia e sporca!E a

farti compagnia ci sarà qualche bel maschione che ti farà pentire amaramente di avermi mentito!Non ne uscirai neanche piangendo e pregando!"
Carl ebbe un leggero tremore:"Lei non ha nessuna prova!"
Sul grosso volto di Nick si allargò un ghigno soddisfatto:"Oh sì che ne ho di prove!E ho anche testimoni che ti hanno visto sulla scena del delitto quella sera!"
"Lei mente!Se aveste delle prove mi avreste già arrestato!"ridacchiò nervosamente.
In quel momento Lily entrò nella stanza con una cartelletta in mano.La buttò sul tavolo e fece cenno all'indagato di aprirla.
Dentro vi erano alcune foto di una BMW nera.
"Ha mai visto quella macchina?"domandò fredda.
"No,mai vista in vita mia"
"Non dire stronzate!"gridò Nick:"Sappiamo che quella è la tua macchina!"
"E allora se lo sapete perchè perdete tempo a chiedermelo?"domandò beffardo Carl,che nel frattempo aveva ripreso un po' di coraggio.
Nick lo prese per la maglietta e lo alzò a pochi centimetri da terra:"Vero che se gli faccio male tu dirai di non saperne nulla?"disse rivolto alla collega.
Lily sorrise lievemente verso Carl:"Non ti conviene farlo arrabbiare"
Il detective fece per tirare un cazzotto sul naso dell'indagato il quale tirò un urlo:"Va bene!!!Va bene,parlo!!!"
Vera lo riposò a terra,sbattendolo sulla sedia:"Ora si ragiona!Se ci aiuterai,potrei anche prenotarti una cella singola!"
Carl iniziò a parlare con voce tremante:"Io...io quella sera ero ubriaco...non l'avevo proprio vista quella donna...è....è sbucata così all'improvviso!Io ho avuto paura!

Sono fuori con la condizionale...se fossi stato fermato un altra volta dalla polizia...sarebbe stata la mia fine!"il suo sguardo si posò a terra.
"E che mi dici di Martin White?"domandò Lily:"Anche quella sera eri ubriaco?"
"Ma di che diavolo sta parlando?"chiese interdetto il giovane.
"La tua macchina ha investito un altra persona,due anni fa...un certo Martin White!"insistette la bionda.
"Ma io vi ho detto la verità!Quella macchina non è mia!Anzi,è stato proprio due anni fa che ne sono entrato in possesso!"
"Chi te l'ha data?"
"Non me l'hanno data...l'ho rubata."

*******************************************************

Per la seconda volta quel giorno Lily si trovava seduta nella stanza degli interrogatori ad aspettare l'arrivo del suo prossimo indagato.
La porta si aprì e Scotty portò dentro Steeve,l'ex capitano della squadra di Football del liceo Reshool.
"Ciao Steeve"lo salutò cordialmente la detective.
"Salve"rispose lui con aria imbronciata:"che cosa volete ancora da me?Vi ho raccontato tutto quello che sapevo!"
"A quanto pare non proprio tutto"sorrise Scotty:"Non ci avevi detto che la sera della morte di Martin qualcuno ti rubò la macchina."
"Una BMW nera"aggiunse Lily.
"Non pensavi fosse importante???E' la macchina che è stata usata per l'omicidio!"osservò irritato Valens.
"All'epoca la polizia non era riuscita ad identificare il tipo di macchina...che ne potevo sapere io che il ladro della mia auto fosse anche un pirata della strada?Non è

certo colpa mia se quel tizio ha tirato sotto Martin."
"Tu non ce la racconti giunsta...dov'eri quella sera?"
"A casa mia"
"C'è qualcuno che può testimoniarlo?"
"No,ero in camera mia a dormire"
Dopo circa un'ora di domande i due detective lasciarono andare il giovane e rimasero ancora qualche minuto nella sala interrogatori per riflettere un po'.
"Quel ragazzo non mi convince"esclamò Scotty nervoso:"Secondo me c'entra qualcosa!"
"Magari non c'entra davvero!Proviamo a fare qualche altra domanda ai suoi amici...magari ci è sfuggito qualcosa!"

*********************************************************

"Brian,tu e Steeve vi sentite ancora?Eravate molto amici al liceo...o sbaglio?"domndò Kat all'interrogato.
Brian Stone si sistemò sulla sedia,quel giorno sembrava molto proprenso a parlare:"Si,eravamo molto amici,ma diciamo che lui ha tradito la mia fiducia e quindi non

voglio più avere niente a che fare con lui!"
"In che modo ti ha tradito?"
"Vede...io e Steeve eravamo i ragazzi più in vista della scuola.Ci divertivamo molto insieme!E' vero...facevamo molto casino e maltrattavamo un sacco di

secchioni...ma tutto sommato eravamo rispettati e neanche gli insegnanti ci rompevano più di tanto!Cazzo,eravamo stelle del football...avevamo il mondo in mano!"
"E...come mai questa situazione è cambiata?"lo esortò la detective.
"Dopo che presi a cazzotti quella mezza sega di Martin,io fui espulso dalla squadra e non giocai per tre partite!Giurai che mi sarei vendicato di quello sfigato e lo feci

presente a Steeve!Io e lui ne avevamo combinate sempre di tutti i colori e avevamo sempre deriso Martin senza farci troppi problemi!La sera in cui Martin morì

andai a casa di Steeve per proporgli un bello scherzetto da fare a quel cieco e..."
"Cosa successe?"
"Vede...io di solito salivo sino alla finestra della camera di Steeve arrampicandomi sulla grata coperta di edera che cresceva sul muro posteriore della sua casa...e lo

feci anche quella sera...ma non entrai in camera sua...rimasi lì fuori..."
"Perchè?"
"Perchè vidi qualcosa che mi fece vomitare!Ero disgustato!"
"Che cosa hai visto??"chiese la donna con una voce che tradiva una certa curiosità.
"Steeve e Martin stavano facendo l'amore!!"
Per qualche secondo calò un sorpreso silenzio nella sala.
Qualcuno bussò alla porta e l'aprì.
"Hai ucciso Martin perchè ti ha portato via l'amico?O per vendicarti dei torti subiti?Per le tre partite che hai perso,forse?"gli domandò Lily.
"No che non l'ho ucciso!Come vi ho già detto,quella sera mi sono ubriacato...soprattutto per cercare di dimenticare quello che avevo visto!E poi sono stato tutta la

notte in prigione!"

**********************************************************
Steeve era seduto sul letto della sua camera,nel dormitorio della propria università quando Lily e Nick andarono a trovarlo.
"Tu e Martin avevate una storia?"chiese senza preamboli la bionda.
Il ragazzo sbiancò in volto:"E chi mai vi avrebbe detto una cosa simile?"
"Il tuo amico Brian ci ha detto che vi ha visti insieme la notte dell'omicidio!"
Il giovane abbassò lo sguardo e tirò un lungo sospiro:"E va bene...è vero."
"Cos'è successo quella sera?"domandò dolcemente la donna.
Come un Flashback,il ragazzo rivide davanti ai propri occhi tutto quello che era successo:
Era già un mese che Martin andava a casa di Steeve per aiutarlo a studiare e nonostante il quaterback lo umiliasse ogni giorno in classe,il giovane non provava nessun

risentimento nei sui confronti...anzi...lo aiutava e gli spiegava ogni materia e ogni lezione nei minimi paricolari perchè lui la potesse capire.
Nei giorni precedenti tra l'altro,i maltrattamenti erano stranamente cessati e nonostante tutto Martin ne era contento anche se non se ne sapeva spiegare la ragione.
Quella sera i genitori di Steeve erano andati a cenare da amici e i due adolescenti erano in casa a studiare da soli.
Erano entrambi piegati sui libri quando il padrone di casa prese parola:"Martin...tu provi risentimento nei miei confronti...?cioè...per tutto quello che ti ho fatto sino ad

oggi...intendo."
"No,capisco che ognuno di noi debba ritagliarsi un posto nella società...ed ognuno lo fa a modo proprio...chi emergendo per la propria intelligenza e chi calpestando

gli altri."
"Quindi mi odi?"continuò l'altro.
"Ti ho detto di no!In fondo ognuno fa le proprie scelte e poi non è colpa mia se sono nato SFIGATO!Probabilmente se fossi stato alto,bello e muscoloso,avrei

potuto far parte anch'io della tua squadra di football...e magari saremmo diventati anche amici."
"Bhè...ma noi siamo amici...in un certo senso...tu mi aiuti a studiare no?"
"Quello non è essere amici.Io ti servo semplicemente per avere la tua borsa di studio."
"Da come parli tu sembro un mostro!E poi sembra quasi che non me ne freghi niente di te!"
"Perchè?..."domandò sarcastico Martin:"Non è forse così?"
Tra i due calò il silenzio.
"Per oggi basta"sentenziò il cieco:"Mi sa che si è fatto tardi...è meglio che io ora torni a casa."così dicendo fece per alzarsi dalla scrivania.Non fece quasi in tempo a

completare la frase che inciampò nel proprio zaino cadendo pesantemente nel letto.
Stava quasi per rialzarsi quando Steeve si mise sopra di lui:"Sei proprio uno stupido!Io ti considero veramente un amico!"così dicendo il moro gli sfiorò i capelli e

posando la mano sulla sua guancia gli sfiorò le labbra.
"Che...che cosa stai facendo...?"gli domandò imbarazzato e sorpreso l'altro.
Steeve non lo ascoltò neanche e ricominciò a baciarlo a fior di labbra.
Martin non capiva che cosa stava succedendo...sentì lo stomaco strigerglisi e il cuore saltargli nel petto.Il ragazzo che sino ad una settimana prima lo torturava e lo

scherniva,adesso lo stava baciando!
Il quaterback iniziò a baciarlo più appassionatamente e a levargli la maglietta.Poi,senza tanti complimenti gli levò anche i jeans.
Martin lo lasciò fare...si sentiva come inebriato...il suo volto era infuocato dall'imbarazzo...ma si sentiva felice.
Il compagno molto rudemente si spogliò a sua volta,si tolse la maglietta e si slacciò i pantaloni.Iniziò a baciare dolcemente il petto di Martin sino ad arrivare in mezzo

alle sue gambe.
Martin sussultò e gemette sentendo l'amico darsi da fare con la bocca.Era cieco...è vero,ma gli altri sui sensi funzionavano benissimo.
Ecco dove gli sembrava di vivere in quel momento...nel paradiso dei sensi.Ansimò e si sentì fremere,ancora più accaldato.
"Ah...!"fu l'unica cosa che riuscì a dire prima di venire.
Steeve lo guardò,poi si pulì la bocca.Gli aprì ancora un po' le gambe e senza dargli il tempo di riprendersi dal piacere appena provato,lo prenetrò.
Il ragazzo sentì un dolore lancinante e fu come se il suo corpo avesse iniziato a prendere fuoco.Gli scappò un mezzo urlo che però gli si strozzo in gola.
Quasi eccitato dalla sua reazione Steeve incominciò a spingere più forte.I loro corpi iniziarono a muoversi ritmicamente.
Sudati e felici i due si abbracciarono e si baciarono per un tempo che gli parve infinito.
Dopo essere venuti entrambi,si accasciarono stremati tra le coperte e stettero in silenzio per qualche minuto.
Martin si alzò e tastando a terra ritrovò quelli che parevano essere i suoi vestiti.Si vestì,prese il proprio bastone e prima di andarsene si voltò verso Steeve:"Io...io

devo andare...ci vediamo domani a scuola.".
Uscì dalla stanza prima che l'amico potesse notare che era tutto paonazzo in volto.
Il quaterback fissò il soffittò per qualche secondo.Il suo corpo era ancora in fibrillazione per il piacere provato,ma pian piano si stava calmando.
In quel momento il ragazzo si sentì pervadere da mille pensieri.
Che cazzo aveva fatto!!??Se l'era fatta con un uomo!!!Dove era finita la sua virilità???Che diavolo gli era preso??Com'era possibile che anche per un solo istante si

fosse sentito attratto da Martin??E se lo fossero venuti a scoprire i suoi compagni di squadra??Lo avrebbero schernito per il resto dei suoi giorni,dandogli del

frocio???Della checca???
Si rivestì velocemente e corse in garage dove teneva la propria macchina.Ci salì e si diresse a casa di Martin.
Fu all'inizio della via che portava a casa sua che lo vide.Rallentò,poi fermò un attimo l'auto e stette ad osservarlo.Il cuore iniziò a battergli violentemente in petto al

pensiero di quello che aveva fatto neanche una mezz'ora prima.Il suo piede schiacciò istintivamente l'accelleratore e nel giro di pochi secondi,senza neanche riuscire a

rendersene conto,la sua auto uccideva Martin White.
Tornò a casa sgommando e rimase in macchina,con la porta del garage aperta a piangere.Non aveva mai pianto in vita sua...almeno,che lui ricordasse...ma ora gli

era quasi sembrato di aver perso qualcosa...come se qualcuno gli avesse strappato il cuore dal petto e lo avesse schiacciato.
"Allora è per questo che l'hai ucciso..?Per non essere preso in giro dai tuoi amici?"domandò Fredda Lily Rush.
"Lei non capisce!"si giustificò Steeve:"Quello mi aveva trasformato in una checca!Mi aveva....era come se mi avesse circuito!Lui...mi faceva provare strani

sentimenti!"
"Quelli non erano sentimenti qualunque Steeve..."rispose la bionda con voce triste:"...Quello era amore."
Il giovane si zittì e sbiancò:quell'affermazione lo schiaccio come un verità assoluta.Tutto gli fu chiaro in quel momento come non gli era mai stato.
Sentì una specie di fitta al cuore.
Abbassò lo sguardo e cominciò a piangere sommessamente.

***************************************************

Il vento soffiava leggero al cimitero.
Lily con le mani nella tasca del proprio cappotto guardò la tomba di Martin White,poi sentì come una presenza alle sue spalle e si voltò.
Le sembrò quasi di vedere ancora il ragazzo...com'era allora...due anni prima.Il giovane le sorrise e lei contraccambiò.
Ora anche lui poteva dormire in pace...un altro cold case era stato risolto.

FINE

SPERO VI SIA PIACIUTA.SO CHE NON E' UNA FANFICTION DA OSCAR,MA CI TENEVO A SCRIVERNE UNA SU QUESTO FANTASTICO

TELEFILM.ABBIATE PIETA' DI ME E NON SIATE TROPPO DURI CON LE CRITICHE!^^'
SPERO SOLO DI AVERVI FATTO PASSARE GRADEVOLMENTE UN PO' DI TEMPO.
ALLA PROSSIMA!

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