Potrei dire che il suo corpo nudo nel mio letto era l’immagine più bella che avessi mai visto.
Avrei voluto imparare a dipingere per mettere su tela quell’immagine stupenda.
La sua schiena che accarezzava le lenzuola bianche, i capelli oro che poggiavano delicatamente sul cuscino ed era steso di fianco.
Feci scivolare i polpastrelli delle mie dita lungo la sua schiena,poi sulle sue braccia percependo i muscoli e  il calore della sua pelle,subito un brivido mi percorse lungo le spalle e si ramificò per tutto il mio corpo.
Ecco cosa mi causava quel ragazzo.
Brividi.
Continui brividi allo sfiorare della sua pelle contro la mia.
D’un tratto si girò lentamente verso di me e il suo viso venne illuminato dal bagliore della luna che si intravedeva dalla tenda semi aperta della camera.
Il raggio di luna illuminò i suoi occhi miele facendoli brillare ancor di più del solito, illuminò il suo viso tanto da renderlo un vero e proprio un angelo.
Ancora mi chiedevo dove nascondeva le ali.
Mi accarezzò il viso,poi col pollice tracciò i contorni delle mie labbra.
Ci guardammo.
Si avviciò a me,iniziò a baciarmi dietro l’orecchio poi scese giù sul collo lasciando baci umidi.
Sentivo il piacere dentro di me, sentivo Justin sulla mia pelle.
Le mie mani scivolarono tra i suoi capelli,tiravo le punte ogni volta che intensificava il suo bacio.
Il suo respiro vicino al mio orecchio e sul mio collo era pura melodia.
Le sue labbra erano così morbide e delicate al tocco con le mie.
Aveva un odore che non avrei mai dimenticato,era uno di quegli odori che ti piacerà sempre.
Si stese di fianco a me senza dire una parola,mi fissava solamente.
Dio solo sa quanto poteva essere bello.
Mi misi a suo lato e iniziai a baciare i tatuaggi che aveva sul petto,presi le sue mani e baciai anche quelle.
Quanto erano perfette quelle mani,trovavo perfette anche le vene che aveva su di esse, quelle un po’ sporgenti che io trovavo dannatamente sensuali.
Le lenzuola profumavano di lui e del mio corpo stretto tra le sue braccia.
Mi stringeva nuda tra le su braccia,la sua pelle calda che sfiorava la mia,i respiri uniti,le mani.
Mi sentivo in paradiso,o meglio lui era il mio paradiso.