Sweet thoughts.

Un paio di occhi smeraldo si schiusero piano, affaticati e stanchi mentre cominciavano a guardarsi intorno e quando incontrarono la luce del sole che filtrava dalla finestra, si chiusero forte infastiditi. Prima di riaprirli, Sebastian lasciò che il lieve dolore si affievolisse mentre una smorfia si formava sul suo viso e un sospiro lasciava le sue labbra. La vista, prima offuscata e buia, tornò velocemente più limpida e chiara mentre riapriva gli occhi e si focalizzava sul letto su cui era sdraiato. Le coperte erano di un arancione chiaro, e lui poteva giurare di averle blu scuro. Si guardò un po’ intorno confuso, alzò un po’ il capo ma lo ributtò presto sul cuscino, ci affondò il volto inalando l’odore che emanava, un dolce profumo di vaniglia, non aveva sentito mai niente di più buono. Si beò di quel profumo prima di decidere che forse era meglio scoprire con chi aveva dormito. Provò ad alzarsi, scoprendosi incatenato ad un paio di braccia che lo stringevano per il ventre, come un invito a non lasciarlo. Così si girò semplicemente, incontrando un paio di occhi cerulei.

Piano i ricordi della notte passata gli tornarono in mente: i baci sulle labbra, le coccole, le gambe intrecciate, le mani unite, i baci sul collo, i nasi che si sfioravano in carezze gentili, mani che affondavano fra i capelli, sorrisi incantati, i  baci sulla mascella, le carezze sul petto, gli sguardi intensi, i sospiri derivati da torture sulla pelle, brividi di tocchi così leggeri, lenti, piacevoli e delicati, quasi impercettibili, sorrisi innamorati mentre piano si avvicinavano di più. Niente che andasse al di là di quelle coccole, al di là di sospiri, al di là di due cuori che battono all’unisono, al di là della musica soave e tranquilla che proveniva da fuori, -come se tutti sapessero del loro momento di tenerezza e avessero timore di disturbarli con qualcosa di più rumoroso-, niente al di là del leggero brusio di Lima, al di là di quell’odore di vaniglia che Sebastian aveva cominciato ad amare quella notte.

“Bonjour” sussurrò Kurt.

Sebastian sorrise osservandolo mentre le famose farfalle nello stomaco svolazzavano. Era di questo che parlava la sua sorellina quando gli raccontava dell’amore? Quando gli diceva delle carezze e dei baci, dei sorrisi, degli sguardi, mentre anche lei sorrideva eccitata e con quegli occhi sognanti mentre stringeva fra le braccia il libro de La bella addormentata nel bosco e rivelava i suoi sogni sul trovare un principe azzurro, proprio come le principesse dei suoi libri, era di questo che parlava?

“Bonjour à vous” mormorò a sua volta Sebastian.

La consapevolezza di amare quel ragazzo dagli occhi ghiaccio lo colpì in quel momento che gli prendeva la mano e baciava ogni singolo dito, prima di baciarne il dorso, il palmo, tracciando col pollice le linee, per poi stringerla. Sorrise a quella nuova scoperta, il petto che si gonfiava felice mentre incontrava gli occhi ghiaccio del ragazzo nel letto con lui.

“Kurt?” chiamò, ottenendo la sua attenzione “Ti amo.”

mael

sai quando ti senti così dolce, ma così dolce che tutto ciò che puoi fare è sfornare fluff del genere? Ecco, questo è quello che faccio io. Mi sento dolce stasera, perciò ecco qua questa flashfic zuccherosa, di cinquecento parole precise. Che poi io ho il cellulare pieno di promemoria su idee per delle os, addirittura delle long, ma ancora mi ritrovo a fare cose nuove senza neanche dare un occhiata lì. btw, hope you enjoyed! <3