Kurt alzò appena lo sguardo, l'azzurro dei suoi occhi, accentuato dalle lacrime appena versate, risplendeva allo specchio.

In quel momento non riusciva nemmeno distinguere tutte le sensazioni che gli attanagliavano lo stomaco ma era sicuro che nessuna di loro fosse positiva.

Fece scorrere l'acqua per qualche secondo prima di bagnarsi le mani e ripulirsi il volto.

Odiava piangere, ma nell'ultimo periodo gli capitava spesso.
 

Qualcosa di strano si stava facendo strada nella sua testa ogni giorno di più.

Tutta quella situazione non faceva altro che spaventarlo e scuoterlo.
 

Aveva cercato in tutti i modi di reprimere ciò che stava venendo fuori ma con l'andare dei giorni si rendeva sempre più conto che non poteva continuare a nasconderlo.

Già da piccolo aveva sempre avuto un atteggiamento troppo delicato e femminile per essere un ragazzo, era circondato da amiche femmine e odiava i giochi violenti che facevano i suoi coetanei, questo però non gli aveva mai fatto pensare ad una sua ipotetica omosessualità fino all'età dei 13 anni quando si gettò in mare per salvare uno ragazzino che stava annegando.

Forse per colpa della paura o della forte scarica di adrenalina venuta fuori in quella situazione l'immediato contatto con la pelle del giovane gli regalò una sensazione di sollievo.

Qualcosa che non aveva mai provato prima. Una nuova emozione.
 

Da quel momento niente fu più come prima.
 

Iniziò a guardare i ragazzi con occhio diverso, da bambino li odiava, poi ne divenne quasi affascinato.

Col passare degli anni la situazione sembrò affievolirsi e lui non diede più peso a quello che era accaduto in quel giorno d'estate.
 

Tutto tornò normale, fino a quella notte.
 

Kurt si svegliò di scatto con le lacrime che rigavano il suo viso, il sogno che aveva appena avuto era stato una specie di visione, aveva davvero capito chi fosse.

Niente nella sua vita gli era mai sembrato tanto reale quanto quelle immagini.

Faceva fatica a respirare per via dei forti singhiozzi, non appena chiudeva gli occhi rivedeva tutta la scena:  Lui che tentava disperatamente di salvare QUEL ragazzo, lo stesso che aveva salvato realmente quand'era piccolo...ma nel sogno qualcosa di diverso accadde, una volta riuscito a portare sulla riva l'adolescente uno scambio di sguardi gli fermò il cuore e poi quel bacio, così intenso che non l'avrebbe mai dimenticato.
 

Si asciugò il viso delicatamente e tirò su col naso.
 

Come avrebbe spiegato a suo padre di essersi scoperto diverso da tutti gli altri?
 

Aveva assoluto bisogno di parlare con Rachel...

                                                                                                        



Spazio dell'autrice!
Perfetto...primo capitolo andato...voglio fare una piccola osservazione, mi sono lievemente ispirata ad un film stupendo che si chiama appunto Get Real (vite nascoste) se non l'avete ancora visto vi prego fateloooo!! 
Vi linko anche il trailer che purtroppo ho trovato solo in inglese ma il film è facilmente reperibile su youtube :D Un bacione. E*