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Autore: Denebula    29/04/2013    1 recensioni
Un gruppo di studenti liceali passa la notte nella loro classe a raccontare storie di fantasmi....ma devono ancora fare i conti con le loro paure più nascoste.
[Corpse Party/The Witch's House/Mondo reale XD]
Genere: Horror | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Cross-over | Avvertimenti: Spoiler!
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Death Party

Era una notte buia e tempestosa.  La scuola era deserta e nei corridoi regnava il silenzio. Al Da Vinci solo una classe non era sottomessa dalle ombre: qualcuno era nell’aula. La fioca luce di una candela illuminava una parte molto limitata di stanza. Un gruppo di studenti era venuto lì a passare la notte.
-E così lei prese la pistola e calarono le tenebre…per sempre..
-Ah, ti prego, basta!
-Ora tocca a me! A me!
-No dai ragazze, basta con le storie di fantasmi!
-Cosa c’è Lucy, hai paura per caso?
-…John, siamo soli, in una scuola enorme, con un tempo da brivido e mi chiedi se ho paura?
-E dai ti prego, fammene raccontare una! Solo una! Piccola! Fallo per la tua amica Chelsea!
-Raccontala pure, ma io me ne vado…in bagno.
Lucy tremava tantissimo, tanto che non riusciva ad alzarsi da terra. Alla fine però si fece forza e finalmente uscì dall’aula. La scuola era davvero molto spaventosa di notte, avevi come l’impressione di essere seguito o osservato. Lucy entrò timorosamente nel bagno delle ragazze, avanzò di qualche passo e notò che aveva urtato con il piede una scatola di legno. Una scatola stranamente molto curata ed elegante: il legno scuro era liscio e lucido e la forma di quel bizzarro oggetto era molto raffinata. Lucy non aveva la minima intenzione di aprirla ma la scatola le lesse nel pensiero e si aprì da sola. La ragazza, per la paura, lasciò cadere l’oggetto e questo urtò a terra sul lato. Una inquietante melodia cominciò a riecheggiare nell’ambiente e dal carillon cominciava a scorrere un fiume di sangue. Lucy superò velocemente lo strumento e le note si distorsero: diventando sempre più cupe e lente.
-Questo non ci voleva…-sussurrò. Da uno dei due bagni la ragazza sentì una voce.
-Vi….ol….a……..l..a……p…..agh….er..ai………..
La porta si aprì da sola e lentamente mostrò alla povera ragazza una ragazzina di circa tredici anni impiccata: aveva gli occhi completamente bianchi e l’unico colore distinguibile erano i nervi rossi; i suoi capelli biondi erano raccolti in due corte trecce, intrise di sangue; la bocca era contorta in una smorfia di vendetta ed il corpo oscillava ancora: il cadavere era fresco. Lucy urlò e corse immediatamente alla porta del bagno ma per quanti tentativi facesse la porta rimaneva chiusa, non essendo però chiusa a chiave. Le luci delle lampade si spensero e la ragazza rimase al buio,sola ed indifesa. Accompagnata da quella che ora era diventata una marcia funebre, una voce si avvicinava alla porta e si intravedeva una luce azzurrognola sotto di essa.
-Ridahmmeloindihetro...ridahmmeloindihetro…
“Non posso farmi vedere…” pensò, e così si nascose nel bagno affianco a quello della ragazzina appesa. L’origine di quella voce entrò alla fine nel bagno ed esplorò l’ambiente per qualche minuto ma alla fine non trovò quello che cercava. Si avvicinò di un pelo alla porta di Lucy e il cuore della ragazza non faceva altro che sopportare l’ansia a cui era sottoposto.
-Ridahmmeloindihetro…il mio..occhio…
Il carillon smise finalmente di suonare e la voce se ne andò. Lucy uscì tremante dal bagno.
“Non posso uscire senza qualcosa che mi protegga. Ho visto qualcosa luccicare nell’altro bagno poco fa.” E così ritornò dall’impiccata. La sua intuizione era giusta: infatti sotto le gambe della ragazzina si trovavano delle forbici insanguinate. Con riluttanza Lucy si chinò per raccoglierle e quando si rialzò la bionda le tendeva le aguzze mani; le sue gambe si dimenavano cercando qualche ipotetico terreno su cui poggiare i piedi; gli occhi ora erano neri con delle minuscole pupille scarlatte al centro e aveva la bocca deformata in un malvagio sorriso. Lei piangeva però, piangeva gocce di sangue che risplendevano nell’oscurità.
 
-Dov’è Lucy?- disse Amanda,una delle sue amiche.-È in bagno da troppo tempo, forse si sente male. Lo sapevo che non doveva sentire queste storie! Vado ad aiutarla.
Lei uscì dall’aula ed andò alla ricerca della sua migliore amica. Si avvicinò alla porta del bagno e l’aprì.
-Tutto bene, Lucy?
Il carillon ricominciò a suonare la sua orripilante melodia e fece in modo che la ragazza sentisse parole completamente diverse da quelle che diceva l’amica.
-T i  u c c i d e r ò , L u c y ?
La poverella trasalì e subito si precipitò verso la porta del bagno, dove abbracciò Amanda, tremava come se fosse stata colpita da fortissime scariche elettriche.
-Ti prego Amanda: portami via da qui!
Le due stavano per ritornare in classe quando all’improvviso videro, al piano terra, nell’atrio, una moltitudine di bambini. Era come se stessero andando a scuola e si udivano le loro innocenti risate. Tutti quanti però emettevano una luce azzurra che mischiata con le altre impediva la distinzione dei singoli individui. Voltarono la testa nella direzione oppostaed anche al loro fianco si trovavano dei bambini: fantasmi di bambini. Alcuni di loro senza braccia, senza gambe, senza occhi, senza testa. Quando i bambini le vedevano passare, puntavano il dito contro di loro e ridevano.
-…….folli….folli. Folli, folli folli. Folli!
-Ahahah, perché scappate??
-Ahahahahah folli! Folli! Folli, folli folli, fol-li, fo-lli, folli!
-Coraggio Lucy, non li sentire!
Lei, per distrarsi, si mise a cantare la solita canzoncina che cantano i bambini quando prendono in giro qualcuno e uno dei tanti bambini che erano là riprese queste simpatiche note e ci inserì parole orrende. L’idea piacque a tutti i suoi amici e gli ressero il gioco.
-Folli voi sarete uccise, uccise, uccise, uccise, uhuccise, uhuccise, uhuccise, uhuccise, uh uhccise, uh uhccise, UCCISE, UCCISE, UCCISE, UCCISE, UHUCCISE, UHUCCISE, UH UHCCISE, UH UHCCISE, UCCISE, UCCISE, UCCISE, UCCISE,
-Bastaaaaaaa!!!-le due corsero più veloce che potevano e vennero inseguite dai fantasmi, che camminavano come zombie.
-UCCISE, UCCISE, UCCISE, UHUCCISE, UHUCCISE, UCCISE, UH UHCCISE, UHUCCISE, UH UHCCISE, UCCISE, UCCISE…
Le ragazze aprirono la porta ed entrarono finalmente nella classe. I loro cuori battevano all’impazzata e, con la schiena sulla porta, si accasciarono al suolo. John e Chelsea si preoccuparono.
-Caspita! Siete pallidissime!-disse lei.
-Avete visto un fantasma per caso?? Ahah!
-…U-un-o??....Mill-e!!!!-sussurrò Amanda.
-….Fantasmi….bambini….impiccata….nel bagno….-cercò di dire Lucy.
-Un’impiccata nel bagno?-chiese Chelsea tra il sorpreso e il contento.Andiamo a vedere?
-Ma sei pazza? Ammetto che non ci credo ai fantasmi ma guardale!-la rimproverò il ragazzo.-Non riescono neanche a reggersi in piedi!
-Ci potremmo anche andare….perchè ho delle….-si bloccò Lucy. Le forbici che aveva nella tasca erano sparite.
-No! Le ho perse!!
-Cosa?-chiesero in coro tutti.
-In bagno avevo trovato delle forbici!
-Ti saranno cadute durante la corsa!-giustificò Amanda.
“…questo vuol dire che…”
Lucy guardò dentro lo spioncino della porta. Vide quello che purtroppo temeva: i bambini le avevano trovate. Lei per la rabbia diede un pugno contro la porta e loro sentirono il tonfo. Si guardarono tra loro e sorrisero, tornarono indietro correndo divertiti.
-Sapevo che non era una buona idea venire qua e raccontare storie di fantasmi!!!
Si sentì una cosa metallica entrare nella serratura della porta. i bambini la stavano forzando con le forbici.
“Meno male che l’abbiamo chiusa!”pensò Chelsea.
-Ehi! Giochiamo a nascondino! Se non vi nascondete quando entriamo avremo vinto noi!
-SIIIIIIIIIIIIIIIII!!!!!!!!!!!! AHAHAHAHAHAHAH!!!!!
-Oh no, siamo spacciati!-disse John.-Sotto i banchi ci vedranno di sicuro!
I bambini continuavano a cercare di aprire la porta.
-Violaa???- Lucy rabbrividì. Era l’impiccata quella che parlava dietro la porta. -Dove sei?? Sono io, Ellen. La tua migliore amica! Ti prego, fammi entrare! Voglio abbracciarti!
Seguì una risata diabolica. Le pareti della classe cominciarono a tingersi di rosso e a far colare sangue. Dal muro di fondo qualcosa di più corposo venne trasportato dalla sostanza scarlatta fino al pavimento. Quando il sangue scivolò via dalla massa compatta venne fuori la vera natura di questa: era una bambina, una ragazzina; dai lunghi capelli viola, dietro la testa aveva un fiocco rosso ed era vestita con un carinissimo vestitino dello stesso colore. I particolari raccapriccianti erano che i suoi bulbi oculari erano completamente vuoti e non aveva le gambe. La bocca della ragazzina si mosse ma non riuscì a dire una parola; o meglio: riuscì solo a farfugliare qualcosa di incomprensibile.
-Egfgefgllefgfgg…..tiodfsdf…odhjdiofdf…..
I ragazzi urlarono di paura. La porta si aprì all’improvviso, nella sua serratura erano conficcate delle forbici. I bambini corsero subito verso i ragazzi.
-Tana per voi! AhahahahahahhaAHAHAHAHAHAAHahahaahhah!!!!
-NOOOO!!!
La ragazzina impiccata era perfettamente in piedi e dal suo collo rigato e  curvo colava sangue scuro. I suoi occhi avevano le iridi verdi completamente storte: una era all’insù e l’altra di lato. Il suo era un sorriso malvagio.
-Ti ho trovata, Viola!!
La ragazzina senza gambe sembrava aver intuito la sua presenza nella stanza e, aiutandosi con le braccia, andò davanti a John: sporcando i suoi piedi e pantaloni di sangue.
La ragazza si avvicinò a lei.
-Perché ti sei tagliata le gambe, incavata gli occhi e bruciata le corde vocali? Per farmi soffrire quando ci saremo scambiate i corpi?? Siamo amiche,vero??? Almeno lo eravamo!! Ora muori!!!!!!!
Lei si scagliò contro la vecchia amica e tirarono in mezzo alla rissa anche John. Infine tutti e tre urtarono contro la finestra, rompendola, precipitarono di sotto. John morì per il forte impatto col terreno. Intanto le tre ragazze piangevano disperate. I bambini si avvicinarono a loro.
-Ehi! Vi ricordate la lezione di scienze di qualche secolo fa??
-Quale? Non ricordo!
-Quella sul corpo umano!
Tutti si ricordarono dicendo in coro un grosso “Ah!”
-Dovevamo fare un lavoro ricordate??
-Si! Dovevamo portare dei modellini di organi alla maestra!!
Si guardarono tutti. Le ragazze sembravano non capire. Poi i loro occhi esplosero in un mare di lacrime.
-Il fegato è miooooo!!!!!!!
-Noo, non è giusto!!! Ero arrivato prima io!!
-Se qualcuno osa rubarmi lo stomaco lo prendo a calci!!
-Il cuore,dov’è il cuore??? Quello spetta a me!!!
In men che non si dica le ragazze vennero squartate e private di qualsiasi organo. Negli ultimi minuti prima che morissero, sentivano un dolore colossale invadere tutto il loro corpo e per il dolore non riuscirono neanche a dirsi “Addio.”
-Siiiiiii!!!!! L’ho trovatoooo!!! Ho trovato il cuore!!!!!!
-Quello è mio!!
-Prenditene un altro!!!
Ora nell’intera scuola finalmente regnava sovrano il silenzio. E nessun intruso osava spezzarlo.
 
20 anni dopo

Dei primini si erano radunati tutti in cerchio intorno ad una candela ed ascoltavano armati di buona pazienza delle storie.
-Sapete? Si dice che in questa scuola ed in questa precisa classe ci siano stati degli alunni come noi che furono uccisi da dei fantasmi.
-No vi prego, non ricominciamo! Odio le storie di fantasmi!!!!
-Cosa c’è? Hai forse paura??
-….-
-Ahaha!!! Ha paura!!! Ha paura!!! Pappamolle!!
Il ragazzino svenne improvvisamente a terra. I suoi amici si preoccuparono. Cercarono di svegliarlo ma inutilmente. Lui si rialzò come se nulla fosse. Dietro di lui avanzava un gruppo spropositato di bambini, illuminati da una luce azzurra. Ridevano. Il ragazzino aprì gli occhi ed era visibile solo la pupilla che prendeva tutto l’occhio. Parlò con una voce distorta, mostruosamente distorta.
-Giochiamo a nascondino??

FINE
 

DELIRIUM AUTHOR

Il Da Vinci??? Non vi preoccupate,è la mia scuola! XD Wow,penso che questo sia un altro racconto che bisognerebbe mandare giù con molta cautela! Ahah *si toglie il sudore dalla fronte* Bene,ce l'ho fatta! Ora però mi prendo una pausa con l'horror e magari continuo con Anime! ..... Però prima finisco le altre storie! XD Spero che questa storia vi sia piaciuta! Se qualcuno vuole recensire è il benvenuto! ^^
  
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