RICORDATI.




A volte penso che magari, un giorno, potresti chiedermi dell'amore. 
Oh, è surreale, so che penso troppo, che non accadrebbe mai.
Sopratutto ora che sei lontano, che vuoi stare distante da me kilometri. 
Ma sono fatta così, immagino, e non c'è nulla di male in questo, 
nulla.
Ma se un giorno succedesse, io sarei felice. 
Sì, felice, davanti ad un "perché mi ami? Cosa senti per me?", io
io sarei felice di rispondere. 
E so già cosa ti direi,
ti direi che no, non ci sono parole per parlare dell'amore. E di non sapere perché amo.
Io non so nulla,
niente.
Ma sai, io sento.
Sento l'amore, e non sempre è bello.
A volte è una specie di orribile peso, vedi.
Ad esempio, prima. Ché ero stesa a terra, e avevo il viso sprofondato nel tappeto,
e trattenevo urla inesistenti. Si che schiaccia, l'amore.
Ma poi, sai, mi sono sollevata, e non ho mica pianto
però ho asciugato le guance.
Posso andare avanti, mi dicevo
mi dico
innamorarmi ancora, forse.
Riprendere a ridere, sentirsi ancora illuminare un po' gli occhi, avere altri battiti accelerati.
Si può amare ancora, sì, è vero
infatti ti amo ancora,
perché no, non capita tutti i giorni di amare qualcuno il doppio di troppo.
Poi c'è il fatto del bisogno.
Non so cosa sia, ma c'è, questo bisogno,
bisogno di cosa, poi, non del tuo corpo, non delle tue parole, forse
sentirti.
Guardarti negli occhi, senza parlare, senza fiatare, e stingerti,
stringerti e basta, per sentire,
sentire che ci sei, sentire che sei per me,
ma non ti sento e allora voglio morire
perché ho bisogno,
voglio morire perché
ho bisogno di te perché ti amo.
E non so perché.
So che c'è amore
che a volte fa male, ma a volte bene, tanto, e chi lo sa perché
perché ti amo e perché
perché non c'è un perché, no, nessuno.
Ci sei tu e basti tu
lo giuro, giuro che basti, senza nessun perché.
Non mi prendere per pazza
Solo
Ricordati che esisto
e che ti amo
Se
se dovessi dimenticare,
un giorno,
che ci sono ancora.