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Autore: Ino chan    29/04/2013    5 recensioni
#CONCLUSA#
A pensare che la prima volta che aveva visto il Diavolo veste Prada l’aveva trovata una commediola sciocca priva del minimo spessore. Irrealistica l’aveva definita mentre pescava i popcorn dal sacchetto, nessuna sarebbe stata tanto idiota da farsi trattare come una schiava per un posto di lavoro.
Le ultima parole famose che nessuno, fortunatamente, aveva avuto cuore di rinfacciarle.
Nonostante la scatola di cerotti che consumava quasi giornalmente, le caviglie gonfie di una donna incinta al nono mese e le occhiaie come carte geografiche.
Perché andiamo forse lei non era Anne Hathaway, ma quello per cui lavorava era Tony Stark e sicuramente era più impegnativo di dieci Miranda Priestly messe assieme.
#ULTIMO CAPITOLO#
Bruce Banner, la quarta persona più intelligente del pianeta terra, non sapeva che dire. Noelle gli stringeva ancora il polso quando gli si avvicinò e gli baciò delicatamente le labbra.
Chiuse gli occhi, sentì una lacrima bagnargli il viso.
Una sola, e si chiese se Noelle Moore sarebbe stata più capace di piangere.
Genere: Angst, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Clint Barton/Occhio di Falco, Loki, Nuovo personaggio, Tony Stark/Iron Man, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie ' Ragnarǫk'
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A pensare che la prima volta che aveva visto il Diavolo veste Prada l’aveva trovata una commediola sciocca priva del minimo spessore. Irrealistica  l’aveva  definita mentre pescava i popcorn dal sacchetto, nessuna sarebbe stata tanto idiota da farsi trattare come una schiava per un posto di lavoro.
Le ultima parole famose che nessuno, fortunatamente, aveva avuto cuore di rinfacciarle.
Nonostante la scatola di cerotti che consumava quasi giornalmente, le caviglie gonfie  di una donna incinta al nono mese e le occhiaie come carte geografiche.
Perché andiamo  forse lei non era  Anne  Hathaway, ma quello per cui lavorava era Tony Stark e sicuramente era più impegnativo di dieci Miranda Priestly messe assieme.


Stark Tower

 

 

-Allora Noelle questa o questa?-
Noelle Andrea Moore, venticinque anni appena compiuti, sorrise inebetita - Prego?-
Erano le cinque del mattino, al momento, sapeva a malapena il suo nome e come era arrivata a star seduta sul bordo del letto del suo neo datore di lavoro.
-Noelle lo sai che non amo ripetermi…-la rimbrottò Tony -…Questa o questa?-
Tony Stark, genio, miliardario,playboy e filantropo reggeva per le grucce due giacche da completo di un blu perfettamente identico. Noelle si stropicciò gli occhi con una mano, battè le ciglia più volte, ma non riuscì a trovare la minima differenza fra i due capi.
-Sono…- sussurrò -…Sono uguali.-
Stark  fece schioccare le labbra in segno di disapprovazione - Moore sei daltonica? Questa è chiaramente un blu 330099 mentre questa è un blu 333399.-
Noelle ebbe la nettissima sensazione che la sua mascella inferiore fosse sul punto di schiodarsi  di botto da quella superiore. Un mese prima, quando la signorina Potts aveva convalidato il suo contratto di prova con la Stark Industries  l’aveva avvertita che il principale era anche più particolare di quanto si sapesse in giro grazie ai giornali, ma Dio e tutti i Santi le erano testimoni che non si aspettava di certo di ritrovarsi ad avere a che fare con un simile pazzo.
-Signor Stark  potrebbe usare nomi  e non codici html?- pigolò.
-Una è blu Oltre mare e una è blu di Prussia.-
-Sempre blu sono.-
-No! Altrimenti si sarebbero chiamate allo stesso modo.-
Noelle provò l’istinto di appallottolarsi sul pavimento e piangere tutte le sue lacrime - La blu di Prussia?- provo timidamente accennando alla giacca che Tony reggeva nella mano sinistra. L’uomo ruotò il polso per rivolgerla verso di sé, la guardò per un lungo momento, dal basso verso l’alto poi da sinistra a destra e alla fine annuì buttandola fra le braccia della ragazza.
-Ora i pantaloni.-
-Mi sta prendendo in giro, vero?-
-Noelle se ti stessi prendendo in giro ti avrei accolto con  le mie mutande “Gli scenziati lo fanno meglio” o proprio senza mutande.-
La ragazza, nemmeno per un secondo, dubitò che avrebbe potuto farlo sul serio.
-I jeans?- propose accennando alla sfilza di jeans che riusciva ad intravedere dalle ante dell’armadio lasciate aperte.
-Con un giacca Cavalli?-
-Brad Pitt lo fa.-
Tony le lanciò uno sguardo poco convinto, poi annuì.
-SIGNOR STARK NON SI ABBASSI I PANTALONI DI FRONTE A ME!-

-.-.-.-.-.-

 

-Giornata pesante  Elle?-
Noelle era appoggiata di faccia sul tavolo della cucina, le braccia lungo i fianchi e i capelli sparsi  attorno al capo come una nuvoletta scura. -Da cosa lo deduci Happy?-
-Dalle tue urla disumane, dal tuo correre fuori dalla stanza di Tony urlando  e dal fatto che lui ti abbia inseguita in mutande.-
-Voleva sapere se i boxer che indossava andavano bene con la camicia.-
-Tony è un bambinone si diverte con poco.-
-La mia sanità mentale non è poco.-
 Happy abbozzò una risata mentre si voltava verso Tony. Era  fermo di fronte alle porte a specchio dell’ascensore e stava cercando di farsi il nodo alla cravatta da solo.
-Dici che devo allacciargli anche le scarpe?-
Happy si strinse nelle spalle , ma non fece a tempo a rispondere che Tony girò su sé stesso e  andò verso di loro - Noelle.-
La ragazza si alzò con uno sbuffo - L’aereo della signorina Potts arriva alle otto.- alzò il colletto della camicia di Tony , sistemò la cravatta e poi lo riabbassò - Mi sono permessa di ordinare a suo nome un mazzo di dodici rosse, la signorina li riceverà appena scesa dall’aereo.-
Tony accennò ad un sorriso  -Grazie.-
- Ah… Ha chiamato l’Agente Hill.-
Noelle, sentì  il mento  di Tony fremere mentre faceva passare la mano  fra il primo nodo che aveva creato e la sua gola - Devo…-

-Dirle che sono morto?  Sì, grazie.-

Noelle  spalancò gli occhi. Erano passati due mesi dai fatti di New York, Iron man non aveva più solcato i cieli , e la gente si chiedeva se l’eccentrico miliardario che gli aveva dato vita si fosse stancato di vestire i panni del supereroe.

- Va bene.- annuì .
-Ti ringrazio.-



-.-.-.-.-.-

SHIELD.

 

 

-Stark si fa ancora negare?-
Hill annuì e Fury riportò immediatamente l’intenzione al fagotto fra le braccia di Thor.
Il dio del tuono  emise un lieve sospiro scostando finalmente le fasce e facendo spuntare una minuscola faccina di un azzurro particolare che si mosse verso i due umani .
Era un neonato  paffutello  con la pelle azzurra e gli occhi arancioni.
-Che diavolo!?-esclamò Hill.
-Cos’è quello?- le fece eco Fury facendo un passo indietro.
Thor sorrise nonostante le ferite e i lividi che gli  coprivano il viso - E’ Loki.-
 



FINE CAPITOLO.

Che ne dite? Vi va il seguito?

   
 
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