Don’t Jump (Non saltare)
Aki
- dalla canzone dei Tokio Hotel -
On top of the roof
The air is so cold and so calm
I say your name in silence
You don't want to hear it right now
La stanza è la stessa.
Ti ricordi?
Eravamo così piccoli allora.
Eravamo entrati incerti e titubanti, di fronte ad un futuro che non ci sembrava
possibile, ma con una determinazione che è sempre stata la nostra arma
vincente.
Ti ricordi?
Tu solo riuscivi ancora a ridere
e scherzare, nessuno di noi tre avrebbe saputo fare altrettanto. Cercavi di
farci rilassare, di farci stare calmi, anche se in fondo anche tu avevi paura.
Ma è chiaro: sei sempre stato tu
il più forte tra noi due.
Ti ricordi?
Quando
c’eravamo posizionati davanti ai microfoni, voi avevate iniziato subito a
suonare, ma ogni nota mi sembrava sbagliata, ogni accordo dissonante dal
successivo. E non riuscivo a cantare, la voce mi tremava. Vedevo di fronte a me
solo uomini che volevano mettermi alla prova, per dimostrare che tanto avrei
fallito.
Ma non era così, e sei stato tu
a dimostrarmelo.
Io non aprivo bocca e voi vi
eravate fermati. Allora, mentre i tecnici borbottavano, tu ti eri avvicinato a
me e mi avevi appoggiato una mano sulla spalla, mentre io chiudevo gli occhi,
rassegnato.
- Bill… -
- Non ce la farò mai, Tom… -
Sentivo il tuo respiro caldo sul
collo.
- Bill, girati. -
E io mi sono voltato e ti ho
visto, con quel sorriso rassicurante, che mi ha sempre salvato e che da un po’
di tempo non vedo più.
- Bill, questa è la tua canzone.
-
Ti sei fermato e ti sei guardato
intorno. Poi hai preso il microfono e me l’hai messo in mano.
- Ti ricordi quando l’hai
scritta? – mi hai chiesto e io ho annuito.
- So a cosa pensavi. – hai fatto
una pausa – Cosa provavi? Gioia, dolore? -
- D-dolore – ho replicato,
incerto.
Tu hai sorriso, sicuro di te,
avendo già conosciuto la risposta.
- E cosa mi hai detto, poi? “Io
voglio che tutti sappiano… -
- … quello che ho dentro, perché
è anche quello che hanno loro.” – ho completato.
- Già. -
Ho spalancato gli occhi,
sorpreso. Allora tu hai allargato il tuo sorriso, che di solito non mostri
facilmente.
- E non vuoi farlo? -
Ho aggrottato le sopracciglia. –
Certo! –
- E allora andiamo! -
Ti sei girato e hai fatto per
andartene. Ma ti sei sentito afferrare per la spalla.
- Grazie, fratellino. -
Hai sbuffato. – Oh, ma sei
diventato noioso. Cosa credi, che non voglia niente in cambio? –
Ho riso. E anche tu.
- Basta che non mi chiami più
fratellino! -
Quella sera avevamo registrato
la nostra prima canzone. Ed era andata benissimo.
Grazie a te, fratellino.
Ma ora dove sei?
Fa freddo qui. L’aria non mi da
tregua.
Ma perché sono qui? Non so
nemmeno quando sono salito.
Però è così bella la città vista
da quassù…
Bill, dove sei?
The eyes of the city
Are counting the tears falling down
Each one a promise of everything
You never found
George
mi guarda interrogativo. Lo capisco. Anch’io ho molte domande in testa.
Dove
sei, Tom?
Oggi,
uscendo di casa, mi hai detto che saresti andato da una tua amica e saresti
tornato presto. E, come al solito, io non ti ho risposto.
Pensavo
fosse la tua ennesima vittima d’amore. Ma quanto le fai soffrire, le ragazze?
Però
non sei ancora tornato. E non è normale.
Ho
paura.
Lo
so, sembro un fratello apprensivo come la mammina, ma non è da te tardare alla
registrazione.
Porca
miseria, Tom, perché mi fai soffrire così?
E
pensare che dovrei essere arrabbiato con te…
Dove
sei?
Non
mi cerchi?
Non
t’importa niente di me?
Sono
settimane che non mi parli, né mi guardi negli occhi.
Abbiamo
litigato, ma è stata una sciocchezza, uno sbaglio. Possibile che mi sia costato
la perdita di un fratello?
Non
credo.
Eppure
ormai fai come se non esistessi.
E
senza il tuo sorriso d’approvazione, che mi rivolgevi sempre, mi sembra davvero
di non esistere.
Mi
sento strano, la vista mi si annebbia.
Sto
piangendo?
E’
estate. Ma io mi sento così freddo dentro…
E’
quasi buio. Le luci delle case si accendono. E mi sembra di vedere in ognuna di
esse una famiglia riunita attorno al tavolo, per parlare, la prima volta nella
giornata, insieme.
Io
non l’avrò mai.
E
ora che anche tu mi odi, non c’è più ragione di esistere.
Cazzo,
Tom! Dove sei??
-
Davvero non l’hai visto, Sarah? -
La
ragazza mi rivolge uno sguardo interrogativo. – No che non l’ho visto. –
Sto
per andarmene, ma lei mi ferma.
-
Aspetta, Kelsi l’ha visto. Ma… - è incerta.
-
Avanti, dimmi! -
Lei
mi squadra indecisa.
-
Mi… mi ha detto che era andato sulla Torre… -
No…No…Tom!!
-
flashback -
-
La vedi quella costruzione là in fondo, fratellino? -
Tu
ti eri girato verso di me, annoiato. – Sì. –
-
Lo sai come la chiamano? -
-
No. -
Io
avevo sorriso, divertito. – La Torre. –
-
Perché? – avevi chiesto, distratto, solo perché sapevi che adoravo spiegare le
cose agli altri.
-
Perché è da là che si buttano le persone. -
All’improvviso
ti eri girato. – Che? –
-
Sì, i suicidi. E’ da là che saltano. Dalla Torre di lancio… - avevo
ridacchiato.
E
anche tu l’avevi fatto.
-
Interessante. -
-
fine flashback -
-
Tom… -
E’
un sussurro, ma l’ho sentito.
-
Bill… -
Mi
giro. Sei davvero tu? Non è possibile, ma non posso capirlo bene, le lacrime mi
offuscano la vista.
Mi
passo una mano sugli occhi.
E
sorrido triste. Anche tu piangi?
-
Tom… - ripeto.
Ma
cosa stai facendo?
Ti
vedo sfocato, sto piangendo anch’io. Ma oltre la rete che, sul tetto della Torre,
separa la vita dalla morte, sei proprio tu.
Sei
tu, che hai un piede già nell’abisso senza fine.
Mi
avvicino, cauto, alla rete di ferro e mi aggrappo con le mani tremanti ad essa.
-
Tom, cosa fai? -
Ma
non sei tu a rispondere. Lo fa il vento al tuo posto, mentre un altro pezzo di
tetto se ne va da sotto il tuo piede.
Cosa
faccio? Me lo chiedi?
Non
so che cosa faccio. Ma so che la mia vita non ha più senso. Voglio smettere di
soffrire, voglio andarmene. Basta.
-
Tom, fratellino, perché? -
Ancora
una domanda. Basta domande, Non ne posso più. Smettila.
Giro
la testa verso di te per dirti addio, ma non riesco a farlo.
I
tuoi occhi m’implorano “dammi almeno una risposta”.
Dammi
almeno una risposta.
-
I-io… -
Tom,
dimmelo. Ti prego.
-
I-io non ce la faccio più Bill… -
Le
lacrime ora mi scivolano copiose sulle guance.
-
Perché, Tom? -
Basta.
Basta.
-
Tu… m-mi odi, Bill? -
Il
vento copre la tua risposta.
Tanto
non avrei voluto sentirla. Ho paura di cosa avresti detto.
-
C-cosa ti manca, Tom? -
Ancora
una domanda. Non capisci?
-
I- io… -
All’improvviso
scoppi a piangere definitivamente. I singhiozzi squarciano la tua fragilità.
-
I-io… -
Mi
guardi. Non ho mai visto quello sguardo.
Che
vuol dire?
Chiudi
gli occhi e gridi.
-
Ti voglio bene, Bill!!!! -
Corro
verso la rete.
Ma
ancora una volta il vento soffoca la tua voce.
I
scream in to the night for you
Don't make it true
Don't jump
The lights will not guide you through
They're deceiving you
Don't jump
Don't let memories go
Of me and you
The world is down there
Out of view
Please don't jump
Anch’io mi avvinghio alla
rete e, passando le braccia nei buchi, afferro il tuo viso.
Piangiamo disperati. E non ci
capiamo.
- Tom… non saltare…-
- Bill… non mi vuoi bene? -
- Tom, mi hai sentito?? -
You
open your eyes
But you can't remember what for
The snow falls quietly
You just can't feel it no more
Vedo le tue labbra muoversi,
ma che cosa stai dicendo?
Non capisco. Bill, non
capisco! Aiutami!
Non sento più niente!
E non è colpa del vento…
Bill, so che mi odi, ma dimmi
qualcosa.
Aiuto…
Tengo il tuo viso fra le mie
mani, eppure sento che mi stai fuggendo.
Non mi senti? Tom, non mi
capisci?
- Ti voglio bene, Tom,
tanto!!! -
Somewhere
up there
You lost yourself in your pain
You dream of the end
To start all over again
Piango disperato, ma non
sento la tua voce.
Ora basta, questo è troppo!
- NESSUNO MI HA MAI AMATO!!!!
MA ADESSO BASTA! -
Che fai?
Ti stacchi da me e inciampi
andando all’indietro.
I tuoi occhi arrossati
trasmettono tutto il tuo dolore.
Nessuno ti ha mai amato?
Ora capisco, Tom…
Tu non ti senti amato…
Non ti sei mai sentito amato…
Un’espressione di compassione
appare sul mio viso.
- Tom, io, io ti ho sempre
amato… come un fratello, ma ti ho amato… -
I tuoi occhi si spalancano. E
torni verso di me.
- Tirami fuori da qui… -
sussurri.
Solo allora mi accorgo che la
porta della rete è chiusa con un lucchetto.
Ma la chiave è nella tua
mano.
Mi vuoi bene?
E’ davvero così, Bill?
Che stupido sono stato.
Ma ora sono sul bordo della
fine e la fine non aspetta.
Guardo indietro e sento il
tetto sotto il mio piede cedere.
I
scream in to the night for you
Don't make it true
Don't jump
The lights will not guide you through
They're deceiving you
Don't jump
Don't let memories go
Of me and you
The world is down there
Out of view
Please don't jump
Don't jump
- Tom!!!! -
Con un calico sfondo la rete.
E corro da te.
Sei rimasto appeso con una
mano al cornicione.
- Non lasciare la presa, Tom!
Non farlo!
Mi inginocchio e guardo oltre
il tetto.
Piangi.
Ma questa volta perché vuoi
vivere.
I
don't know how long
I can hold you so strong
I don't know how long
Il mio respiro affannoso si
fonde con il tuo, mentre col braccio cerco di arrivare alla tua spalla.
Ma ad un tratto, quando sto
per afferrarla, ti scansi.
- Non prendermi, Bill. -
Mentre ti fisso sconcertato,
piangi, ma nei tuoi occhi c’è determinazione.
- Tom… ma che dici? -
Sorridi.
- Se mi tiri su il tetto non
ci reggerà. -
Ora singhiozzo.
- Non m’interessa! I-io… devi
resistere! -
- HO DETTO DI NO! -
So che la rabbia nel tuo
sguardo non è autentica.
- Lasciami andare. Non
permetterò che la mia stupidità tolga la vita a mio fratello. -
-
Tom! -
-
Bill… -
Non ho il coraggio di
guardarti negli occhi.
-… Bill, non so quanto tempo
ci vorrà, ma un giorno saremo ancora insieme. –
Il tuo ultimo sorriso.
Just take my hand
Give it a chance
Don't jump
La tua mano si stacca piano
dal tetto.
Ma io l’affero.
- Tieniti! Tom, fallo per me!
NON SALTARE!!!!!!!! -
I scream in to the night for you
Don't make it true
Don't jump
The lights will not guide you through
They're deceiving you
Don't jump
Don't let memories go
Of me and you
The world is down there
Out of view
- TU SEI TUTTO PER ME! -
Il tuo sorriso mi fa impazzire.
- NON LASCIARMI!-
Please
don't jump
Don't jump
And if all that can't hold you back
I'll jump for you
Uno scrollone e la notte ti inghiotte,
tra le sue braccia mortali.
Un grido mi rimane soffocato in gola.
Ma le mie lacrime non sono nemmeno
abbastanza per descrivere il mio dolore.
Non dovevi farlo.
NON DOVEVI!
Mi asciugo il viso.
I'll jump for you
Allora non hai capito.
Io non ti lascerò mai.
Ancora una volta e l’ultima.
Un ultimo salto.