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Autore: A li    18/11/2007    10 recensioni
- La vedi quella costruzione là in fondo, fratellino? -
Tu ti eri girato verso di me, annoiato. – Sì. –
- Lo sai come la chiamano? -
- No. -
Io avevo sorriso, divertito. – La Torre. –
- Perché? – avevi chiesto, distratto, solo perché sapevi che adoravo spiegare le cose agli altri.
- Perché è da là che si buttano le persone. -
All’improvviso ti eri girato. – Che? –
- Sì, i suicidi. E’ da là che saltano. Dalla Torre di lancio… - avevo ridacchiato.
E anche tu l’avevi fatto.
- Interessante. -
Tom Kaulitz non è mai stato quello che pensiamo.
Genere: Triste, Drammatico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Tokio Hotel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Don’t Jump (Non saltare)

Don’t Jump (Non saltare)

Aki

- dalla canzone dei Tokio Hotel -

 

On top of the roof
The air is so cold and so calm
I say your name in silence
You don't want to hear it right now

 

La stanza è la stessa.

Ti ricordi?

Eravamo così piccoli allora. Eravamo entrati incerti e titubanti, di fronte ad un futuro che non ci sembrava possibile, ma con una determinazione che è sempre stata la nostra arma vincente.

Ti ricordi?

Tu solo riuscivi ancora a ridere e scherzare, nessuno di noi tre avrebbe saputo fare altrettanto. Cercavi di farci rilassare, di farci stare calmi, anche se in fondo anche tu avevi paura.

Ma è chiaro: sei sempre stato tu il più forte tra noi due.

Ti ricordi?

Quando c’eravamo posizionati davanti ai microfoni, voi avevate iniziato subito a suonare, ma ogni nota mi sembrava sbagliata, ogni accordo dissonante dal successivo. E non riuscivo a cantare, la voce mi tremava. Vedevo di fronte a me solo uomini che volevano mettermi alla prova, per dimostrare che tanto avrei fallito.

Ma non era così, e sei stato tu a dimostrarmelo.

Io non aprivo bocca e voi vi eravate fermati. Allora, mentre i tecnici borbottavano, tu ti eri avvicinato a me e mi avevi appoggiato una mano sulla spalla, mentre io chiudevo gli occhi, rassegnato.

- Bill… -

- Non ce la farò mai, Tom… -

Sentivo il tuo respiro caldo sul collo.

- Bill, girati. -

E io mi sono voltato e ti ho visto, con quel sorriso rassicurante, che mi ha sempre salvato e che da un po’ di tempo non vedo più.

- Bill, questa è la tua canzone. -

Ti sei fermato e ti sei guardato intorno. Poi hai preso il microfono e me l’hai messo in mano.

- Ti ricordi quando l’hai scritta? – mi hai chiesto e io ho annuito.

- So a cosa pensavi. – hai fatto una pausa – Cosa provavi? Gioia, dolore? -

- D-dolore – ho replicato, incerto.

Tu hai sorriso, sicuro di te, avendo già conosciuto la risposta.

- E cosa mi hai detto, poi? “Io voglio che tutti sappiano… -

- … quello che ho dentro, perché è anche quello che hanno loro.” – ho completato.

- Già. -

Ho spalancato gli occhi, sorpreso. Allora tu hai allargato il tuo sorriso, che di solito non mostri facilmente.

- E non vuoi farlo? -

Ho aggrottato le sopracciglia. – Certo! –

- E allora andiamo! -

Ti sei girato e hai fatto per andartene. Ma ti sei sentito afferrare per la spalla.

- Grazie, fratellino. -

Hai sbuffato. – Oh, ma sei diventato noioso. Cosa credi, che non voglia niente in cambio? –

Ho riso. E anche tu.

- Basta che non mi chiami più fratellino! -

Quella sera avevamo registrato la nostra prima canzone. Ed era andata benissimo.

Grazie a te, fratellino.

Ma ora dove sei?

 

Fa freddo qui. L’aria non mi da tregua.

Ma perché sono qui? Non so nemmeno quando sono salito.

Però è così bella la città vista da quassù…

Bill, dove sei?

 

The eyes of the city
Are counting the tears falling down
Each one a promise of everything
You never found

 

George mi guarda interrogativo. Lo capisco. Anch’io ho molte domande in testa.

Dove sei, Tom?

Oggi, uscendo di casa, mi hai detto che saresti andato da una tua amica e saresti tornato presto. E, come al solito, io non ti ho risposto.

Pensavo fosse la tua ennesima vittima d’amore. Ma quanto le fai soffrire, le ragazze?

Però non sei ancora tornato. E non è normale.

Ho paura.

Lo so, sembro un fratello apprensivo come la mammina, ma non è da te tardare alla registrazione.

Porca miseria, Tom, perché mi fai soffrire così?

E pensare che dovrei essere arrabbiato con te…

 

Dove sei?

Non mi cerchi?

Non t’importa niente di me?

Sono settimane che non mi parli, né mi guardi negli occhi.

Abbiamo litigato, ma è stata una sciocchezza, uno sbaglio. Possibile che mi sia costato la perdita di un fratello?

Non credo.

Eppure ormai fai come se non esistessi.

E senza il tuo sorriso d’approvazione, che mi rivolgevi sempre, mi sembra davvero di non esistere.

Mi sento strano, la vista mi si annebbia.

Sto piangendo?

E’ estate. Ma io mi sento così freddo dentro…

E’ quasi buio. Le luci delle case si accendono. E mi sembra di vedere in ognuna di esse una famiglia riunita attorno al tavolo, per parlare, la prima volta nella giornata, insieme.

Io non l’avrò mai.

E ora che anche tu mi odi, non c’è più ragione di esistere.

 

Cazzo, Tom! Dove sei??

- Davvero non l’hai visto, Sarah? -

La ragazza mi rivolge uno sguardo interrogativo. – No che non l’ho visto. –

Sto per andarmene, ma lei mi ferma.

- Aspetta, Kelsi l’ha visto. Ma… - è incerta.

- Avanti, dimmi! -

Lei mi squadra indecisa.

- Mi… mi ha detto che era andato sulla Torre… -

No…No…Tom!!

 

- flashback -

 

- La vedi quella costruzione là in fondo, fratellino? -

Tu ti eri girato verso di me, annoiato. – Sì. –

- Lo sai come la chiamano?  -

- No. -

Io avevo sorriso, divertito. – La Torre. –

- Perché? – avevi chiesto, distratto, solo perché sapevi che adoravo spiegare le cose agli altri.

- Perché è da là che si buttano le persone. -

All’improvviso ti eri girato. – Che? –

- Sì, i suicidi. E’ da là che saltano. Dalla Torre di lancio… - avevo ridacchiato.

E anche tu l’avevi fatto.

- Interessante. -

 

- fine flashback -

 

- Tom… -

E’ un sussurro, ma l’ho sentito.

- Bill… -

Mi giro. Sei davvero tu? Non è possibile, ma non posso capirlo bene, le lacrime mi offuscano la vista.

Mi passo una mano sugli occhi.

E sorrido triste. Anche tu piangi?

 

- Tom… - ripeto.

Ma cosa stai facendo?

Ti vedo sfocato, sto piangendo anch’io. Ma oltre la rete che, sul tetto della Torre, separa la vita dalla morte, sei proprio tu.

Sei tu, che hai un piede già nell’abisso senza fine.

Mi avvicino, cauto, alla rete di ferro e mi aggrappo con le mani tremanti ad essa.

- Tom, cosa fai? -

Ma non sei tu a rispondere. Lo fa il vento al tuo posto, mentre un altro pezzo di tetto se ne va da sotto il tuo piede.

 

Cosa faccio? Me lo chiedi?

Non so che cosa faccio. Ma so che la mia vita non ha più senso. Voglio smettere di soffrire, voglio andarmene. Basta.

- Tom, fratellino, perché? -

Ancora una domanda. Basta domande, Non ne posso più. Smettila.

Giro la testa verso di te per dirti addio, ma non riesco a farlo.

I tuoi occhi m’implorano “dammi almeno una risposta”.

 

Dammi almeno una risposta.

- I-io… -

Tom, dimmelo. Ti prego.

- I-io non ce la faccio più Bill… -

Le lacrime ora mi scivolano copiose sulle guance.

- Perché, Tom? -

 

Basta. Basta.

- Tu… m-mi odi, Bill? -

Il vento copre la tua risposta.

Tanto non avrei voluto sentirla. Ho paura di cosa avresti detto.

- C-cosa ti manca, Tom? -

Ancora una domanda. Non capisci?

 

- I- io… -

All’improvviso scoppi a piangere definitivamente. I singhiozzi squarciano la tua fragilità.

- I-io… -

Mi guardi. Non ho mai visto quello sguardo.

Che vuol dire?

Chiudi gli occhi e gridi.

- Ti voglio bene, Bill!!!! -

 

Corro verso la rete.

Ma ancora una volta il vento soffoca la tua voce.

 

I scream in to the night for you
Don't make it true
Don't jump
The lights will not guide you through
They're deceiving you
Don't jump

Don't let memories go
Of me and you
The world is down there
Out of view

Please don't jump

 

Anch’io mi avvinghio alla rete e, passando le braccia nei buchi, afferro il tuo viso.

Piangiamo disperati. E non ci capiamo.

- Tom… non saltare…-

- Bill… non mi vuoi bene? -

- Tom, mi hai sentito?? -

 

You open your eyes
But you can't remember what for
The snow falls quietly
You just can't feel it no more

 

Vedo le tue labbra muoversi, ma che cosa stai dicendo?

Non capisco. Bill, non capisco! Aiutami!

Non sento più niente!

E non è colpa del vento…

Bill, so che mi odi, ma dimmi qualcosa.

Aiuto…

 

Tengo il tuo viso fra le mie mani, eppure sento che mi stai fuggendo.

Non mi senti? Tom, non mi capisci?

- Ti voglio bene, Tom, tanto!!! -

 

Somewhere up there
You lost yourself in your pain
You dream of the end
To start all over again

 

Piango disperato, ma non sento la tua voce.

Ora basta, questo è troppo!

- NESSUNO MI HA MAI AMATO!!!! MA ADESSO BASTA! -

 

Che fai?

Ti stacchi da me e inciampi andando all’indietro.

I tuoi occhi arrossati trasmettono tutto il tuo dolore.

Nessuno ti ha mai amato?

Ora capisco, Tom…

Tu non ti senti amato…

Non ti sei mai sentito amato…

Un’espressione di compassione appare sul mio viso.

- Tom, io, io ti ho sempre amato… come un fratello, ma ti ho amato… -

I tuoi occhi si spalancano. E torni verso di me.

- Tirami fuori da qui… - sussurri.

Solo allora mi accorgo che la porta della rete è chiusa con un lucchetto.

Ma la chiave è nella tua mano.

 

Mi vuoi bene?

E’ davvero così, Bill?

Che stupido sono stato.

Ma ora sono sul bordo della fine e la fine non aspetta.

Guardo indietro e sento il tetto sotto il mio piede cedere.

 

I scream in to the night for you
Don't make it true
Don't jump

The lights will not guide you through
They're deceiving you
Don't jump

Don't let memories go
Of me and you
The world is down there
Out of view

Please don't jump
Don't jump

 

- Tom!!!! -

Con un calico sfondo la rete.

E corro da te.

Sei rimasto appeso con una mano al cornicione.

- Non lasciare la presa, Tom! Non farlo!

Mi inginocchio e guardo oltre il tetto.

Piangi.

Ma questa volta perché vuoi vivere.

 

I don't know how long
I can hold you so strong
I don't know how long

Il mio respiro affannoso si fonde con il tuo, mentre col braccio cerco di arrivare alla tua spalla.

Ma ad un tratto, quando sto per afferrarla, ti scansi.

- Non prendermi, Bill. -

Mentre ti fisso sconcertato, piangi, ma nei tuoi occhi c’è determinazione.

- Tom… ma che dici? -

Sorridi.

- Se mi tiri su il tetto non ci reggerà. -

 Ora singhiozzo.

- Non m’interessa! I-io… devi resistere! -

- HO DETTO DI NO! -

So che la rabbia nel tuo sguardo non è autentica.

- Lasciami andare. Non permetterò che la mia stupidità tolga la vita a mio fratello. -

- Tom! -

- Bill… -

Non ho il coraggio di guardarti negli occhi.

-… Bill, non so quanto tempo ci vorrà, ma un giorno saremo ancora insieme. –

Il tuo ultimo sorriso.

Just take my hand
Give it a chance
Don't jump

 

La tua mano si stacca piano dal tetto.

Ma io l’affero.

- Tieniti! Tom, fallo per me! NON SALTARE!!!!!!!! -

 

I scream in to the night for you
Don't make it true
Don't jump
The lights will not guide you through
They're deceiving you
Don't jump

Don't let memories go
Of me and you
The world is down there
Out of view

- TU SEI TUTTO PER ME! -

Il tuo sorriso mi fa impazzire.

- NON LASCIARMI!-


Please don't jump
Don't jump
And if all that can't hold you back
I'll jump for you

 

Uno scrollone e la notte ti inghiotte, tra le sue braccia mortali.

Un grido mi rimane soffocato in gola.

Ma le mie lacrime non sono nemmeno abbastanza per descrivere il mio dolore.

Non dovevi farlo.

NON DOVEVI!

Mi asciugo il viso.

 

I'll jump for you

 

Allora non hai capito.

Io non ti lascerò mai.

Ancora una volta e l’ultima.

Un ultimo salto.

 

 

 

 

 

 



 

 

 

 

 

 

 



 

 

 



   
 
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