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Autore: Shikagirl    18/11/2007    9 recensioni
Ed ecco a voi la mia prima fic su High School Musical, che ha come protagonisti due personaggi che io adoro; Ryan e Kelsie, un ragazzo e una ragazza completamente diversi, accomunati solamente dalla passione per la musica e dalla solitudine che li accompagna. Non so se piacerà a qualcuno, ma spero davvero di cuore di ricevere qualche commentino! Che altro aggiungere? Buona lettura e perdonate eventuali errori di battitura ^^
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kelsi Nielsen, Ryan Evans
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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“Perfetto ragazzi, per oggi è tutto…siete stati bravissimi!” esclamò Ryan, battendo le mani verso i Wild-Cats al completo e spegnendo la musica; era stata dura far ballare il grupo, soprattutto Chad, ma alla fine ci era riuscito, e questo lo inorgogliva moltissimo. Per la prima volta lui, Ryan Evans, aveva fatto qualcosa di sua spontanea volontà, senza nessuna obbligazione da parte della sorella, solo per il piacere di farlo, e la ricompensa era stata fantastica: ora aveva degli amici, dei veri amici! Guardò i presenti alla “lezione”: Gabriella rideva divertita insieme a Taylor e a Martha, asciugandosi il sudore con un asciugamano, Chad e gli altri della squadra di Basket, invece, facevano confusione come al loro solito. All’appello mancava, naturalmente, Troy, che ultimamente stava trascurando parecchio i suoi amici per opera di Sharpay; “Non sa cosa si perde…” pensò il giovane, aggiustandosi il cappellino sulla testa, mentre salutava i suoi amici, che si dirigevano nuovamente a lavoro. Rimasto solo, Ryan iniziò a sistemare la sala, quando sua sorella Sharpay entrò furiosa, rimproverandolo per averla tradita solo per stare con i Wild-Cats; “Sai Sharpay, per una volta voglio scegliere io cosa fare” rispose a tono il ragazzo, complimentandosi da solo per il coraggio dimostrato per la prima volta, e lasciando la sorella sconvolta per la risposta. “Beh, se questa è la tua scelta…” urlò inviperita, voltando le spalle al fratello e uscendo dalla sala brontolando qualcosa che suonava molto come un “Te la farò pagare”; Ryan si voltò, guardandosi allo specchio e sospirando stanco, quando un tonfo tremendo lo costrinse a voltarsi nuovamente verso l’uscita. A terra si trovava Kelsie Nielsen, la pianista che aveva composto tutte le canzoni del musical della Darbus, circondata da una miriade di fogli, mentre davanti a lei si trovava Sharpay che, ancora più arrabbiata, imprecava contro la povera ragazza. “Vuoi stare attenta a dove metti i piedi, imbranata che non sei altro?” continuò Sharpay, rialzandosi e uscendo ancora più furiosa dalla sala, sbattendo a terra i piedi e camminando con davvero poca grazia.

Avvicinatosi alla pianista, allungò una mano verso di lei, sorridendole; “Tutto ok?” le chiese, aspettando che la giovane si rialzasse. “Si, sto bene…o no, i miei spartiti! Sono tutti in disordine…uff adesso dovrò riordinarli!” si lamentò Kelsie, ignorando completamente la mano di Ryan e iniziando a raccogliere i fogli sparsi tutti intorno a lei; vedendola così agitata, il ragazzo si chinò, andando a raccogliere un foglio poco lontano da lui e guardandolo di sfuggita. “Cos’è?” chiese curioso a Kelsie, porgendole il foglio in questione e guardandola con aria interrogativa; “Oh, è una mia nuova composizione…sai, era pronta per Troy e Gabriella, anche se ormai non so se la canteranno mai” rispose la pianista, prendendo il foglio che Ryan le porgeva e mettendolo insieme agli altri. Quando i due ebbero finito di raccogliere tutti gli spartiti, Kelsie si rialzò, prendendo la pila di fogli che avevano ricomposto; “Ti serve una mano?” chiese Ryan, sporgendosi per riuscire a vedere il volto della ragazza e sorridendole, prendendo contemporaneamente un mucchio di fogli, così da alleggerire il carico alla giovane. “Grazie mille...!” rispose Kelsie, stupita dal comportamento del giovane Evans, visto che fino a quel momento l’aveva completamente ignorata; “Devo portarli in cucina” continuò la ragazza, iniziando a incamminarsi verso di questa lentamente, controllando che anche il ragazzo venisse insieme a lei. “In cucina? Come mai in cucina?” chiese stupito Ryan, seguendo la pianista nel corridoio, cercando di non far cadere i fogli. “Oh, è l’unico posto in cui posso comporre senza problemi…una specie di quartier generale!” rispose tranquilla Kelsie, svoltando a destra e iniziando a percorrere un lungo corridoio che avrebbe condotto alle cucine; “Ah, capisco…” rispose il ragazzo, che in realtà non aveva capito molto, ma non era un problema. “Comunque…dopo mi fai sentire la canzone che avevi fatto per Troy e Gabriella?” chiese Ryan, affiancandosi alla pianista e guardandola con sguardo supplichevole. Kelsie, fissando quegli occhi celesti, si sentì come sciogliere e, distogliendo lo sguardo, balbettò un: “Ok, magari più tardi..”.

Cosa le stava succedendo? Non era decisamente da lei un comportamento del genere, non le era mai capitato di provare certe cose; cioè, lei era Kelsie Nielsen, la miglior pianista dell’East High, nonché studentessa modello. Non si era mai lontanamente interessata di ragazzi, quello era un lavoro che lasciava a Gabriella e a Taylor, più belle, più spigliate, più alte…più tutto! Lei era bassa, timida e anche tendenzialmente maschiaccio, con quella sua mania per i cappellini colorati e quei capelli che raramente scioglieva; no, decisamente non era un tipo seducente, e infatti non aveva ancora avuto un ragazzo. Eppure anche adesso, se ripensava agli occhi di Ryan, sentiva un forte calore invaderle le guance e il petto, nonché crearle un groppo in gola; anche la sua voce le faceva venire i brividi…ma a cosa stava pensando?! Ryan era solo un amico e poi non sarebbe mai piaciuta ad uno con lui…rassegnati Kelsie, non sei il suo tipo!

“Kelsie, ci sei?” la voce del ragazzo la riportò bruscamente alla realtà, facendole notare finalmente la porta della cucina; “Mi stavi ascoltando?” chiese Ryan, fissandola ed entrando in cucina insieme a lei. “Cosa? No Ryan, scusa, non ti stavo proprio ascoltando…ecco, puoi poggiare gli spartiti qui, grazie per l’aiuto!” rispose Kelsie, indicando un ripiano della stanza non ricoperto di stoviglie. “Allora, mi fai ascoltare la canzone? Ti prego” chiese nuovamente il giovane, sorridendo amichevole alla pianista e prendendo il foglio con le parole; “No, non ora…sono molto impegnata!” rispose Kelsie, togliendogli il foglio dalle mani e riponendolo sulla pila degli altri spartiti. “Uff, sei cattiva…” brontolò Ryan, fingendosi offeso e incrociando le braccia al petto; poi, tornato sorridente, disse alla ragazza: “Beh, io vado…fra poco arriva mio padre, e non vorrei farlo aspettare! Ci vediamo Kelsie!!!”. Si diresse alla porta, salutando con la mano la giovane, che lo accompagnò fino all’uscita; prima di uscire, però, il ragazzo si fermò e, indicandola con l’indice destro, disse: “Aspetta un attimo, perché oggi non sei venuta a lezione?”. Kelsie, strabuzzando gli occhi, guardò stupita Ryan e, sconvolta, rispose: “Ma che stai blaterando…io oggi c’ero a lezione!”. “Oh…” affermò il ragazzo, leggermente in imbarazzo per la figuraccia che aveva appena fatto, aggiungendo poi in fretta: “…ok, ciao, a dopo!”.

Ryan uscì, lasciando richiudere la porta dietro di lui, e solo in quel momento Kelsie tornò a respirare normalmente; si sedette su un bancone, accanto ai suoi spartiti, e iniziò a pensare. Possibile che lei era così invisibile agli occhi degli altri che nessuno la notava più? Eppure oggi era stata tutta la lezione in prima fila, vicina a Gabriella e a Taylor, come aveva fatto quello scemo a non notarla? Beh, era anche normale non vederla, non spiccava per nulla, soprattutto quando si trovava vicina alle sue amiche; quelle due avevano tutto ciò che una ragazza desidera: splendidi capelli, una linea meravigliosa, il ritmo nel sangue e due ragazzi che le amavano profondamente. Per non parlare delle voci meravigliose che si ritrovavano, mentre Kelsie come unica dote aveva la capacità di suonare il pianoforte come nessun altro a scuola…a cosa le sarebbe servito? Portò una gamba sul bancone, piegandola e poggiando sul ginocchio il mento; afferrò il testo di “Everyday” rileggendolo per l’ennesima volta. Era il suo capolavoro, ne era sicura, peccato che probabilmente nessuno l’avrebbe mai ascoltato; beh, nessuno tranne lei e Ryan, visto che il ragazzo aveva insistito tanto per sentirla.

Mentre era persa nei suoi pensieri, nella cucina entrarono tutti i Wild-Cats, portando con loro tutto il baccano e l’allegria da cui erano caratterizzati; “Finalmente si mangia!” esclamò sorridente Kelsie, avvicinandosi a Martha e iniziando a trafficare ai fornelli insieme a lei. “A che servono questi fogli?” chiese Chad, afferrandone uno e piegandolo a formare un cappellino da muratore; “Chad, brutto scemo che non sei altro! Quelli sono i miei spartiti!!!” gli urlò la pianista, riprendendosi il foglie e cercando di farlo tornare alla sua forma originale. Lo guardò infuriata per qualche secondo, scoppiando poi a ridere insieme a lui e a tutta la banda; infondo, anche lui faceva parte del gruppo, e forse era quello più divertente, anche se a volte la prendeva in giro. “Eccoti il pranzo, piccola Beethoven” gli gridò Chad, mettendole davanti un piatto di patatine fritte, accompagnate da un sostanzioso hamburger; Kelsie si sedette vicina a Gabriella, appena giunta in cucina per la pausa pranzo, e iniziò a mangiare con voracità il suo pasto, chiacchierando di tanto in tanto con l’amica. Ma il suo pensiero, nonostante tutti i suoi sforzi, continuava a tornare agli occhi di Ryan e alla sua voce, continuando a farle lo stesso effetto di prima; possibile che si fosse innamorata? Smise per un attimo di mangiare, fissando un punto vuoto davanti a se, non appena quel pensiero le attraversò il cervello; scosse poi la testa, sorridendo. Naaa, lei non era innamorata di Ryan, ne era più che sicura; fra loro c’era solo amicizia, niente più…

Ne sei sicura, piccola Kelsie?

*°*°*°*°*°(Note dell'autrice)°*°*°*°*°*
Allora, questa qui è la mia prima fic su HSM, quindi non so come sia venuta; spero che almeno qualcuno sia riuscito ad arrivare fino alla fine del capitolo senza sentirsi eccessivamente male XD Il titolo non è un granché e per quello si accettano suggerimenti; ditemi se la devo continuare o se è meglio che cancelli tutto, ok? Siate sinceri e spietati ^^ Al prossimo capitolo (forse) e grazie per aver letto!!!
  
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