Mi chiamo Anita e sono cieca.

Sono cieca da quando avevo sei anni, i colori, le persone, la natura… quelli me li ricordo, ma tutto quello che si conosce dopo aver compiuto i sette anni… no, quello no.

 

Anita era un fiore, una stella incantevole… tutti si innamoravano all’istante di lei, ma appena scoprivano la verità, e cioè che era cieca, si stizzivano e la prendevano in giro.

Solo un ragazzo, uno solo… la vedeva come la bellezza incontrastata cieca o no.

Si chiamava Mark ed era l’unica persona che amava Anita.

Ed ogni giorno lui le chiedeva:

- Anita, sposami… ti supplico! 

- No Mark, ti sposerò quando potrò vederti

E un giorno qualcuno le regalò un paio di occhi, lei “se li mise” e poté vedere tutto il mondo e quanto era bella.

Poi si girò per vedere Mark ma si accorse che lui era cieco!

- Non ti posso sposare Mark

Disse andandosene con i suoi novi occhi.

Molto tempo dopo ebbe tre figlie con un bellissimo ragazzo che non la aveva voluta prima che potesse vedere.

Ed un giorno un vecchio cieco andò a casa sua e le disse:

- Ciao Anita, sappi che io ti ho amata fino ad ora e non smetterò mai di farlo. Ti auguro una nuova e felice vita… E, abbi cura dei miei occhi, mi raccomando.

E poi egli si accasciò a terra e spirò.

 

Anita lasciò tutto allora, prese il corpo morto di Mark e lo portò su una montagna urlando contro se stessa:

- Maledetta me, che pensavo di essere cieca quando ci vedevo benissimo, e quando mi è sembrato di vedere o capito che ero cieca per non aver visto che tu mi amavi davvero!

 

Detto questo prese un pugnale e si colpì al cuore per raggiungere l'innamorato.