Note:
Ciao a tutti. Eccomi con la mia prima long Thadastian. Di solito, io odio i
bambini, quindi non chiedetemi perché ho voluto iniziare una long daddies.
Nella Thadastian
Week, Colin
Smythe-Harwood e Dylan Sterling- Duval hanno riscosso molto successo e quindi,
da questo, nasce l’ispirazione. Sarà una raccolta. Le one-shot non saranno in
ordine cronologico e i capitoli non saranno necessariamente collegati l’uno
all’altro. Mi piacerebbe che mi faceste sapere cosa ne pensate e perché no,
potreste consigliarmi qualche prompt per questi fantastici daddies.
Un grazie speciale a te.
“Vuoi che ti disarticoli le
ginocchia?”
E alla tua dolcezza. E al tuo essere
tutto ciò di cui ho bisogno <3
Voglio renderti felice.
“Sei solo troppo buona e perfetta”
Someone to need
you too much
Someone to know
you too well
Someone to pull
you up short
And put you
through hell
And give you
support for being alive,
Being Alive.
(Barbra
Streisand – Being Alive)
Thad
era strano, di recente.
Sebastian
non era stupido. Se n’era accorto.
Era
più distratto del solito, continuamente assente, non lo ascoltava. Non
ascoltava nessuno in verità.
Anche
mentre scopavano – facevano l’amore, come
diceva Thad – gemeva, si eccitava ma, era come se non ci fosse.
Sebastian,
se non si fosse chiamato Sebastian, avrebbe pensato che stesse per lasciarlo.
Ma, lui era
Sebastian Smythe.
Nessuno
si lasciava scappare un bocconcino come lui. Men che meno Thad Harwood che era
riuscito addirittura a farsi sposare. Vero?
Aveva
addirittura provato a parlarne con Sterling.
Quella
Barbie ossigenata non aveva voluto dirgli nulla.
“Sei un cretino
se non riesci a capirlo da solo. Chissà perché la cosa non mi sorprende”
Ma vaffanculo.
Lui e le sue ovaie.
Rientrò
a casa dopo il lavoro.
La
luce in cucina era accesa.
Si
diresse nella stanza senza nemmeno posare la valigetta.
Thad
stava cucinando qualcosa dall’odore indefinito.
-Hey-
lo salutò.
Thad
non si voltò. A stento diede l’impressione di averlo sentito.
-Thad,
tuo marito è tornato a casa-
Harwood
sembrò riscuotersi. – Oh, Seb. Non ti avevo sentito.-
-Di recente non senti un cazzo-
Thad
sgranò gli occhi. Sebastian era arrabbiato.
-Posso
sapere a che pensi?-
Thad
arrossì tornando a controllare quelle che erano carote nella padella.
-Non
c’è niente che non vada- sussurrò.
Mentire ad uno Smythe
era molto pericoloso.
Sebastian
lo afferrò per il polso facendolo voltare in modo che fossero faccia a faccia.
-Sebastian,
così brucerò…-
-No.
Zitto. Ora, tu mi dici che cazzo
hai!-
Smettila di
mentirmi, Harwood.
-Niente-
Lo
sguardo era sfuggente. Sebastian non riusciva ad incontrarlo.
-Dimmelo
guardandomi negli occhi-
Thad
cercò di divincolarsi ma ottenne solo che Sebastian gli si avvicinò di più.
Smythe
gli afferrò il mento tra il pollice e l’indice. –Smettila di mentirmi- sibilò.
Ora,
gli occhi di Thad erano leggermente lucidi ed arrossati.
-Vuoi
lasciarmi?-
Ecco,
la domanda che aveva afflitto Sebastian Smythe, per giorni.
Lo schiaffo era
arrivato inaspettato.
-Idiota- soffiò Thad,
spingendo lontano il francese.
Sebastian
rimase immobile per qualche secondo. Una mano sulla guancia che si andava
arrossando.
-Non
dirlo più, Sebastian –
Smythe sospirò.
Almeno voleva restare.
-Allora
qual è il problema?-
-Non
c’è nessun problema- sbottò Harwood.
-Thad.
Il fatto che tu stia continuando a dirmi bugie mi fa incazzare oltre ogni
misura-
-Davvero,
Sebastian. Sto bene.-
-No,
non è vero. Ti conosco. Non farmi
pregare, dimmi che cazzo hai-
Ecco,
quelle parole. Quelle che rendevano Thad un budino.
–Ci sediamo?-
Oh, finalmente – pensò
Sebastian.
Si
sedette sulla sedia poggiando gli avambracci sul tavolo. Thad si sedette molto
vicino a lui. Le loro ginocchia si sfioravano.
-Come
sai, Jeff e Nick sono diventati genitori…-
-Chi?-
-Jeff
e Nick, Seb. Sei diventato scemo? Jeff Sterling e Nick Duval –
-Oh. Wanda e Cosmo. Lo so. C’ero anch’io
all’ospedale. Oh, aspetta…vuoi invitarli di nuovo a pranzo qui? No Thad, io non
li reggo, di nuovo-
-No,
Sebastian. Non voglio invitarli di nuovo a pranzo, anche se non c’è niente di
male. Non è questo il nocciolo-
-E
allora qual è…Oh!-
Sebastian
spalancò gli occhi e capì.
-Bambini,
Harwood? Sei
stata una donna col ciclo per settimane, che mi sembrava di essere sposato con
Sterling, perché vuoi dei bambini?-
Thad
fece per aprire la bocca ma poi la richiuse. In effetti non aveva tenuto un
comportamento maturo in quei giorni. È che lui e Sebastian non ne avevano mai
parlato. Ed era già stato difficile portare Sebastian all’altare, figurati
convincerlo ad avere dei bambini.
-Devi
parlarmi, Thad. Non devi mai più tenermi nascosto nulla-
Il
più basso annuì giocando nervosamente con le mani. –Dylan è un bel bambino
e…avere un bambino. Dio, Seb. Un piccolo te che gironzola per casa.-
Sebastian
rimase in silenzio per qualche minuto.
Una
cosa era sposarsi, un’altra era avere dei bambini. I bambini sono carini fin
quando non sono tuoi. Diventare padre voleva dire un sacco di responsabilità in
più. Svegliarsi la notte a causa dei pianti, cambiare pannolini, educarli. Per
non parlare di Wanda e Cosmo e dello Sterling appena nato. Dio, si sarebbero
stabiliti definitivamente a casa sua, ma, un piccolo Harwood per casa…
-Voglio
che abbia i tuoi geni- affermò Sebastian.
Il suo stesso
sorriso.
-Cosa?-
Thad spalancò gli occhi.
La sua stessa
espressione stupita e confusa.
-Mi hai sentito.-
-Perché?-
Il suo stesso
cuore puro e buono.
-Perchè io non
sono bravo con le persone e tu mi ami comunque. Lui potrebbe fare lo stesso-
Amarmi, aver
bisogno di me, conoscermi, supportarmi, sopportarmi.
-Oh…-
Sebastian.
Thad
si sedette sulle sue gambe. Sebastian gli circondò la vita con le braccia.
Possessivo anche
il quel semplice gesto. Come se Thad potesse andare via da un momento
all’altro.
-Lo
vuoi davvero?-
Sebastian
annuì. – Non sarà facile Thad. Avresti dovuto parlarmene subito.-
-Non
volevo sentirmi dire no. Mi avrebbe distrutto-
-So
avere del tatto, quando si tratta di te, se
avessi voluto dirti no. -
Thad
alzò un sopracciglio. –Tatto. Tu?-
Sebastian
gli fece la linguaccia e Thad lo baciò.
-Ti amerà, Sebastian-
-È
ovvio. Avrà geni Harwood. Ho un certo fascino su quelli della tua
famiglia-
Thad
alzò gli occhi al cielo. –Ovviamente-
Smythe
sorrise baciandogli il collo.
Sarebbero
diventati genitori.
Avrebbero
formato una famiglia.
Avrebbero
avuto gli Sterling-Duval a pranzo tutte le Domeniche.
Stupidi suoceri.
Ringrazio
Melipedia per il
fantastico banner. Sei supermegafoxyawesomehot.
Se
qualcuno avesse intenzione di suggerirmi qualche prompt potete contattarmi:
Grazie
a tutti quelli che sono arrivati fin qui. <3