Inuyasha cercava in tutti i modi di fare una proposta di matrimonio a Kagome; già Kagome era tornata nell’era Sengoku grazie alla momentanea riapertura del pozzo mangia-ossa. Dopo che era tornata lei e Inuyasha si erano dichiarati il loro amore e stavano vivendo la loro storia felicemente, da più di un anno. Ora per Inuyasha era arrivato il fatidico momento del grande passo, ma per quanto Inuyasha possa essere così forte e orgoglioso, una proposta di matrimonio si presentava peggio di una battaglia contro Naraku.
Ogni volta che tentava un approccio con Kagome finiva per dimenticare il discorso oppure diventava talmente rosso per l’imbarazzo da far concorrenza persino al suo kariginu. Urgeva un aiuto e subito, e quindi l’hanyou si rivolse all’unica persona esperta nel campo sentimentale che conoscesse: Miroku.
 
I: Ehi Miroku tu come hai chiesto a Sango di sposarti?
M: Ma come non te lo ricordi? Se non sbaglio era quando eravamo ancora alla ricerca della Shikon no Tama. Le avevo promesso che ci saremmo sposati una volta sconfitto Naraku.
I: Ah si, ora ricordo.
M: Come mai questa domanda? (faccia maliziosa) Ho capito, vuoi fare la fatidica proposta alla divina Kagome?
I: No…. Cioè si…. Cioè forse, non lo so.
M: Inuyasha respira e poi componi una frase di senso compiuto con un soggetto.
I: Si, io voglio chiedere a Kagome di sposarmi, ma ogni volta che ci provo mi blocco.
M: Allora farò in modo che stasera riuscirai a dire a Kagome ciò che devi, in un modo o nell’altro.
I: In che senso in un modo o nell’altro?
M: Tu non ti preoccupare, stasera il problema sarà risolto (ghigna)
I: Miroku, stai architettando qualcosa di spiacevole?
M: Ma no, sta tranquillo. Ora devo andare Sango ha bisogno di me mi ha chiamato ci vediamo.
I: Ma io non ho sentit ….. ehi se n’è andato, mascalzone. Non mi resta che attendere stasera allora, spero di farcela.
 
E così Inuyasha ripose tutte le sue speranze in Miroku. Ignaro del risultato incerto che avrebbe ottenuto. Ma come dice il proverbio tentar non nuoce.