She came to me, all pathetic, looking for vampires.
There was something about her that I liked.
Something special.*
 

«Si chiama Mystic Falls: è una piccola cittadina tranquilla, ma ogni tanto avvengono morti misteriose e i corpi vengono ritrovati completamente dissanguati.»
Alaric annuì curioso, ma la sua espressione mutò di colpo quando sua moglie terminò di illustrargli la sua teoria: «Credo che si tratti di vampiri.»
L’uomo rise sardonico, prendendola in giro per l’assurda supposizione.
Isobel, però, fissò i suoi occhi in quelli del marito, con espressione decisa. «Tu credi che sia una sciocchezza, Rick, ma è così, e te lo dimostrerò.»
 
Certi misteri dovrebbero rimanere tali per sempre…
 
«Voglio che tu mi trasformi.»
Damon sollevò un sopracciglio, piegando l’angolo delle labbra in una smorfia divertita.
«Voglio essere forte»continuò l’altra. «Vivere in eterno, sconfiggere la morte…»
Il vampiro si avvicinò, circondandole i fianchi. La sua presa salda le fece male, ma tentò di non tradire alcuna emozione.
«E rinunciare a tutto quello che hai, vedere morire le persone che ami, uccidere persone innocenti solo per soddisfare la tua sete di sangue?» Damon sibilò piano quelle parole, le labbra vicinissime a quelle di lei.
Isobel assunse un’espressione sprezzante. «Non credevo che i vampiri fossero così sentimentali.»
Le labbra di Damon si piegarono in quello che avrebbe dovuto essere un sorriso, ma che agli occhi della donna apparve come una smorfia famelica. «Non è per questo, io adoro uccidere. È solo che prima di darti la possibilità di far parte di una razza superiore, voglio essere certo che tu non ti riveli una delusione.»
Mentre parlava, piccole vene scure iniziarono a solcargli il viso e i canini affilati sporsero dalle labbra, alla ricerca di qualcosa di morbido e caldo in cui affondare.
Per un attimo, le sue pupille vuote la spaventarono, mentre l’odore della morte imminente si faceva più pesante.
«Sono sicura di quello che voglio»replicò decisa, inclinando appena la testa e scoprendo il collo a quel morso affamato.
Il vampiro affondò i canini nel proprio polso, poi lo avvicinò alle labbra della donna che vi si attaccò come se non avesse mai desiderato altro. Posò gli occhi in quelli di lui, mentre quel liquido dal sapore rugginoso scivolava nella sua gola.
Dopo averle sottratto il polso, Damon le sollevò il mento sporco di sangue per osservarla in viso. «E ora, sei pronta ad assaggiare l’eternità?»
Isobel ebbe appena il tempo di annuire che un dolore lancinante le fece sbarrare le palpebre, mentre due lame appuntite affondavano nella sua giugulare. Dovette aggrapparsi alle spalle di lui per non cadere, ma dopo qualche istante sentì le forze venire meno.
Damon la sorresse, continuando ad abbeverarsi da lei, succhiandole via la vita con tanto fervore da non accorgersi dell’uomo alle sue spalle che li osservava impietrito, nascosto nell’ombra. 
Mentre il freddo e le tenebre la avvolgevano, Isobel fu sopraffatta dalla paura e dalla consapevolezza che stava per morire, ma solo per un istante.
Non era la morte quella che la attendeva, ma una nuova vita.