Produzione goliardica della mia mente, risalente ad un mese fa circa, per la quale mi son preso un 3 in filosofia (Franz ed io la stavamo commentando durante l'ora. Attraverso mezza classe). Buona lettura.
La ballata del
Prode Franz
Non canto le donne, gl’amor o
l’arme
Ma audete, vi prego, tutti al mio
carme,
del prode Franz i’ racconto la
vita
la cui infatuazion nel cesso è
finita.
Era notte invernale e dicembrina
e
Selena vide la sua ruina,
nostr’om fu preso, d’etilico
disio
e
bevve più di quanto possa far io.
Meschine bevande, forza togliete
al nostro prode la pancia
miscete,
elli sì ‘briaco girò’n su
l’occhi,
di scala cadde, battendo
ginocchi.
Candida pulzella andò in suo
soccorso,
seppur el si comportò a guisa
d’orso,
senza virtute, buttossi a sedere
e
sue parole da lì furon mere.
Tosto s’alzò, s’avviò e verso il
loco
de libagione fessa arrivò’n
poco,
là’l valoroso abbracciò la sua
dama,
bianca di puella, fredda come
lama.
“Tu servasti la vita mea”, el
disse,
sicché la pozion di bocca
gl’uscisse,
“Di vita mia sei signora”,
ripeté
e
ardentemente baciò più che poté
La storia di Franz avete or
udito
e
mai più dal suo amor fu lui partito,
e, nonostante l’abbia pria
negato,
ad ogni modo d’amor ho cantato.