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Autore: PurinBunny    01/05/2013    5 recensioni
[Darksiders]
Morte, uno dei quattro cavalieri dell'Apocalisse, guidato dal corvo di nome Polvere, esplorano il Forte Sommerso per far tornare l'acqua a scorrere.
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!
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-Polvere, cosa vedi-
Morte, ogni volta che si trovava davanti ad un bivio o si perdeva, chiedeva aiuto a Polvere, un corvo al servizio del Custode dei Segreti e ora seguiva il cavaliere nella sua avventura.
Erano nelle Terre della Forgia, seguivano il Fiordo, un percorso nudo e umido ricco di gallerie, fino ad arrivare al Forte sommerso. L'obbiettivo della missione era far scorrere nuovamente le acque per riprestinare la Fonderia e farla tornare al suo antico splendore.
L'entrata principale era seguita da un lungo corridoio, pieno di liane ed altra vegetazione. Giunto davanti ad una porta la spalancò e vi trovò una grande stanza, priva di soffitto, con al centro una statua che faceva da palo per una sorte di bilancia. Le vasche ai suoi lati erano vuote.
Polvere si era appoggiato sulla spalla di Morte ed aspettava un possibile comando.
-Vai, dimmi cosa riesci a trovare-.
Il corvo spiccò subito il volo e si liberò nel cielo, esaminando la stanza dall'alto, indicandogli poco dopo quale porta dovesse varcare per procedere e qui lui si appollaiò.
Il cavaliere lo raggiunse e aprì la porta, trovandosi un corridoio affiancato ad un canale dell'acqua, ora come ora, completamente asciutto. Continuò a seguire Polvere fino a portarlo in un antrio, dove lì dovette sconfiggere fastidiosi insetti e salamandre con la coda affilata come un rasoio ed infine tirare una leva che aprì la grata in modo da far scorrere l'acqua lungo il canale fino alla sala principale e riempire così la prima vasca.
Ora bisognava ripetere la stessa cosa per riempire l'altra vasca e così entrambi andarono nella stanza opposta, prima bloccata, e proseguirono.
Il corridoio era simile a quello percorso fino a prima e Morte non sembrava molto preoccupato, solo non si era accorto di una cosa: un golem nascosto in alto fra la vegetazione lo stava tenendo sotto tiro.
Quando questo scoccò la lancia Polvere gracchiò per avvertire il cavaliere, ma era troppo tardi; così si buttò contro e lo difese, prendendo la lama della lancia nell'ala.
Morte, furioso, estrarrò la pistola e punto al golem sparandogli fino a disorientarlo; in quel momento prese il corvo sotto braccio, attivò la leva e si buttò nel canale, lasciandosi trasportare dalla corrente e giungere in una stanza secondaria: qui il cavaliere si appese ad una sporgenza e uscì dal canale, appoggiandosi contro una parete.
Non sapeva cosa fare e Polvere a malapena riusciva a muovere l'ala; lo posò a terra e cominciò a pensare fino a che il corvo non venne circondato da un bagliore verde. Non appena svanì Morte non sapeva che cosa pensare e afferrò le falci: la figura del corvo era crescita anzi, non era nemmeno più un corvo, ma un'umana.
-Chi sei tu?-
La ragazza sì voltò. Era così pallida di carnagione e vestiva solo di piume nere/verdastre tranne per il braccio che mostrava la ferita procuratasi della lancia e il sangue rosso vivace, quasi color cremisi, che lo percorreva.
-Io sono Polvere, cavaliere. Non mi riconosci perchè sono in spoglie umane ora-
-Che stregoneria è mai questa-
-Padre Corvo. Lui mi ha lanciato questo sortilegio. Di solito i corvi non vengono facilmente feriti, ma quando questo succede torniamo nella nostra vera sembianza: questa è la mia- disse, calma.
Morte la osservò, poi si avvicinò, scostando le numerose piume a terra.
-Dammi il braccio, devo medicarti la ferita.-
Polvere avvicinò il braccio e quando il cavaliere glielo strinse un brivido le corse lungo tutto il corpo. Da tanto tempo non veniva più a contatto diretto con un'altra persona, o almeno, non quando era umana.
L'emorragia venne fermata e subito bendata.
-Tieni, bevi questa, ti farà recuperare subito le forze-
-No, sto bene così-
-Fallo. Ho bisogno di te in questa missione, ma nella tua forma di corvo-
-Non ti vado bene sotto questa forma?- Polvere lo fissò, portando le mani contro il suo petto.
-Sei più vulnerabile-
-Sono capace di difendermi-
-Sei troppo importante!-
-Eh?- un lieve rossore si formò sulle guance pallide di Polvere.
-Senti, facciamola finita. Io devo salvare mio fratello e ho bisogno della tua guida.-
L'umana abbassò lo sguardo, annuendo.
Era stata affidata a Morte da tanto tempo e aveva giurato allo stesso Padre Corvo di non separarsi mai da lui. Questo l'ha portata ad affezionarsi al cavaliere, ad innamorarsi di lui.
Morte prese la pozione e gliela avvicinò alle labbra, la quale si rifiutò voltando il viso.
-Non farmi cambiare idea, bevi!-
-Io non ho bisogno di nutrirmi o di bere, lo sai. Non mi ricordo come si fa.-
Morte sospirò e si scostò leggermente la maschera, prese un sorso e senza ripensamenti prese il fra le dita il mento di Polvere e creò un contatto tra le loro labbra, in modo da farle bere la pozione, la quale le gocciolò anche lungo i lati della bocca.
Il bagliore iniziale si ripetè e da umana che era ritornò poco dopo un corvo. Come una magia.
-Ho promesso di proteggerti ma tu continua a servirmi come hai sempre fatto, Polvere, mio fedele alleato.
Il corvo si mise sulla sua spalla e gracchiò come risposta.

La missione terminò con successo: sconfissero l'insetto responsabile di questo problema e ristabilirono l'acqua nel Forte e soprattutto nella Fonderia.

L'avventura di Morte non era ancora terminata, molte sfide e tanti altri pericoli doveva affrontare, ma su una cosa era sicuro. Non li avrebbe affrontati da solo.
  
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