Sarebbe stata l’occasione del secolo. Sarebbe potuto essere il numero uno, finalmente.
 
 
WELCOME TO THE JUNGLE.

“Mello, non credi che sia una mossa un po’azzardata? Roger l’ha detto almeno un centinaio di volte cosa succede a chi tenta di...”

“Ed io quante volte ti ho detto di non ascoltare le chiacchiere del vecchio? La maggior parte delle cose che dice sono solo stronzate.”

Guardi il biondo camminare davanti a te con l’aria strafottente da padrone del mondo, e resisti all’impulso di ricordargli il luogo in cui vi trovate: il corridoio pieno di mocciosi di un vecchio e polveroso istituto situato nella periferia sudicia di quello sputo che è la città di Winchester.
Pulisci le lenti arancioni dei tuoi occhiali da aviatore con il bordo della felpa a righe. Quella che Mello ha ribattezzato “cencio da finocchio” per la stampa ormai sciupata di un fiore sulla schiena.
Che poi l’hai sempre pensato e non gliel’hai mai detto: quello che si veste da frocio è lui, con quei pantaloni attillati e i gilet di pelle.

“Allora pomodoro, hai portato quello che serve?”

Annuisci con la testa, ignorando la chiara allusione provocatoria ai tuoi capelli. A lui del resto perdoni sempre tutto.
Con lentezza estrai dalla tracolla un portatile e diversi cavi, aspettando pazientemente che “Willy Wonka” forzi l’entrata dell’ufficio di Roger.
Ormai non fai più caso ai moccoli che l’altro ringhia verso la porta, e appena questa si apre ciondoli dentro la stanza seguendolo come un automa.

“Allora, ti vuoi sbrigare?”

Colleghi un po’ più velocemente il tuo portatile al computer di Roger, ma con Mello che appoggia le mani alle tue spalle per vedere lo schermo non puoi fare a meno di pensare alla sua pancia seminuda per la maglia troppo succinta che sfiora la tua schiena.
Non sono un finocchio.
Cerchi di ricordarti.
Te lo ripeti come un mantra, ma nonostante tutto senti quell’ormai familiare “formicolio” al bassoventre.
Le guance ti vanno in fiamme e il respiro si fa affannoso come tutte le volte che fai pensieri fraintendibili sul tuo amico.
Quante volte ti sei giustificato facendo passare l’evidente eccitazione per asma?

“Matt, quanto cazzo hai fumato?”

L’ultima cosa che ti sarebbe servita è proprio la voce roca e incazzata di Mello sussurrata al tuo orecchio.
Puoi sentire l’erezione premere dolorosamente contro la scrivania, ed è proprio questa la tua ultima speranza di evitare la più grande figura di merda di tutta la tua vita.
Cominci ad armeggiare sul pc per eludere il blocco di accesso.
Devi farlo per Mello.
Devi cambiare i voti di Near con i suoi e viceversa. Così sarà il numero uno.
E forse potrebbe ricompensarti con qualcosa ancor più dolce e appagante della sua cioccolata...

“Matt, vuoi dirmi che cazzo hai?”
Il biondo ti strattona per la spalla, ma non molli la tastiera.

“Ho quasi finito.”

Il viso continua ad avvampare, mentre cerchi di evitare che i capelli di Mello ti solletichino il collo.
Invio.

1% completato.
Un sospiro profondo, adesso il computer farà tutto da solo.
Senti le mani di Mello stringersi sui tuoi fianchi. Per ogni dito un piccolo infarto.
Lasci che il tuo amico ti volti e si accorga immediatamente della tua fottuta eccitazione, mentre con quel briciolo di dignità che ancora ti sostiene alzi gli occhi verso i suoi.
Quei pezzi di ghiaccio ti rotolano addosso, cozzano sulla tua pelle rovente senza sciogliersi.

10% completato.
Mello sorride con quella sua espressione di eterna presa di culo, e tu non riesci neanche a muoverti. Lasci che le sue mani ti scivolino sotto la maglia sperando solo che smetta presto di sfotterti.

23% completato.
Riesci a stendo a crederci quando i jeans scoloriti scivolano a terra all’unisono con i pantaloni di pelle, e ti senti quasi mancare quando la sua lingua si avvicina alle tue labbra per delinearne il contorno.

32% completato.
Mello si posiziona a sedere sulla scrivania di Roger dopo essersi sfilato gli slip neri.
Ti sta invitando a fare quello che hai sognato ogni singola notte dell’ultimo mese.
But it's the price you pay
And yoùre a very sexy girl
That's very hard to please
Adesso quella canzone che hai ascoltato tante volte perché piace a lui sembra avere più senso.
 
Lasci che le sue gambe avvolgano i tuoi fianchi prima che le vostre erezioni si tocchino.

45% completato.
Feel my, my, my serpentine
I, I wanna hear you scream
Canti mentalmente prima di entrare nel corpo del tuo amico.
Si aggrappa alle tue spalle quasi artigliandole, ma non mostra il dolore. Dopo tutto, lui è Mello.
L’orgoglioso Mello, il forte Mello, il tuo Mello.
Ti fai spazio dentro di lui, e molto lentamente cominci a muoverti.
 
58% completato
Ya learn ta live like an animal
In the Jungle where we play
If you got a hunger for what you see
You’ll take it eventually.
 
“M-Mail...”
Sta gemendo Il tuo nome.
Il tuo vero nome.
E tu sei ancora più eccitato.
Una spinta più profonda e tocchi un punto in lui che sembra portarlo in paradiso. Te ne accorgi perché soffoca un grido di piacere mordendoti il collo.
 
70% completato.
Watch it bring you to your knees, knees
I wanna watch you bleed
Roger potrebbe tornare in qualsiasi momento e trovarvi così. Ma non ti interessa ora che Mello è ansimante tra le tue braccia.
Spinta dopo spinta ti accorgi di essere vicino al culmine, ma non vuoi deludere la tua più grande fonte di piacere lasciandola insoddisfatta.
 
85% completato.
Speri invano di ritrovare l’autocontrollo, nella foga spingi Mello vicino ai computer e riesci a farlo venire.
Non resisti ancora per molto. Godi guardando il viso accaldato e rosso del tuo amico.
 
97% completato.
Sorride adesso, il biondo. Ancora seduto sulla scrivania ti guarda e sorride.
Ma non come al solito.
Sembra davvero felice.
 
“Allora, hai visto ce l’hai fatta...”
Quasi non riesci a finire la frase che strattona con un colpo secco i cavi e il download va a farsi benedire in tutte le sue percentuali di caricamento.
Senza una parola scarta una tavoletta di cioccolato fondente e ne assaggia un angolo mentre si riveste.
 
“Allora pomodoro, che aspetti? Il vecchio bastardo starà per tornare.”
 
 
 



JULES DIXIT.
Ok, scusate la deformazione “professionale” (faccio il classico) qui sopra.
Cosa dire di questa cosa?
Innanzitutto che la canzone usata è dei Guns n’Roses.
E che nonostante i miei dubbi l’ho pubblicata lo stesso.
Amen.
Devo smetterla.
Vi sto annoiando probabilmente.
Ecco... magari lasciatemi una recensione, così se la fanfiction fa tanto schifo la tolgo.
Un bacio,
Jules.