Pepper si mosse inquieta rigirandosi nelle lenzuola fino a trovare una posizione comoda. Due minuti dopo tornò a rivoltarsi insofferente spostando il cuscino da sotto la testa e abbracciandolo come se fosse un peluche.
- Ehi, una volta avresti abbracciato me – si lamentò Tony girandosi a sua volta verso la ragazza insonne.
- Non riesco a dormire – si lagnò Pepper tornando a cambiare posizione e finendo per trovarsi faccia a faccia con Tony.
- Ma non mi dire? Benvenuta nel club – mormorò Tony mettendosi semiseduto e tirandosi la ragazza vicino in modo che si appoggiasse al suo torace. – Per te cos’è? Killian? Extremis? Portali alieni… a no, quelli sono miei, scusa – le disse sorridendo e cercando di sdrammatizzare la situazione.
Pepper mosse una mano sul torace di Tony, portandola là dove fino a qualche giorno prima c’era il reattore arc che brillava con la sua luce azzurra rassicurante, e dove adesso non c’era più nulla. – E’ troppo buio – mormorò imbarazzata.
Tony rise. – Come? – chiese pensando di aver sentito male.
- E’ troppo buio. Ho dormito per mesi con la luce del reattore a tenermi compagnia, adesso è troppo buio.
Tony rimase spiazzato da quella confessione e, per una volta nella sua vita non sapendo cosa dire non disse nulla, continuando a tenere stretta a sé Pepper finché, mezz’ora dopo, lei crollò addormentata.
 
La notte successiva Pepper tornò a muoversi inquieta rigirandosi nelle lenzuola fino a trovare una posizione comoda. Tony si voltò verso di lei e una luce azzurrina si sparse nella stanza.
- E questa? – chiese la ragazza sporgendosi verso l’oggetto che l’uomo teneva in mano.
- La versione Stark della luce notturna – le rispose sorridendo e mostrandole un minireattore arc.
Pepper lo prese e lo nascose sotto il lenzuolo, tornando poi ad accoccolarsi contro Tony e crollando addormentata in pochi minuti. 


Ammetto che questo è il massimo del fluff e sfocia quasi nel banale, ma non mi sono trattenuta. Ci sono due cose che mi hanno colpito nel film: la distruzione della casa e l'intervento di Tony. La Villa è stata così spesso il setting delle storie (che ho letto e che ho scritto): dentro quella casa abbiamo riso, abbiamo pianto, abbiamo giocato, ci sono nati figli, persi amici... non erano solo quattro pareti, era Villa Stark e a me dispiace che sia stata rasa al suolo!
Il reattore... ancora peggio. Quante volte Tony ci ha tamburellato sopra? Quante volte Pepper è stata cullata da quella luce azzurrina? Il reattore era un simbolo, che adesso non c'è più e altro che dispiacermi! Ecco spiegata la flash. PS non che mi dispiaccia che Tony non abbia più un grappolo di schegge che minaccia il suo cuore, benineteso. E' solo che il reattore mi mancherà.
Alla prossima
Even