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Autore: _ Angel _    01/05/2013    3 recensioni
One-shot dedicata ai Percabeth, scritta sulle note di 'Senza Riserva' di Annalisa Scarrone.
[Dal Testo]
Lui sorrise e mi attirò a sé in un’abbraccio.
«Ti amo.» mi disse infine.
«Ti amo anch’io.» gli risposi.

[TESTO REVISIONATO E RISCRITTO IL 25-O7-2O14.]
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Percy Jackson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sai, ti amo senza riserva alcuna.

 

Quel pomeriggio avevo deciso di leggere qualcosa sul molo del lago, i semidei erano soliti recarvi per le lezioni di canottaggio. Dopo alcuni minuti alzai lo sguardo verso l'acqua e iniziai involontariamente  a pensare a Percy e a tutte le avventure che avevamo vissuto insieme fino a quel momento.                   

Ritornai successivamente al libro e dopo averlo concluso, decisi di dirigermi verso la capanna dedicata ai figli di Atena per mettere in pratica alcuni piccoli marchingegni che avevo imparato dalla mia ultima lettura. Arrivata, vidi Percy seduto sui piccoli scalini che conducevano alla porta d'ingresso della capanna. Pensai di salutarlo, quando mi accorsi che si era addormentato.                                                                                      

Sorrisi ripensando alla prima cosa che gli avevo detto quando l’avevo conosciuto: «Quando dormi, sbavi.»

 

 

'Mi sorprende ritrovarti                                                                                                                                                      

sulle scale quando torno a casa                                                                                                                                

sorpreso di vedermi                                                                                                                                                    

come se fosse la prima volta'.

 

 

M'incamminai verso di lui scale e mi ci sedetti accanto.Guardai la sua mano: teneva stretto una specie di mazzetto di fiori raccolto dal cespuglio lì accanto. Come se non avessi notato o quantomeno riconosciuto quei fiori. Gli pizzicai il braccio e si svegliò di soprassalto.                                                                                   

«Cos-?!» disse stropicciandosi gli occhi.                                                                                                                    

Non appena si svegliò del tutto, mi guardò con uno sguardo da pesce lesso, facendo caso solo in un secondo momento ai poveri fiori che gli si erano afflosciati fra le mani.                                                                   

 «Ma buongiorno!» gli dissi sorridendogli.«Comodi i gradini?»                                                                                                          

Inizialmente mi guardò spaesato, come se si fosse completamente dimenticato del luogo in cui si trovava e in cui aveva comodamente poltrito fino a quel momento. 

«Oh.» disse abbassando la testa e cercando di nascondere i fiori ormai mosci.                                                                                                                                                                    

Risi al suo essere ancora poco sveglio e mi alzai per dirigermi verso l’interno della capanna.                                                     

«Dove vai?» mi chiese inarcando un sopracciglio.                                                                                                                                         

«Poso il libro e ti raggiungo, aspetta un attimo.» gli risposi alzando un po’ il libro per farglielo vedere. 

Lui annuì e sbadigliò.

 

«Eccomi qui.» gli dissi una volta tornata da lui.

«Oh, ehm. Si.» balbettò lui.

«Qualche problema?» gli chiesi avvicinandomi un po’ di più a lui.

«oh, no. Niente, stà tranquilla.» 

«Okay.» gli risposi scrollando le spalle. «Andiamo?»

«Certo.» mi disse lui sorridendomi di colpo e prendendomi la mano.

 

Una volta arrivati al molo, lui mi lasciò la mano e si tuffò.

«Ma cosa…Percy!» dissi alzando un po’ il tono di voce per farmi sentire. Il signorino mi aveva praticamente inzuppato la maglietta col suo bel tuffo.

«Ops, scusa. Dai, vieni anche tu! L’acqua è perfetta, se non vuoi bagnarti faccio una bolla.» mi disse non appena riemerse.

Accordai per la bolla, e mi tuffai anch’io.

Riaprii gli occhi solo quando fui certa della bolla che mi circondava e di avere dell’ossigeno a disposizione.

«Hey.» mi disse lui sorridendomi.

«Hey.» gli risposi sorridendo anch’io.

«Ehm..Sai..C’è una cosa che volevo darti. Ecco..Uhm.» continuò estraendo dalla tasca dei suoi pantaloni una piccola scatolina. Me la porse e io la aprì con le mani un po’ tremanti.

«Oh, Percy..E’ bellissimo, grazie.» gli dissi prendendo in mano il piccolo anello in mano.

Era d’argento con una piccola pietra azzurra come decorazione. Lo misi all’anulare destro e gli circondai il collo con le braccia.

«Grazie grazie grazie grazie.» gli dissi dandogli poi un bacio sulle labbra.

«Ti piace?» mi chiese speranzoso.

«Perché non dovrebbe piacermi? E’ splendido!» gli dissi. «Come mai questo regalo? E’ successo qualcosa in particolare? Ho dimenticato qualche evento?» gli chiesi.

«Oh, no, no. Anzi, sei tu quella che si ricorda sempre tutto, di solito.» mi disse lui  in imbarazzo muovendosi distrattamente i capelli.

«E’ un modo per .. come dire. Ufficializzare la cosa, ecco.»

«Capito.» gli dissi sorridendogli grata. «Ma non ce n’era bisogno, davvero. Per me la cosa era già ufficiale dall’inizio. …Devo dire però che l’anello mi piace parecchio, quindi.. Grazie.»

Lui sorrise e mi attirò a sé in un’abbraccio.

«Ti amo.» mi disse infine.

«Ti amo anch’io.» gli risposi.

 

 

 

 

'Io ti regalerò ogni singolo                                                                                                                                                

risveglio la mattina                                                                                                                                                             

 e poi lascerò i capelli                                                                                                                                               

 scivolarmi fra le dita                                                                                                                                                           

 ti regalerò ogni singola carezza                                                                                                                                          

quando è sera                                                                                                                                                                        

ho imparato già                                                                                                                                                                          

ad amarti senza più riserva alcuna.'

 

***

 

Testo revisionato e riscritto il 25-O7-2O14.

  
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