Autore: Liberty89
Genere: Malinconico
Rating: Verde
Personaggi: Naminé, Marluxia
Avvertimenti: Flash-fic, Missing Moment
Note dell'autore: Eccoci qua con la seconda fic della raccolta, questa volta ambientata in Kingdom Hearts: Chain of Memories. Per chi non conosce questo gruppo o questa canzone nello specifico e volesse il sottofondo durante la lettura, non fatevi spaventare dalla voce che canta all'inizio xD Spero che vi piaccia :3 Buona lettura!
Witch
Come near me,
Enter my private chambers
I want to feel the warmth on my face,
Light-in darkness,
Lift me up from here
Give me your wings,
To flee from my ivory tower.
Avvicinati,
Entra nelle mie camere private
Voglio sentire il calore sul mio volto,
Illumina l’oscurità,
Sollevami da qui
Dammi le tue ali,
Per fuggire dalla mia torre d’avorio.
[Within Temptation - Enter]
Enter my private chambers
I want to feel the warmth on my face,
Light-in darkness,
Lift me up from here
Give me your wings,
To flee from my ivory tower.
Avvicinati,
Entra nelle mie camere private
Voglio sentire il calore sul mio volto,
Illumina l’oscurità,
Sollevami da qui
Dammi le tue ali,
Per fuggire dalla mia torre d’avorio.
[Within Temptation - Enter]
La porta si spalancò di colpo, sbattendo con violenza contro il muro, ma tutto quel rumore improvviso non la toccò per nulla, né fisicamente né mentalmente. Avvertì i passi pesanti del nuovo arrivato, quindi si apprestò a dare l’ultima riga di colore al disegno, dopodiché sollevò il viso pallido e puntò i propri occhi blu in quelli azzurri dell’uomo che si era fermato davanti a lei.
Guardò con misurata indifferenza il suo realistico sorriso di gioia, più simile al ghigno di un pazzo che si diverte a distruggere un formicaio per il solo piacere di poterlo fare. Si chiese come potesse sorridere in quel modo, nonostante fosse privo di emozioni e sentimenti, ma si diede della sciocca l’attimo dopo: i ricordi avevano un potere incalcolabile e lei, La Strega, lo sapeva bene.
-Gioisci piccola Naminé!- esultò il Leggiadro Sicario, chinandosi sulla ragazza. -Il prescelto è finalmente arrivato ai nostri cancelli!-
A quelle parole, la sua maschera di disinteresse non poté far altro che crollare e il primo sentimento che trasparì dal suo volto fu la colpa. Una macchia viscida e nera, che sporcò in maniera indelebile la sua figura candida e apparentemente pura. Perché lei, esattamente come il numero XI, non era altro che una creatura dell’Oscurità e un rigetto. Una Nessuno.
Rapidamente la colpa si mescolò al dispiacere e alla disperazione, perché lei non poteva fare altro che pregare.
Pregare che il custode del keyblade corresse da lei il più velocemente possibile per liberarla dalle sue catene e portarla via da quella bianca prigione angosciante.