"Jasmine dannazzione scendi da quel letto!"

"Solo un attimo mamma.."

Avrei voluto morire, ogni mattina per me non c'era più un motivo per alzarmi. Mentre girovagavo nella mia stanza evitavo gli specchi.

"Ma insomma, cos'hai deciso?Passi l'estate a letto?"

"Si mamma..ora lasciami dormire" 

Un rumore di passi,e successivamente la porta che sbatteva.

Era il 15 giugno 2012, penso fossero le 11.. 

Uno sguardo al comodino, ed un bacio al mio eroe.

Chi è il mio eroe? il mio papà. Di lui ho solo quella foto. Il signore l'ha portato via con sè 3 anni fa, durante una gara a cavallo, e l'unica cosa che di lui mi rimane è Rocky, il bellissimo esemplare di purosangue inglese che gli è costato la vita, che gareggia con me da anni ormai.

Chi sono? beh, mi presento. Sono Jasmine, ho 16 anni e vivo in un bellissimo paese in provincia della sicilia.

Vivo sola con la mia mamma, mia sorella è a Londra per gli studi e il mio papà non c'è più. 

Ho la nomina della ragazza più bella e popolare della città,anche se dopo la morte di papà le cose sono cambiate.

Ho iniziato ad andare in maneggio ogni giorno trascurando la scuola, gli amici, ed infatti non ho superato l'anno,e a settembre mi toccherà stare con i più piccoli.

Ma della mia vita non mi lamento, ho papà che mi guarda da lassù, una mamma un pò rompicoglioni ma pur sempre una mamma, ed un cavallo, che è tutta la mia vita.

Mi ha salvato quando credevo che tutto fosse perso. 

Quando credevo che tutto fosse finito, ho iniziato a cavalcare, e d'un tratto tutto è cambiato. 

Quel cavallo è la mia felicità. E' così,se ho lui non posso desiderare di meglio.

Torno a casa con la certezza che il mattino seguente qualcuno mi aspetterà.

 

Ore 12:OO circa: esco di casa,una felpa un leggins con le converse gialle e prendo il pullman per andare al maneggio.

Arrivo dopo 15 minuti circa e dopo aver salutato il mio maestro, tutti i cani del maneggio, raggiungo l'ultimo boxe  della scuderia, dove c'era Rocky. 

Con quel cavallo non potevo gareggiare, nessuno poteva toccarlo all'infuori di me e doveva essere isolato da tutti. 

Dopo la morte di papà riconosceva solo me, nessuno più poteva avvicinarsi a lui.

"Ciao Rocky, sono qui m'aspettavi vero?"

Ed eccolo lì con il suo muso tra i miei capelli, il suo respiro sul mio petto, ed i suoi occhi così contenti.

"Lo sai che sono sempre con te, come promesso sono tornata. Che ne dici d'allenarci?"

Vado qualche secondo a controllare se il campo era vuoto, e dopo libero Rocky.

Quando correva era un miscuglio di forza,energia,adrenalina,amore,coraggio passione.

"Andiamo? Sei pronto Rocky?"

Salto in groppa,senza sella ed iniziamo a correre lungo il bosco,senza seguire un percorso ben preciso. 

Dopo due ore di allenamento, e dopo essermi prsa cura di lui, lo lascio nel suo boxe, e tornando a casa il maestro mi blocca.

"Jasmine!"

"Si?"

"Devo parlarti.. è molto importante."