Terra
Aveva
visto
crollare ogni certezza Sam,ogni speranza e fissando le stelle da solo
in quella
raduna se ne rendeva conto sempre più, non sarebbe mai stato
d’aiuto a Dean, anzi,
solo
un peso e sentiva la sua anima come risucchiata la terra
aprirsi sotto i piedi e sentiva
di sprofondare giù in un Inferno più
terribile dell’originale dove l’anima
cade,precipita nei meandri di quella terra,
meandri oscuri,profondi,inaccessibili
ad altre creature se non all’essenza di quella sua anima
frammentata e
devastata, logorata dal tempo e dal dolore. Sentiva di sprofondare
interamente,
la terra lo chiamava a se creando
un
vortice oscuro e di dolore dal quale la sua anima tormentata era attratta e spaventata
allo stesso tempo. Lui era il fratello minore, quello
che Dean aveva sempre protetto per grande affetto, per senso del
dovere, per
ordine del padre, era il ragazzino timido ed impacciato, era stato un
ingrato
che aveva lasciato suo fratello ed il padre
da soli,per raggiungere egoisticamente Stanford,
infischiandosene del
dolore che avrebbe provocato il suo comportamento, tornare lo aveva
fatto
ricongiungere a Dean, quel fratello che nonostante la sua tenacia
pensava di
essere un debole, ma il debole era e sarebbe stato sempre lui incapace
di
proteggere la sua famiglia, Dean, di ripagarlo, e per questo in fondo a
quel
suo cuore Sam voleva sprofondare negli abissi di quella terra,magari
lei lo avrebbe condotto dove davvero meritava di stare,
tra le grinfie del vero male dove il dolore fisico avrebbe, o almeno lo
sperava, soffocato quello di quella sua maledetta anima. Sentiva di
meritarlo
Sam, di sprofondare nei meandri della terra
insieme ad ogni più piccola e remota parte della sua
essenza,ogni cosa,ogni
brandello della sua persona meritava di sprofondare negli abissi,negli
abissi
della terra senza mai tornare
indietro. Forse la tanto temuta e desiderata terra
poteva diventare il suo rifugio pensò Sam, un rifugio nel
quale imparare a controllare il dolore che aleggiava invisibile come uno spettro
e tangibile
come non mai
nella sua anima tormentata. Per lui e la sua famiglia che soffrivano,
per lui
che aveva fatto soffrire Dean e suo padre lasciandoli da soli contro il
mondo
non poteva esserci il lieto fine, e la mamma, lei non c’era
più e la
conosceva e sapeva di lei solo attraverso
le parole di Dean e delle vecchie foto che sempre avrebbe portato con
se, la terra attorno aveva
risucchiato la
felicità della sua famiglia distruggendola
insieme ad ogni speranza e legame, e solo lui,quella dannata terra
non voleva risucchiare l’unico che realmente lo voleva
per non essere più un peso e causa di nuove ed inutili e
superflue sofferenze. Si, sparire,
lasciare che la terra lo trascinasse
giù, sempre più giù,
era l’unica cosa giusta che potesse fare e forse Dean sarebbe
stato sereno
e si sarebbe liberato dal peso sempre gravoso sulle sue spalle ed
avrebbe
potuto vivere come un uomo
normale. Perche Sam non voleva che
la sua terra
risucchiasse anche Dean no,lui era l’unico
che meritava di
sprofondare.
“
Devi riprendere
in mano la tua vita Sam e stare accanto a Dean ”
“
Jessica?...”
“
Devi farti forza
amore mio..”
E
lo spettro della
ragazza svanì, Sam chino a terra le sue lacrime calde al
suolo, lacrime
sinonimo d’amore e dolore,una ferita che mai si sarebbe
cicatrizzata. Non
poteva arrendersi perché la sua resa avrebbe distrutto anche
Dean avrebbe
dovuto lottare per se,per suo fratello per non miscelarsi nonostante
infondo lo
desiderasse, alla terra.