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Autore: CupOfTea_    02/05/2013    1 recensioni
Era così innamorato da aver paura di quel sentimento, aveva paura e quindi faceva finta di non mostrarlo, coprendosi con una maschera di criminalità e stronzaggine, in realtà Mickey stava male.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Ian Gallagher, Mickey Milkovich
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I KNOW YOU CARE.


Ian ci aveva provato, era andato a quello stupido matrimonio, aveva parlato con lui prima che andasse a sposarsi con una troia a caso, quella stessa troia che si era dovuto scopare davanti al padre e a Ian dopo essere stato picchiato.
Ian aveva provato a far capire a Mickey che suo padre era uno psicopatico, insomma quale padre violenta la figlia e la mette incinta??
Aveva capito che Mickey teneva a lui e che non lo considerava più solo una bocca calda, l’aveva capito già dopo quel bacio nel furgone, dopo che Mickey si era ingelosito del tizio con cui usciva, aveva anche capito che in realtà non voleva scoparsi quella puttana russa guardandolo negli occhi .
Aveva ancora quell’orribile scena in testa, la sognava ogni notte e si domandava ancora quanto meschino potesse essere un uomo per fare cose del genere.
Prima del matrimonio Mickey gli aveva detto che avrebbe firmato quello stupido pezzo di carta e che avrebbero continuato a vedersi, ma Ian non voleva questo, lui voleva stare con lui e voleva fargli ammettere che a lui importava e che Mickey lo amava e che era così innamorato da aver paura di quel sentimento, aveva paura e quindi faceva finta di non mostrarlo, coprendosi con una maschera di criminalità e stronzaggine, in realtà Mickey stava male, non voleva sposarsi, però doveva.

Dopo il matrimonio Ian diede di matto e si ubriacò, non c’era riuscito, non era riuscito a tenersi la persona che forse, anche senza volerlo, amava di più di tutte.
Ian non riusciva a vivere in quella situazione, c’era solo una cosa che avrebbe voluto fare.
Si sarebbe arruolato, preferiva andare a morire per la patria che rimanere nella stessa città di Mickey.
Prima del matrimonio Ian aveva davvero sperato che Mickey avrebbe scelto lui, ma non lo fece e allora lui si arruolò, andò a iscriversi diede il nome di suo fratello e andò a fare i documenti falsi.

La mattina del grande giorno sperava ancora in Mickey, sperava che lui si presentasse alla porta di casa sua e che gli dicesse che era tutto finito e che era solo una presa in giro, ma ciò non accadde.
Ian si preparò, salutò il piccolo Liam e si incamminò verso casa Milkovich pensando solo a Mandy, alla sua migliore amica e sperando (o forse no) che Mickey non fosse in casa.
Mandy non sapeva ancora niente, le avrebbe detto tutto con calma dopo aver fumato qualcosa che lei le stava offrendo, Ian la seguì verso la camera passando davanti alla stanza di Mickey.
Lui era lì seduto sul letto, in mezzo al marciume e ai poster nazisti della sua stanza, che fumava una sigaretta in tutta tranquillità, quando alzò la testa e vide il volto di Ian sorrise.
“Mi sono arruolato” Ian ci stava riprovando, stava provando di nuovo a far sputare a Mickey ciò che provava davvero.
“Non puoi, non ce li hai 18 anni” Il ragazzo rimase di colpito dalla notizia, ma come sempre non lo diede a vedere.
“Ho trovato il modo di partire comunque” Continuava a provare, quella era la sua ultima occasione, Micky magari lo avrebbe pregato di restare, non che lo credeva, ma mai dire mai no?
“E per quanto?” Mickey continuava ad essere apparentemente impassibile.
“4 anni minimo.” Ian attese una risposta che non arrivò, fece per andarsene e raggiungere Mandy nell’altra camera.
“Solo non..” Mickey si bloccò quando Ian si fu nuovamente girato.
“Solo non cosa?!” Ian non ce la faceva più, non reggeva la situazione, non poteva riuscire a reggerla, non lo sopportava, per tutto questo tempo era rimasto con lui senza mai dirgli cosa realmente provava, ora lo stava per fare, ma lui sapeva giù come sarebbe andata a finire, capì di essere stato uno stupido a pensare quel ‘Mai dire mai’ quando udì le ultime parole che Mickey Milkovich gli avrebbe mai detto.
“Non… Niente.”
Ian gli diede un ultimo sguardo e uscì per sempre da quella lurida e fatiscente dimora.

Mickey sapeva di essere il coglione più coglione della terra e la sorella pensava lo stesso di lui.
Lui aveva sempre pensato che quello che Ian riusciva a dire e a dimostrare era solo roba da fighette, ma in quel momento, quando si rese conto di aver appena perso la sua persona, si accorse che l’unica fighetta di Chicago era lui, l’unico coglione che non riusciva ad ammettere la sua omosessualità e il suo amore per un ragazzo con i capelli rossi che stava andando a farsi ammazzare.
A lui importava, ma non poteva ammetterlo, proprio non riusciva, lui non era speciale come Ian.


Ian sapeva cosa avrebbe voluto dire Milkovich, sapeva che gli importava di lui.
Lo sapeva e basta.







Spazio autrice

Ho da poco finito di vedere Shameless e diciamo che sono abbastanza fissata con questa coppia, non riuscirei a descrivere quello che ho provato vedendo l'ultima puntata ma vabbè, ho deciso di scrivere questa cosa perchè boh, credo di amarli e basta quindi beh se avete voglia recensite e fatemi sapere se vi è piaciuta o se vi ha fatto totalmente cagare.


- Zara
  
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