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Autore: Alwaysnape    02/05/2013    5 recensioni
In Percy Jackson e il mare di mostri nel capitolo 2 a pagina 21 i compagni di scuola di Percy trovano una foto di lui e Annabeth e subito pensano che loro stiano insieme. E se fosse successo anche a Annabeth? E se quella foto comparisse in vari momenti della sua vita? E se per lei avesse un significato particolare?
Una ONE SHOT su tre semplici momenti in cui Annabeth si è trovata davanti questa foto.
Leggete :)
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Annabeth Chase, Percy Jackson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 La Foto



Annabeth Chase. 21, Novembre, carcere-scuola-per-sole-ragazze, New York.

Driin Driin
La campanella.
Finalmente, dopo tre dure ore di letteratura, arrivava la mia ora preferita: Design 3D.
Era stata una giornata quasi perfetta, ma, chiaramente, avevo parlato troppo presto.
Ero appena uscita dalla classe e mi stavo dirigendo verso il mio armadietto con una pila di libri in mano, quando una voce stridula mi chiamò.
-Annabetta- Lei, l’essere con il quoziente intellettivo minore di quello di una gallina.
-Karen- dissi quel nome cercando di mostrare tutto l’odio che provavo per la persona che lo portava.
-Oh, la povera Annabetta sola soletta.- non so se mi infastidì di più la rima o la risatina in ‘’i’’ che ne scaturì- A proposito dov’è la tua guardia del corpo, la Grace?
Per la cronaca, mi sarei potuta difendere benissimo da sola ma Talia continuava a sostenere che era meglio che ci pensasse lei: -sono rimasta per anni rinchiusa in un albero ora fammi divertire- era la scusa che usava sempre, ma entrambe sapevamo che lei avrebbe preferito lottare conto centinaia di mostri che sentire le cavolate che dicevano Karen e le sue tirapiedi.
-Non ti deve interessare dov’è Talia.
-Calmina, Annabetta- disse prendendo il quaderno che stava in cima alla mia pila di libri.
Io feci per riprenderlo ma lei fu più veloce di me. Aprì il quaderno e da esso né uscì una foto: io la riconobbi immediatamente, era una foto mia e di Percy che c’eravamo fatti solo un paio di mesi prima.
La foto cadde a terra mostrando solo uno sfondo bianco con scritto ‘’IPhoto-IRIDE: i migliori colori IRIDEscenti’’. Karen, non facendo caso alla scritta, raccolse la foto e, coprendone inconsciamente una parte, la guardò.
Sul suo volto apparve un’espressione indecifrabile.
-Gli… Occhi…- mormorò estasiata.- Chi… è?
Stava vedendo la parte in cui c’era Percy coprendo, invece, dove c’ero io. Ne ero sicura.
-Ridammela.
Scostò la mano.
-Tu? Lui è il tuo… ragazzo?- Non capivo se l’espressione che aveva era invidia o ammirazione.
-Non sono affari tuoi.- risposi secca.
-Bene, intanto non è così carino.
‘’Sì, infatti, non stavi per svenire mentre vedevi la sua foto’’ pensai.
Mi ridiede la foto e il quaderno, poi schioccò le dita e si diresse verso la caffetteria, inciampando a causa di quei trampoli che lei chiamava scarpe.
‘’Confermato: 78 cromosomi. Una gallina.’’
Mentre rimettevo il quaderno sulla pila, mi cadde l’occhio sulla foto. Io e Percy.
La foto l’aveva scattata Grover esattamente il giorno in cui eravamo ripartiti dal Campo. Percy aveva un braccio sulle mie spalle e sorrideva. I suoi occhi, color mare, rispecchiavano esattamente quello che provava: felicità ma allo stesso tempo tristezza. Tristezza di andare via dal Campo.
Senza nemmeno accorgermene, anch’io stavo sorridendo. Ma il mio era più un sorriso rassegnato, perché sapevo che ci sarebbero voluti ancora parecchi mesi prima che io potessi rivedere Percy. Ora che abitavamo entrambi a New York avevo creduto che ci saremmo visti di più, ma lui non aveva mai chiamato, nemmeno una volta, nemmeno per chiedermi di andare a prendere uno stupidissimo gelato. Avevo paura che avesse trovato degli amici migliori di me e Grover nella nuova scuola.
Avevo paura che mi avesse dimenticata.

 

Annabeth Chase. 23, Luglio, Collina Mezzosangue, Long Island, New York.

Il Campo Mezzosangue quest’estate era di un’agitazione inimmaginabile: mancavano solo poche settimane al compleanno di Percy e quindi all’avverarsi della Profezia.
Erano tutti agitati tranne il diretto interessato, quel Testa d’Alghe di Perseus Jackson. Lui, evidentemente, vedeva la fine del mondo come fosse una semplice partita persa a Caccia alla Bandiera perché invece di allenarsi a combattere usciva un giorno sì e un altro pure con quella Rachel.
Non che fossi gelosa, chiaro, ma mi dava fastidio come sottovalutava la situazione. E poi cosa aveva di tanto speciale quella ragazza per farlo rinunciare ad allenarsi in vista di un combattimento con un Titano?
Ci stavo proprio pensando mentre riordinavo i file del computer che mi aveva regalato Dedalo l’estate scorsa.
‘’arco sospeso, in architettura. Perché sta ancora fuori con quella?’’
‘’treno a vapore, in compiuti. Mah staranno su una spiaggetta romantica a baciarsi.’’
‘’macchina a temporaneamento, in macchine. Ma perché mi interessa così tanto cosa fanno quei due?’’
‘’No, infatti, non mi deve interessare. Per niente.’’
Riposi il computer capendo che non sarei riuscita a fare molto con questi pensieri nella testa. Presi i miei libri di architettura, scelsi un vecchio libro che non sfogliavo da tempo ‘’αρχιτεκτονική’’ e andai subito al paragrafo sull’architettura neoclassica.
‘’Il Neoclassicismo vero e proprio cominciò dopo la metà del XVIII secolo, sviluppandosi quindi in tutti i paesi occidentali e non mancando di influenzare la produzione architettonica in Russia, negli Stati Uniti e nell'America Latina. Perché proprio lei? Pur trattandosi di un fenomeno internazionale, Tra quanto tornerà Testa d’Alghe? l'architettura del neoclassicismo fu caratterizzata da correnti diverse a seconda del periodo e delle diverse tradizioni stabilitesi in precedenza nei vari paesi. Cos’ha lei più di me?’’
‘’Certo l’anno scorso ci eravamo baciati, cioè io lo avevo baciato, ma cos’aveva significato quel gesto per lui?’’ continuavo a pensare.
Sfogliai la pagina e subito una foto scivolo sulla mia mano. L’ultima volta che la avevo guardata con attenzione, la ragazza che detestavo aveva quasi sbavato davanti al viso di Percy.
In quella foto si poteva notare tutta la spensieratezza che ci caratterizzava, quell’allegria che avevamo ogni volta che stavamo insieme. Mi sembrava fosse passata una vita da quel giorno.
Allora non c’era nessuna Rachel Elizabeth Dare. Allora c’eravamo solo io e lui. Eravamo felici.
Una lacrima attraversò la mia guancia. No, non era possibile. Non potevo essermi innamorata di lui.
-Annabeth!- era Mason, il mio fratellastro- Annabeth… che cos’hai?
-Nulla.
-È tornato Percy… ti stava cercando.
-Digli che sono occupata.
Non avevo la minima voglia di parlare con qualcuno tantomeno con Percy, Mason avrebbe capito.
-Certo- rispose– se hai bisogno, noi siamo qui.
Uscì lasciandomi sola a guardare la foto.
Subito mi vergognai di quell’unica lacrima. Io, figlia di Atena, non potevo nemmeno pensare di aver pianto a causa di un figlio di Poseidone e di una Mortale.
No, non sarebbe successo di nuovo.
Strappai la foto dividendola in modo da separare me e lui, poi rimisi inconsciamente i pezzi nel libro.
‘’Non conta con quante stupide mortali si vede, lui è solo un amico. Non mi deve importare.’’ Mi dissi decisa non sapendo cosa sarebbe successo di lì a poco.
 


Annabeth Chase. 11, Settembre, New York.

Tutto andava di bene in meglio. Il collegio in cui vivevo era davvero perfetto: era abbastanza vicino a casa di Percy, così ogni weekend lo potevamo passare insieme, c’era una materia facoltativa che mi permetteva di progettare edifici e, stranamente, non c’era nessuno di così insopportabile.
No, in effetti, avevo pure degli amici. Ragazzi semplici e una possibile Mezzosangue.
Era sabato pomeriggio e mi stavo rilassando nella mia stanza quando, cercando i progetti dell’Olimpo, ritrovai la foto. Quella vecchia foto che avevo strappato tempo prima in un attimo di tristezza. Quando Percy andava dietro a Rachel.
C’erano entrambe le parti solo che erano troppo rovinate e sbiadite per ricomporre la foto.
Ci rinunciai però restai a guardarla. Quanto tempo era passato da quel giorno! Quante avventure! Quanti mostri! Allora non eravamo nulla. Allora non avevamo ancora salvato il mondo.
Lo screensaver del mio telefono s’accese e apparve l’icona di un messaggio.
‘’Gelato. Fatti trovare al nostro posto a Central Park. Ti amo. Percy’’
Sorrisi, presi un maglione e uscii.
 
 
Pochi minuti dopo ero davanti alla statua di Balto. Quella era la ‘’nostra’’ statua perché durante la battaglia era stato proprio quel cane –che in realtà era un automa- a indicare a Nico la nostra esatta posizione permettendogli di arrivare con l’esercito di morti.
-Annabeth!- era lui, sorridente come sempre.
-Percy!- mi avviai verso di lui.
-Com’è andata la settimana?
-Nulla di che: due mostri hanno attaccato il collegio
-Nulla di nuovo su Lisa?- parlava della possibile mezzosangue.
-Beh effettivamente ho sentito Chirone, dice che è abbastanza ambigua la situazione.
-Riguardo il satiro?
-Si, continuava a dire che l’odore di una mezzosangue non sarebbe sfuggito così facilmente a un satiro giovane.
- Vabbè, forse è meglio che ci andiamo a prendere il gelato.
-Aspetta Percy-dissi esitante.
-Voglio fare una foto. Di noi.
Presi la vecchia istantanea di mio padre che mi aveva lasciato prima di trasferirsi a San Francisco e che, appositamente, avevo preso prima di uscire.
Percy mise un braccio sulle mie spalle. Premetti il pulsante e attesi che la foto uscisse.
Eravamo perfetti. Entrambi sorridenti. Io e lui.
Ora avevamo tanto tempo davanti per stare insieme. Non c’era nessuna profezia incombente. Non c’era nessuna ragazza rossa tra di noi.
E per di più ora avevamo una nuova foto. Di noi. 




SPAZIO AUTRICE
Eilà!
Ciao a tutti ;)
Spero vi sia piaciuta questa one shot sulla Percabeth :3
Sinceramente non so come mi sia venuta in mente l'idea della foto... solo che mi era rimasta impressa da quando avevo letto ''mare di mostri'' 
Comunque per chi non lo avesse capito:
La prima parte parla di prima ''la maledizione del titano'' ed è ambientata nella scuola che, secondo il libro, Annabeth adorava. Anche lei, come Percy, era dispiaciuta perché non si vedevano sebbene abitassero vicini.
La seconda invece è chiaramente durante l'estate che si conclude con ''Lo Scontro Finale''.
L'ultima è appena qualche mese dopo.
Grazie per aver letto, fatemi sapere cosa ne pensate con una piccola recensione ;)
ALWAYSNAPE 
  
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