Avrei voluto vederlo. Almeno un’ultima volta.
Accertarmi che lui esista davvero, e che non sia solo il frutto di uno sogno di una bambina.
Poter volare ancora una volta con lui.
Potergli raccontare un’ultima storia.
Ma non avevo più tempo ormai…il tempo.
Quello che non lo avrebbe mai scalfito.
Quello che per lui non passava.
Quello che…
“Wendy…”
Era sempre lo stesso.
Quel bambino dai capelli rossi, vestito di verde, con un pugnale nella cintura.
La cosa che mi sorprese fu il suo volto.
Stava…piangendo.
“…Non piangere” riuscii a mormora con fatica.
“Ma…tu stai…stai”
“Sto per volare via , Peter”
Quanto mi sei mancato Peter.
Sono vecchia ormai. Ho vissuto la mia vita. Mi sono sposata, ho avuto dei figli.
Non ti ho mai dimenticato, sai?
“Neanche io” non mi ero accorta di aver parlato ad alta voce.
Gli sorrisi, e lui si sedette sul mio letto.
“Sai Wendy, vorrei… sapere come finisce la favola di Cenerentola”
“Oh, il principe la trova, si sposano, e vissero per sempre felici e contenti”
“Niente guerre, niente lotte, niente sangue?”
Sorrisi, mentre sentivo le forze abbandonarmi.
Se ne accorse.
 Mi prese la mano. Mi guardò negli occhi.
“Wendy…”
“Si Peter?”
“Io ti amo.”
“Tu sei un bimbo Peter, non puoi amarmi”
“Io invece ti amo. Non come i grandi. Io ti amo davvero”
Gli sorrisi.
“Sai Wendy, sei il miglior pirata che abbia mai conosciuto”
E volai via.
 
 
 
 
Nella stanza di una vecchia villa, c’era un bambino dall’aria triste.
Non riusciva più a volare. Non aveva più pensieri felici.
Il suo pensiero felice era volato via, e non sarebbe più tornato.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Allegria!
N, okay. Stavo studiando francese mentre mio fratello guardava Peter Pan, e…puff ho avuto quest’idea.
Una piccolissima one-shot  in onore del mio cartone animato preferito.
Non disperate, sono sicura che Peter e Wendy si rincontreranno e voleranno insieme.
Lo stanno facendo proprio ora.