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Autore: Kiara_Wolf    03/05/2013    5 recensioni
Allora gente sono tornata con questa storia KnucklesxRouge un pò per farmi perdonare per la mia prulungata assenza dal sito e un pò perchè non vedevo l'ora di fare una storia sulla mia 2° coppia di Sonic preferita ^^
In questa storia parlerò dei sentimenti del guardiano e della ladra a noi noti e di come quest'ultima sia riuscita a salverlo dall'oblio della solitudine in cui era caduto...
Spero con tutto il cuore che vi piaccia =D
Un forte abbraccio dalla vostra Astrid the cat alias Chiara XD
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro Personaggio, Knuckles the Echidna, Rouge the Bat
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Grazie Emerald….
 
Era una serata tranquilla e sull’isola fluttuante che noi tutti conosciamo, un echidna faceva da guardia ad uno smeraldo dalle proporzioni inusuali.
“Che pace, finalmente quella dannata ladra mi lascia fare la guardia allo Smeraldo Gigante senza disturbarmi!”
Questi erano i suoi pensieri, come per la maggior parte delle volte in fondo, era sempre molto agitato e nervoso per via di questa cara ladra, lei veniva sempre a trovarlo ed iniziava a parlare di cose che a lui non interessavano minimamente….
Più volte aveva cercato di allontanarla ma non serviva a niente, alla fine lei tornava sempre a “disturbarlo” anche se a lui faceva un pochino piacere che qualcuno lo pensasse, ma il suo orgoglio gli diceva di sopprimere questo piacere che lo faceva sempre deconcentrare dai suoi doveri di guardiano, come stava succedendo ora…
“Ma perché quella ladra deve venire sempre a darmi fastidio?
Insomma non deve rubare qualcosa o comprarsi delle cose?
Perché viene sempre da me se la tratto sempre male e cerco sempre in tutti i modo di cacciarla via?
Perché?...”
Il povero Knuckles si stava scervellando per capire la cara pipistrellina ma non ci riusciva, e poi erano anche altri i suoi pensieri sulla ladra….
“Rouge, perché quando ti penso mi sento strano?
Non capisco più niente e mi sembra tutto più bello…
Quando ti guardo negli occhi provo una scossa di felicità ed imbarazzo che mi fa arrossire più del mio consueto colore…
Quando fai la maliziosa mi piacerebbe non reagire nella maniera scontrosa e burbera come faccio sempre ma vorrei essere anch’io malizioso ed avere il coraggio di dirti quel che provo, ma il mio orgoglio mi sopprime e mi fa essere l’echidna testone che tu critichi sempre….”
E in quel momento la malinconia si fece strada dentro di lui, avrebbe voluto fare tante cose e dirne tante altre, ma l’orgoglio era sempre più forte e lo faceva restare lì, a fare da guardiano a quella gemma preziosa che in molti bramano.
Per lui quella gemma aveva un valore diverso, era la sua unica amica e confidente, molto spesso quando era solo parlava a bassa voce con la gemma, come se lei lo aiutasse e lo capisse, ma restava zitta e non parlava.
Forse era proprio perché non parlava che Knuckles le raccontava le sue sofferenze, perché il silenzio di chi ascolta davvero è molto meglio delle parole di chi non ascolta affatto…
In quel momento però la gemma brillò un pochino e per un istante talmente breve che il suo guardiano non se ne rese neanche conto.
Da essa uscì una piccola luce verde che si diresse verso Knuckles, quando lui si girò la luce entrò dentro di lui e lo fece addormentare sull’altare dolcemente…
Lo spirito dello smeraldo aveva finalmente deciso di aiutare il suo fedele protettore in una battaglia molto difficile, quella dell’amore….
 
“Che strazio il mio povero vestitino nuovo completamente rovinato, ma giuro che a quell’animale che mi ha schizzato l’acqua a dosso gli farò pentire amaramente di essere nato!!!”
La nostra cara Rouge stava volando diretta ad Angel Island dopo aver fatto un “tremendo ed orribile incidente”…
Stava camminando sul marciapiede con indosso il suo vestito nuovo: Un vestitino nero attillato e corto fino a metà coscia con uno spacco che faceva notare l’intimo nero, era scollato ma attaccato aveva una rete, tipo quelle delle calze, ma che la copriva e le faceva da guanti e faceva una mezza luna che faceva vedere il seno, in testa aveva un fiocco con in mezzo un cristallo  splendente, le scarpe erano aperte e nere con tacco alto 10 cm e si chiudevano a cintura alla caviglia.
Mentre camminava una scia blu passa velocemente sulla strada, era talmente veloce che Rouge non capì bene quel che accadeva, ma capì bene che dopo che questa scia era passata le aveva schizzato l’acqua della pozzanghera là vicino e le aveva rovinato il vestito…
Rouge: IL MIO VESTITO NUOVO!!!
Era sconvolta ed arrabbiata, inizio a dirne di tutti i colori verso la scia ormai scomparsa. Dopo essersi calmata librò in volo per paura che qualcuno le rovinasse ulteriormente il vestito e continuò così a volare con i pensieri che abbiamo visto poco prima.
“ Maledetto giuro che me la pagherà cara!!! “
Arrivata sull’isola si incamminò verso l’altare dove sapeva che a fare la guardia c’era un echidna burbero e tesone che lei conosceva bene.
“Se Knuckles si azzarda a ridere sulla mia disgrazia  giuro che gli do talmente tanti calci rotanti che gli giro la testa!!!”
In quel momento si accorse di aver fatto talmente tanti giuramenti che le sarebbero bastati per il resto della vita, allora si fermò e decise di calmarsi un pochino…
“Ok, Rouge cara adesso basta arrabbiarti altrimenti ti verranno le rughe e i brufoli…”
Al solo pensiero la pipistrella inorridì terribilmente…
“Che atrocità, io ricoperta di rughe e brufoli, mi sento male al solo pensiero!”
Era talmente pallida in viso che sembrava un fantasma, allora per calmarsi pensò a qualche altra cosa, e quell’altra cosa era Knuckles…
“Spero che quell’echidna testone sia almeno un po’ calmo e chissà magari mi consolerà pure…”
A quel pensiero si mise a ridere a crepa pelle, sapeva bene che Knuckles non l’avrebbe mai consolata ma almeno il pensiero le aveva fatto tornare il buon umore.
Riprese il cammino verso l’altare con l’umore più allegro. Come aveva fatto a cambiare da arrabbiata a felice?
La risposta era molto semplice…
“Knuckles mi fa sempre tornare il buon umore anche quando sono triste, ma comè possibile?
Litighiamo sempre perché io sono una ladra e lui invece è un guardiano, siamo così diversi eppure…”
La ragazza pipistrello interruppe i suoi pensieri ricordando un episodio avvenuto qualche tempo fa con l’echidna…
 
Lei stava seduta sulla scalinata vicino allo Smeraldo Gigante e Knuckles stava in piedi vicino alla suddetta gemma.
C’era uno strano silenzio tra i due e questo alla pipistrella non piaceva molto ed iniziò a parlare.
Rouge: Ehi zuccherino, a che pensi?
Knuckles: Rouge ti ho detto mille volte che non devi chiamarmi così!!!
Era diventato rosso ma stava comunque serio.
Rouge: Ma è solo un soprannome, di cosa ti vergogni?
E poi io chiamo tutti così quindi non capisco proprio perché ti scaldi tanto…
Lei non lo sapeva ma aveva gravemente ferito l’echidna, quel “io chiamo tutti così” lo aveva ferito…
Allora lui per lei era solo uno di quei “tutti”?
Knuckles: Allora per te sono solo uno che fa parte di quel “tutti”?
Rouge: Non…
Ma Knuckles fu più veloce, la prese per le spalle e la guardò intensamente nei suoi occhi verde mare che brillavano nella notte come le gemme che lei tanto ama.
Rouge rimase paralizzata e guardò negli occhi ametista dell’echidna, quegli occhi…
Erano stupendi…
Degli occhi così non li aveva mai visti…
Erano bellissimi, ma allo stesso tempo la loro bellezza era sfocata da un ombra triste, quell’ombra la vedeva spesso negli occhi dell’echidna e a sua volta anche lei era triste…
Non li aveva mai visti brillare di felicità, vedeva un po’ di luce quando doveva combattere contro qualcuno, la luce della sfida, ma era diversa dalla luce della felicità, non li faceva splendere in tutto il suo splendore.
Knuckles continuava a fissarla e a tenerla saldamente per le spalle, poi lentamente abbandonò la presa e se ne andò…
I suoi occhi erano spenti…”
“Perché si erano spenti?”
La ragazza non trovava spiegazione a questa semplice domanda quindi decise di chiedere la risposta al proprietario della domanda insinuatasi nella sua testa.
Camminando ancora per un poco ed arrivò all’altare ma non vide la figura eretta del guardiano e questo la fece insospettire.
“Perché Knuckles non sta a guardia del Master Emerald?”
Arrivata in cima all’altare vide il guardiano steso a terra che dormiva beatamente vicino alla gemma.
“Che dolce”
E senza rendersene conto fece un piccolo sorriso.
Ad un certo punto lo Smeraldo brillò di luce propria e Rouge fu accecata da quella luce verde.
Rouge: Ma che sta succedendo?!?
???: Tranquilla Rouge…
Una dolce voce femminile parlò nel nulla in cui Rouge si trovava, era bianco tutt’intorno senza pavimento dove poggiarsi ne nessun mobile, Rouge levitava in quel nulla grazie alle sue ali.
Rouge: Chi sei?
???: Non importa chi sono io, basta sapere che non voglio farti del male…
Rouge: Ed io ti dovrei credere?
Dove sei, fatti vedere!
???: Mi farò vedere più tardi Rouge the bat ma ora è tempo che tu vada…
Rouge: Più tardi quando?
E dove dovrei andare?
???: A conoscere il sentimento più bello che tu potessi sperare di provare, talmente bello e potente che neanche io posso competere…
Rouge non riuscì a fare altre domande che venne catapultata in un altro posto…
 
 
 
“Ugh…
Dove sono….?”
Rouge si svegliò in mezzo ad un prato verde brillante, non si vedeva altro per miglia e miglia…
“Che posto è mai questo?
Si vede solo erba per kilometri, dove mi avrà portato quella voce???”
Si guardò in torno per vedere se qualcun altro oltre a lei si trovava in quel mare di verde, ma era completamente da sola…
“Uff, e ora come faccio?”
Si guardò un attimo per vedere se quel viaggio le aveva rovinato il vestito, non si può immaginare l’espressine della pipistrella quando si accorse di non avere più a dosso il suo vestito.
“Ma… ma…”
Era sconvolta, però si tranquillizzò visto che non era nuda, al posto del suo vestito aveva un abito verde come il prato in cui si trovava, era lungo poco più sotto del ginocchio e finiva a balze, le maniche a palloncino le ricadevano morbide sulle braccia e continuava con un velo trasparente fino al polso, le scarpe erano un paio di ballerine bianche che si allacciavano di lato sul polpaccio ma non facevano un fiocco, erano semplicemente legati ed i nastri svolazzavano sul lieve venticello che c’era in quel posto surreale, sulla punta avevano una piccola gemma verde che brillava e mandava dei riflessi verde sgargiante.
“Bhè, se mi dava un abito firmato era meglio ma comunque anche questo non è malaccio”
Constatò la ragazza pipistrello.
“Adesso il problema è: Dove devo andare per uscire da qui?”
Mentre rimuginava su questo sentì non molto distante da lei dei lievi singhiozzi, se non fosse stata un pipistrello non se ne sarebbe neanche accorta per quanto erano bassi di tono.
“Allora non sono sola, ma chi è che piange?
Per saperlo devo fare una sola cosa…”
Sbattè le sue ali nere ed iniziò a volare a bassa quota verso il singhiozzio che man mano che si avvicinava diventava sempre più forte e chiaro finchè non lo sentì bene dietro un albero.
“Bene sono arrivata, adesso vediamo chi è che piange…”
Atterrò e si diresse verso l’albero che maestoso si ereggeva in quella radura verde.
Girò in torno all’albero ed ancora una volta si stupì di ciò che vide…
Dietro l’albero piangeva un piccolo echidna rosso di circa 4 anni, non aveva niente addosso, ne guanti ne scarpe, se ne stava rannicchiato sotto all’albero e singhiozzava, teneva il muso nelle gambe e si era circondato con le braccia.
Non si era accorto della presenza di Rouge così lei per farsi notare gli carezzò la testa con dolcezza…
Rouge: Ehi tesoro perché piangi?
Il piccolo echidna alzò la testa e la ladra rimase molto colpita dagli occhi di quel cucciolo…
Erano color viola e le lacrime li facevano brillare, sembrava che il piccolo echidna avesse preso un paio di gemme e se le fosse messe al posto degli occhi per quanto brillavano…
???: Piango perché sono solo e non ho nessuno che mi tenga compagnia, non ho mai visto la mia famiglia fin da quando la memoria mi lascia ricordare…
E rimise il muso tra le esili gambe e riprese a piangere.
Rouge non riusciva a vedere quel piccolo piangere, le si spezzava il cuore, lei la fredda e doppiogiochista Rouge the bat provava una morsa al cuore nel vedere quel cucciolo piangere…
Rouge: Adesso non sei solo, ci sono io, il mio nome è Rouge, il tuo?
Usò un tono delicato e dolce, non l’aveva mai usato prima d’ora…
???: Il mio nome è Knuckles…
La pipistrella si pietrificò.
Rouge: Kn… Knuckles?
Knucles: Si è il mio nome, perché fai quella faccia?
Il piccolo Knuckles la guardava incuriosito, aveva smesso di piangere ed ora sembrava più calmo.
Rouge: No, niente di che tranquillo…
Calò il silenzio, nessuno dei due sapeva che cosa dire.
Knuckles: Tu come sei venuta qui?
Rouge: Ah non chiedermelo perché non lo so, a portarmi qui è stata una voce e mi ha anche cambiato d’abito…
Il piccolo Knuckles la guardò da sopra a sotto.
Knuckles: Non ti piace come sei vestita?
Rouge: Diciamo che non è proprio il mio stile…
Knuckles: prima come eri vestita?
Rouge: Indossavo un abitino nero firmato delizioso ma una stupida scia blu mi ha schizzato l’acqua addosso e me l’ha rovinato!!!
Al ricordo di quel delitto fatto al suo abito la pipistrella si arrabbiò e cambiò colore diventando rossa di rabbia.
Rouge: Oh ma sta pur certo che appena torno lo cercherò anche in capo al mondo per fargliela pagare cara e amara!!!
Knuckles: ???
Il piccolo echidna la guardava confuso, molto probabilmente si chiedeva del perché tanta rabbia verso quella scia blu, ma non fece domande e cercò di cambiare argomento per calmare la ragazza.
Knuckles: Che tipo di voce era quella che ti ha portato qui?
Rouge: Uh?
Ah si…
Era una voce di donna molto dolce, sembrava miele.
Knuckles: Allora so chi ti ha portato qui e magari ti può anche far tornare da dove sei venuta, seguimi!!!
Knuckles le prese la mano e la trascinò in quel prato verde con molta energia.
Rouge: Fai piano, non strattonarmi!!!
Il piccolo allora rallentò il passo fino al punto di fermarsi del tutto.
Rouge: Ti avevo chiesto di rallentare non di fermarti, che succede?
Knuckles: Io…
Non ti voglio più portare lì…
Rouge: E perché?
La ragazza non si aspettava un gesto così egoista da parte sua, lo guardò bene e vide che delle calde lacrime gli rigavano il volto.
Knuckles: Perché se poi tu te ne vai io resterò di nuovo solo, ed io non voglio, sono stanco di passare ogni giorno nella solitudine, tu non sai che si prova…
Rouge: …
La ladra lo capiva benissimo invece, lei era orfana ed era stata da sola fin da quando era piccola poi crescendo era diventata una ladra e cacciatrice di tesori, lei rubava per colmare quel vuoto che da sempre aveva ma non era mai abbastanza…
La solitudine la divorava giorno dopo giorno e le faceva vedere il mondo sotto una luce talmente triste e grigia che se al suo posto ci fosse stato qualcun altro si sarebbe tolto la vita in men che non si dica, lei invece era stata forte ed aveva lottato per sopravvivere in quella tristezza…
Poi…
La sua vita era cambiata quando aveva incontrato il suo sguardo…
Fiero ed orgoglioso l’aveva conquistata…
Ma anche lei in fatto di fierezza ed orgoglio non scherzava, quindi decise di resistergli, ma vedeva che era praticamente impossibile…
Un’altra cosa di lui l’aveva colpita…
La tristezza molto più grande della sua…
Non riusciva a credere che esistesse qualcuno più triste di lei, ma li vedeva, e li vede anche ora, quegli occhi viola colmi di trista solitudine che si era mangiata la sua vita fin dalla gioventù…
Al confronto i suoi occhi sembravano stelle nel cielo…
Allora decise di provare ad essere amica a quell’echidna testone e burbero, lo andava a trovare sempre e con frequenza e più lo andava a trovare più vedeva che la tristezza sfocava, ma lo faceva in maniera molto lenta anzi non si notava minimamente…
Tornò a guardare il cucciolo che continuava a piangere calde lacrime, era così piccolo ed indifeso…
No, non avrebbe lasciato che quel cucciolo venisse divorato dalla solitudine!!!
Rouge: Tranquillo tesoro, non fa niente…
Knuckles: C-cosa?
Rouge: Ho detto che non fa niente se non mi vuoi portare lì, non ti lascio solo, resterò qui con te!!!
Detto questo la pipistrella prese in braccio il piccolo echidna e lo abbracciò delicatamente…
Rouge: Non sei più solo piccolo Knuckles, non sono riuscita a scacciare la solitudine dall’altro te, ma farò tutto quello che posso per salvarti da lei…
Il cucciolo si staccò dolcemente da lei e le mostrò il più bel sorriso che avesse mai potuto vedere…
Era luminoso e vivo senza una nota di tristezza e gli occhi presero a brillare quasi di luce propria.
Poi l’immaginabile accadde…
Il piccolo Knuckles iniziò a diventare trasparente poco a poco…
Rouge: Ma… ma Knuckles che sta succedendo, perchè stai diventando trasparente???
Knuckles: Sto andando in pace finalmente…
Rouge: Co-come i-in pace?
Sei un fantasma?
Knuckles: Diciamo, io sono lo spirito nascosto del vero Knuckles, quello che sta dormendo, io sono il lui triste e solo, quello che lui non faceva vedere a nessuno ma non mi ha nascosto bene perché tu mi hai visto e mi stai salvando dalla morsa fredda e brutale della solitudine che poco a poco mi stava uccidendo…
Rouge: Quindi sei stato tu a portarmi qui?
???: Non è stato lui Rouge, ma io!
Davanti alla ladra di gioielli apparve avvolta in una luce verde una donna dai capelli verdi e la pelle chiara, gli occhi non avevano iridi ed erano di un verde molto più chiaro dei capelli che invece erano scuretti, indossava un abito verde gotico che le arrivava fin sotto i piedi.
La donna fluttuava davanti a una Rouge sbigottita e confusa.
Rouge: Tu chi sei?
???: Io sono lo spirito del Master Emerald, ma tu chiamami solo Emerald…
E fece un dolce sorriso.
Rouge: Ok Emerald, perché mi hai portato qui, a che scopo?
Emerald: Ti ho portata qui perché volevo che tu vedessi il vero Knuckles, quello che in silenzio versa lacrime amare per via della sua solitudine, quello fragile ed insicuro, volevo che tu capissi in pieno chi era…
Rouge: Ma perché io?
Perché non Sonic o Tails che lo conoscono da più tempo ed hanno un legame di amicizia più forte di quello che io ho con lui???
Perché?
Emerald: Loro hanno un rapporto di amicizia con lui è vero ma non hanno mai visto nei suoi occhi la solitudine come l’hai vista tu, tu sei riuscita a scavare nei suoi occhi, hai distrutto la barriera di orgoglio e di arroganza che essi si erano creati come scudo per non far vedere al loro interno la tristezza infinita che la solitudine gli aveva dato…
Solo tu hai visto il VERO Knuckles…
Rouge non seppe che cosa dire, era rimasta senza parole, avrebbe voluto dire qualcosa, una qualsiasi cosa anche la più stupida, ma niente, restava zitta e guardava la donna spirito che le stava da vanti.
All’improvviso, come un fulmine a ciel sereno, si ricordò del piccolo Knuckles che teneva in braccio.
Ma quando girò lo sguardo vide che teneva il nulla…
Rouge: E adesso dove sarà?
Emerald: Tranquilla Rouge, il tuo gesto di altruismo l’ha fatto andare in pace, adesso non verserà più lacrime di tristezza ed i suoi occhi saranno finalmente luminosi senza quell’ombra di tristezza che li avvolgeva perennemente…
La ragazza ripensò al gesto che aveva fatto…
Non riusciva a credere che avesse veramente pensato di restare in quel posto con quel piccolo echidna, ma adesso se ci pensava bene lo avrebbe rifatto e rifatto all’infinito…
Lei, la più famosa ladra di gioielli e cacciatrice di tesori…
Lei che pensava sempre solo e soltanto al suo tornaconto…
Avrebbe passato il resto della sua vita in quel posto con un piccolo Knuckles…
Non si riconosceva più…
Come aveva fatto a cambiare in maniera così veloce?
Emerald: Semplice cara Rouge, hai trovato qualcuno che come te aveva avuto la sfortuna di incontrare la solitudine, tu hai trovato un modo per scacciarla lui invece no…
Allora in te è nato quel sentimento che ti dissi la prima volta che ci incontrammo…
Rouge: Come…
Emerald: Io leggo nel pensiero Rouge ed ho letto la tua confusione riguardo al repentino cambiamento di carattere che hai avuto…
Rouge: Posso farti un’altra domanda?
Emerald: Perché mi preoccupo così tanto di Knuckles?
Rouge: … si …
Emerald: Lui è stato il mio custode da quando era piccolo, mi è stato fedele ed ha patito la solitudine che veniva imposta ad ogni mio guardiano ma lui fece di più…
Iniziò a parlare con me e a confidarsi, mi trattava come se fossi stata vera…
Di tutti i custodi che ho avuto lui è stato l’unico a comportarsi così e di questo gliene sono grata.
Anch’io come lui avevo la solitudine dentro di me…
Ma parlandomi e confidandosi con me Knuckles mi fece sorridere e mi ricordò che nessuno deve soffrire per solitudine come io gli ho imposto…
Mi sono sentita male e sentivo i sensi di colpa divorarmi e così decisi di aiutarlo in una battaglia molto ardua e difficile…
Rouge: Quale battaglia?
Emerald: Quella dell’amore…
Rouge: A-amore?
Emerald: Esatto Rouge, AMORE….
Rouge: …
Emerald: Ora è tempo che tu vada Rouge, hai un paio di cose da fare nel tuo mondo…
Arrivederci…
La ragazza non protestò abbastanza velocemente…
Si ritrovò sull’altare distesa al fianco dell’echidna che ancora dormiva.
“Sono tornata, ma è stato tutto un sogno?”
Si guardò e vide che aveva ancora l’abito che indossava nel “sogno”.
“Non era un sogno era tutto vero!!!!!”
Senza pensarci due volte iniziò a scuotere l’echidna per svegliarlo.
Rouge: Knuckles, Knuckles sevgliati!!!
Knuckles: Uhm….
Che succede??
Rouge: Svegliati forza basta dormire!!!
Knuckles: Rouge, e tu che ci fai qui?
L’echidna non era molto sorpreso di vedere la pipistrella, sapeva che prima o poi sarebbe venuta a fargli visita…
Rouge: Knuckles tu mi ami?
Quella domanda a bruciapelo confuse il povero Knuckles che pensò che lei stesse scherzando, cambiò decine di volte il colore della faccia ma la cosa buffa era che non riusciva a proferire parola…
Provò ad aprire la bocca ma non ne uscì alcun rumore o almeno non uno comprensibile…
Rouge: Knuckles sta bene?
Knuckles: COME PRETENDI CHE IO STIA BENE DOPO CHE TU MI DOMANDI UNA COSA DEL GENERE????!!!!!
Rouge: Semplice mi dovresti rispondere razza di echidna testone!!
Knuckles: VUOI UNA RISPOSTA ALLA TUA STUPIDA DOMANDA?        
 BENE ECCOLA!!!!
Le prese la spalle di scatto e con un rossore fortissimo le diede un bacio che venne subito ricambiato dalla ladra dolcemente…
“Rouge, ti amo…”
“Knuckles, ti amo…”
“Grazie per averci uniti Emerald…”
Il bacio sigillò per sempre il loro amore e a fare da testimone fu il Master Emerald che felice iniziò a splendere nella notte luminosa come gli occhi felici di una ladra e di un guardiano che con dolce gioia si giuravano amore eterno…
 
 
FINE
 
 
 
GENTE SONO QUIIIIIIIIIIIII!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! XD
Eccomi di nuovo ma questa volta non nella mia storia a capitoli ben sì un una bellissima KnoUge *w*
Astrid: Ok, è impazzita… -.-
Sonic: L’abbiamo persa… -.-
Rouge: SONIC VIENI QUIIIIIII!!!!!!!! *indemoniata*
Sonic: Io scappo, ciaooooooooo!!!!!!! O.O’’’’’’ *scappa via*
Astrid: Ma perché lo insegue indemoniata??? O.ò
Perché ha scoperto che la scia blu che le aveva rovinato il vestito non era altri che Sonic… =w=
Astrid: Oddeo… =.=
Comunque chiedo scusa a tutti i miei lettori per il madornale ritardo che ho avuto ma pur troppo non ho pututo fare prima per motivi personali, spero che questa KnucklesXRouge vi sia piaciuta e vi prometto che entro domenica avrte il nuovo capitolo de “IL LATO OPPOSTO DELLA CATTEDRA”, con questo vi saluto e….
Astrid: Ehi genialoide la dedica =.=’’’’’’’
La dedica?
Aaaaahhhhhh verooooooo….. *facepalm*
Astrid: Ma perché sei idiota?
Ma perché non sei dolce?
Comunque questa storia la volevo dedicare a Xelfilia perché nel suo nuovo capitolo di “Alice madness in Wonderland” ha messo il mio personaggio preferito ovvero Luna *w*
Astrid: =.=’’’’’’
Con questo vi saluto veramente perché ho un mucchio di recensioni in arretrato ^^’’’’’’
Vado subbito a leggere le vostre storie e a commenterle ;-)
Un forte abbraccio da Astrid the cat e…
Astrid: Micetta si si lo sappiamo che mi chiami sempre così, vattene e basta!!!! *un po’ rossa* è\é
Che c’è Astrid sei timida?
Astrid: MA TE NE VAI SI O NO???????? *per quanto era arrabbiata e rossa Chiara scappa via urlando*
SE SOPRAVVIVO CIAOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! X’’’’’D
  
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