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Autore: zoltan    03/05/2013    1 recensioni
Un ragazzo con una grande avventura da intraprendere , un maestro da cui apprendere tutto cio di cui ha bisogno ,un altra dimensione dove può accadere di tutto la dicotomia tra bene e male e l unica cosa che può difendere l eroe è l immaginazione.Duelli ,battaglie magie licantropi vampiri demoni tutto e di più in questo primo libro d autore
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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bla bla bla questo sentivano i due amici seduti l uno affianco all altro in fondo alla classe mentre il professore tentava di spiegare qualcosa che a loro dire non gli sarebbe mai sentito.I due compagni si scambiarono sguardi annoiati e cosi Gabriel con molta no-chalance lancio una pallina di carta fra i capelli di una ragazza un paio di banchi piu avanti ma per volontà della sfortuna la pallina ando a colpire il professore proprio nel momento in cui stava per aprire la bocca e la pallina gli si conficco in gola  costringendolo a spasmi di tosse che fecero destare tutta la classe , Zoltan, il compagno di banco di Gabriel si alzo e ando a dare energiche pacche sulla schiena del professore , in molti si chiesero se lo facesse per aiutarlo o solo per scherzo e cosi potersi vantare di aver fatto del male a un professore ,il professore sputo la pallina in fronte alla ragazza che gabriel aveva puntato e sbraito contro i due ragazzi in maniera cosi pazzesca e addirittura comica cosa che fece ridere i due ragazzi che si presero una nota , una lettera indirizzata ai genitori a testa e una ricerca di almeno quattro pagine sulla spiegazione del giorno con particolare enfasi su come i corpi celestri si comportano nell universo.Era una tarda serata d inverno quando un  ragazzo con capelli castani sempre spettinati si avviava in cerca di una biblioteca per i sobborghi della citta.Cercava un libro che gli descrivesse il moto dei corpi celestri e le loro conseguenze .Zoltan cosi si chiamava era un ragazzo tranquillo sempre pronto a schierarsi dalla parte dei meno forti ma sentiva di non possedere le armi giuste per un simile compito.Trovo una biblioteca un po insolita dove vi era scritto a grandi lettere d oro"a voi che entrate che il sapere del bianco vi perversi"senza badarci troppo entro.Era un ambiente molto luminoso pieno zeppo di libri tutti perfettamente rilegati e confezionati,ne rimase affascinato sopratutto perche lui li amava erano i pochi amici che aveva e il loro odore di carta appena sfornata era una droga per lui.Si aggiro nei corridoi della biblioteca fra gli scaffali in cerca di qualcuno che lo aiutasse e li trovo un anziano signore con barba e capelli lunghi e grigi che non sembro accorgersi di lui o forse non lo considerava visto il suo sguardo bieco perso nel vuoto.Zoltan si chiese  "chissa quali pensieri filosofici sta tramando " ,ci vollero parecchie decine di minuti prima che il vecchio lo considerasse o quanto meno si accorgesse di lui e senza guardarlo disse a zoltan parvero quelle parole sembrarono una bomba  tanto che si era abituato al silenzio . < bene cerca di ...> il vecchio nn fece in tempo a finire la frase che un frastuono devastante avvolse la biblioteca e il vecchio cn la grazia e la forza di un felino fece da scudo a zoltan che sembrava non coscente in quel momento dallo spavento, due figura incappucciate con lunghe spade sguaianate emergevano dal profondo della biblioteca e corsero verso di loro allora il vecchio estrasse una spada da una teca e cn l agressivita di  un leone e l eleganza di un cigno comincio a combattere, teneva testa a entrambi,anche se con fatica , parava ogni sorta di attacco e colpiva i nemici che prontamente evitavano o si deviavano il colpo con le spade .Intanto Zoltan si riprense  dallo schok e si rese  conto di cio che stava accadendo prese una seconda spada poi si avvento sulle figure incappucciate con un salto ma prima che potesse menare un fendente senti una fitta alla nuca e cadde nell oblio della sua mente.

S
i sveglio cn un dolore alla nuca che pareva impossibile esistere eppure c era sii guardo in torno e il tempo di mettere a fuoco le cose e si rese conto che era in camera sua ."è stato tutto un sogno e il dolore alla testa deve essere una testata che ho dato al letto" si disse.si fece una doccia fredda per svegliasi preparò lo zaino per andare a scuola e scese in cucina a fare colazione era sua madre che parlava una donna nella media che come tutte le mamme si preoccupava sempre troppo."infatti come sn rincasato?"cerco subito una scusa < ho fatto di soppiatto non volevo che qualcuno  si svegliasse> a raccontare bugie era bravissimo a volte le diceva anche se non ne era  bisogno solo per il gusto di farlo.prese l autobus e ando a scuola non aveva voglia di stare con i suoi compagni erano tutti pieni di se e si credevano chissa chi "idioti non capiscono che c e sempre qualcuno piu importante e piu forte di te"penso.fece un giro in citta,prese un caffe a un bar e riguardo gli appunti di fisica.frequentava terzo  anno al liceo scientifico nel corso pni e non passava giorno che non maledicesse se stesso per non aver scelto il corso tradizionale.si fece tardi e si avvio con passo veloce a scuola entro e prese posto al suo banco l ultimo della fila centrale quello perfetto per riposare un po senza farsi notare.infilo la mano nello zaino in cerca del libro di fisica.non riusciva a trovare il libro cosi svuoto lo zaino e si ricordo di averlo dimenticato al bar,dopo varie imprecazioni telefono al gestore del bar che era un suo amico e se lo fece mettere da parte,noto pero che c era un libro con una strana rilegatura in pelle lo esamino da piu vicino e noto un post-it "contiene cio che cercavi" la scrittura era molto chiara e curata come quelle che si vedevano nelle foto che raffiguravano le pergamene scritte dai monaci , rimase sbalordito da quella rivelazione quindi non era stato un sogno ,in effetti aveva lo zaino della scuola ieri nella biblioteca .Decise che ci sarebbe tornato nel pomeriggio dopo scuola.Passo una mattinata d inferno la professoressa di latino non fece altro che rimproverarlo per quanto non si impegnasse ma lui sentiva solo bla bla bla ormai c era abiutato e quindi non gli faceva ne caldo ne freddo.Passo la ricreazione col suo panino in un angolo ad ascoltare le sciochezze che i ragazzi raccontavano sulla musica quale fosse meglio tra metal e rock .lui non aveva un suo genere non era estremista nelle cose coglieva il meglio dal tutto e ne faceva una sua filosofia di vita .SBAM un ragazzo volo affianco a lui non dovette neanche pensare per capire cosa era successo ,il solito gruppetto di bulli se la prendeva  coi secchioni " guardano troppa televisione"penso e si disse "non farti coinvolegere,sta calmo non fare cose avventate,stai fermo e buono qui" e all improvviso un altro secchione gli fini adosso facendogli cadere il panino e tra mille imprecazioni si avvicino al capo branco era  cosi che gli  piaceva chiamarlo perche una persona cosi stupida non poteva essere chiamata ragazzo sapeva solo al cinquanta percento cosa faceva l istinto stava all erta pronto a fuggire la ragione cercava il modo migliore per finirla li senza che scorgasse sangue il suo per inciso.Il bullo piu grosso lo guardo era grasso oltre  ogni misura zoltan non capiva come facesse a camminare cerco di stringere zoltan fra le sue mani ma era troppo lento ,in un certo modo si divertiva a vedere quella palla di lardo cercare inutilmente di acchiapparlo gli assesto due calci all altezza del ginocchio cosi lo fece cedere a terra.Se la cavava a fare a botte finche era uno scontro leale ,ma all improvviso si ritrovo stretto fra le braccia di due amici del grassone "e ti pareva"penso fra se e se.chiuse la mente e lascio fare all istinto cerco di sferzare un calcio verso l alto in modo da colpire in faccia il ragazzo di sinistra che pero lo schivo allora porto la gamba all indietro e lo colpi ai genitali ,la smorfia di dolore lo diverti molto all improvviso anche l altro lo lascio probabilmente  capito che era meglio non trattenerlo da solo ,invece si ritrovo caricato dal grassone che nel frattempo si era rialzato.Zoltan fu sbilanciato e per poco nn cadde a  terra allora punto i piedi che con un immenso sforzo carico il ciccione ma nn riusci a spostarlo piu di qualche metro allora il grassone gli mollo un pugno in faccia che gli fede vedere le stelle"maledizione "penso, il ciccione fece per sferrare un altro pugno ma che fu bloccato da un ragazzo con la sigaretta accesa zoltan rise e rispose il ragazzo lascio andare il bullo e si giro verso zoltan dicendo cosi spense la sigaretta e si misero a ridere tutti e due  e  in men che non si dica si ritrovarono in sala professori insieme al ciccione ai suoi amici .si prese una bella nota piu ammonizione e lettera a casa e con questa erano due in una settimana chissa fino a quanto sarebbe riuscito a nasconderle , non ribatte sulla sentenza, si era rifiutato di farsi medicare  e se ne torno in classe con il  labbro sanguinante.

  
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