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Autore: Minene    04/05/2013    1 recensioni
Questa è la storia di un Lillipup un pò speciale.. Un Lillipup strano, che nasconde la sua tristezza attraverso una maschera.. Un Lillipup che non è nel mondo.. egli pensa, sa cose che altri non sanno, ma si tiene tutto dentro..
Una storia dal punto di vista dell'amico Tuc (un Pidove), che lo accompagnerà lungo un viaggio assurdo, non privo di pericoli e prove da superare..
Alla ricerca della verità sul padre.. e sulla sua stessa natura...
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Stella Cometa perchè voglio cominciare una serie di storie sui pokèmon Shiny e per me tutti i pokèmon sono come stelle che ci illuminano la strada, "cometa" perchè hanno un che di speciale che li rende unici e questo li porta a diretto contatto con il mondo degli uomini, oltre il gioco..
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Dedicata a Francesca in onore del suo piccolo Lillipup a cui vuole tanto bene!:D Questo sarà solo il primo di una lunga serie!:3
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime
Capitoli:
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Stella cometa:
Storia di un Lillipup solitario


cap.1 Mikki
 

Mikki, dove sei??”
Eccomi, arrivo!”
Spalancai gli occhi sentendo quel baccano. Vidi, da sopra un ramo di melo, un piccolo cagnolino dal pelo dorato che correva verso sua madre. Correndo alzava la sabbia e pestava i fiori seguito dai suoi amici identici a lui per aspetto, ma non per il colore. Difatti il bimbo in testa a tutti era del color dell'oro e il suo luccichio acceso si distingueva anche in quella mattina piena di sole, inoltre aveva delle macchie verdi sulla schiena invece che marroni più scure. Quando raggiunse la madre le si lanciò addosso sprofondando il viso tra il suo pelo morbido. La madre del cucciolo aveva il pelo del busto più scuro, era alta e aveva una coda lunga e folta, era l'evoluzione del suo piccolo, quindi più adulta e responsabile ed inoltre sembrava molto forte per la sua razza, ma anche molto vecchia. Mentre sorrideva leccando il piccolo pensava a quanto somigliasse al padre defunto, e i suoi occhi si tinsero di una nostalgica tristezza. La cagna dal pelo stinto dall'età guardò negli occhi il cucciolo dorato improvvisamente seria, ma sempre sorridente. Egli si incuriosì e dopo troppa tensione si voltò a cercare gli occhi degli amici che erano tornati a giocare fra di loro.
Hey, Mikki..?” bisbigliò la madre mentre il piccolo si voltava a guardarla.
Sì, Mammy? Che c'è?” sorrideva facendo brillare i suoi occhietti verdi smeraldo.
Tu sei un cucciolotto molto speciale, sai?” riprese la madre sempre bisbigliando.
è perchè sono diverso, vero?” il piccolo si rattristò un poco cercando di non farlo notare. Allora la madre gli diede un buffetto sul naso e risero insieme.
Tu non sei diverso, tu sei unico. Unico e speciale. Quindi ascoltami bene.. un giorno tu dovrai partire come tutti gli altri tuoi fratelli.. e quel giorno arriverà prima di quanto immagini.. shhh, no Mikki, non sentirti triste, succede a tutti prima o poi, e non è affatto una cosa brutta, anzi, è bellissimo! Tu vai spesso in giro ad esplorare, sei curioso e coraggioso! Per te sarà così sempre, l'unica differenza è che non avrai più una casa dove dormire, non avrai più i tuoi fratelli con cui giocare, sarai solo tu. Da solo. All'inizio è così. Ma poi troverai un amico, di qualunque razza sia, e diventerete amici per sempre. Finora ti ho insegnato a fuggire, ora ti insegnerò a combattere. Ormai sei al livello 5, sei abbastanza forte per apprendere l'arte della vita. Chiama qui i tuoi fratelli, vi voglio insegnare una magia” fece l'occhiolino al cucciolo e lo spinse verso gli altri. Quando il piccolo si avvicino ai fratellini essi si avvicinarono curiosi. Dopo un paio di minuti erano tutti riuniti intorno alla madre.
Io mi alzai e mi stiracchiai assonnolito, mi rivolsi alla cagna e chiesi gentilmente se potevo far parte all'allenamento.
Certo che puoi, Tuc!”
G-grazie!”
Scesi svolazzando dall'albero e corsi velocemente dietro alla schiena della madre per nascondermi dai cuccioli impazziti che tentavano come ogni volta di prendermi e spennarmi. I bimbi risero divertiti della mia scenata. Ero un semplice piccione grigio dagli occhi grandi preso da tutti per un gioco. Guardai preoccupato la cagna marroncina che mi ricambiò con uno sguardo tranquillo, trasmettendomi calma e tranquillità. Mi sedetti di fianco a lei fulminando con uno sguardo tutti i cuccioli. Loro si ammutolirono. La lezione stava per cominciare.
Allora, bambini, ora vi insegnerò a combattere! Siete pronti?”
SIIIII!!!!!!!!” Il panico mi invase quando i bambini si movimentarono.
Allora, calma calma!” disse decisa la madre “Ora, abbiamo solo bisogno di una cavia.. mmmh..”
Tutti i cuccioli si voltarono verso di me.
Coo-coooo!!!!” urlai impazzito e volai sull'albero prima che il cucciolo più veloce riuscì a prendermi.
Fiù..”
Nel frattempo la cagna aveva portato una bambola fatta di foglie.
Ragazzi, lasciate stare Tuc! Usiamo questo!”
Scesi dall'albero tranquillo. Dovevo ringraziare quella donna così buona e saggia un giorno o l'altro..
I cagnolini incuriositi osservavano quella creazione ridendo e correndo intorno.. erano 7 piccoli esserini tutti uguali, oltre a Mikki che brillava di una luce strana, e per questo egli stava in testa e tutti lo seguivano. La madre sorrideva con occhi tristi di fronte a quello spettacolo così gioioso, perchè sapeva che presto sarebbe dovuto finire.
Bene bambini! Ora prendete la rincorsa e colpite con tutto il vostro corpo la bambola! Attenzione a non farvi male da soli! Dai, tutti insieme!”
Mi unii anch'io e insieme a tutti andammo a sbattere contro l'ammasso di foglie che ci respinse. Alcuni riprovarono, altri si arresero subito e tentarono in un altro modo, dopo una decina di minuti tutti raggiunsero i risultati sperati.
Bene, bravi! Questo è Azione! Ricordatevelo! Ora fate la faccia più cattiva che conoscete e fatevi paura fra di voi! Ecco, bravi! Questo è fulmisguardo! Abbassa la difesa dell'avversario! Ma voi non dovete farci caso, di quello si occuperà l'allenatore..”
A quella parola tutti rabbrividirono. C'era chi si mise a piangere e chi si nascondeva il viso. Mikki rimase fermo sopportando il peso di quella parola. La madre arrossì e rispose alle loro paure:
Oh, bambini miei! Non dovete disperarvi! È vero che io e vostro padre vi abbiamo educato ad evitare gli allenatori, ma ormai non è più così! Ragazzi.. credo che sia ora di dirvi la verità.. vostro padre è morto, sì, ma solo l'anno scorso.. prima era solo una scusa per tenervi lontani dal pericolo come voleva lui. Egli è partito con il suo allenatore. Lui è stato catturato ed è andato fino alla lega! Non è mai morto.. ma prima di andarsene disse che se sarebbe arrivato alla lega avrebbe nascosto lì, ai piedi del cancello, una bacca dorata. Il suo ultimo desiderio fu che voi un giorno, o da soli o in compagnia di un umano, raggiungeste la lega. In qualunque modo. Io credo in voi, ragazzi. È ormai tempo di partire.”
Il silenzio trionfava. Chi era sofferente, chi triste, chi arrabbiato per la bugia. Poi, uno ad uno, tutti, si misero a piangere. Pure io.
Poi la cagna prese da sotto un cespuglio un disco luminoso.
Venite qui.. mordete questo disco..”
Tutti intorno, pure a malavoglia, con le lacrime agli occhi, senza pensare, si raggrupparono intorno al disco luminoso che la madre teneva fra i denti. Mi unii anch'io a loro dopo essermi accertato che fossero tutti d'accordo alla mia partecipazione.. io avevo visto nascere e crescere tutte quelle bestiole e di tutti conoscevo la storia. Ormai certamente appartenevo alla famiglia. Dopo che tutti mordemmo l'oggetto simile ad un freesby, una luce ci accecò e la nostra mente si aprì.
Ora, cuccioli miei, conoscete la mossa Ritorno! Questa è una mossa che ci passiamo di generazione in generazione.. più forte sarà la vostra volontà e la vostra speranza e più potente sarà l'attacco.. questo è tutto ciò che ho da insegnarvi, il resto dipende da voi. Ah, e ricordate: non importa da che parte state nel mondo degli uomini. Voi siete voi stessi. E la vostra anima appartiene a questo luogo. Non permettete a nessuno di imporvi qualcosa. Lottate sempre per i vostri ideali e per la vostra libertà. Addio, miei amati cuccioli! Mi mancherete tantissimo!”
In quel momento non potevano non scapparle delle lacrime di commozione e tutti ci stringemmo intorno a lei condividendo la sua tristezza. Poi, uno ad uno, tutti si fecero coraggio, ed abbandonarono il loro rifugio fra gli alberi, per non tornare mai più. Gli unici a rimanere fummo io e Mikki che fummo trattenuti dalla cagna stanca.
Mikki aveva gli occhi spenti, pensieroso. La madre lo guardava con compassione.
Mikki, ascoltami, tu devi stare più attento di tutti.. come avrai notato anche tu, il tuo potere è molto più potente rispetto a quello degli altri tuoi fratelli.. nel mondo degli uomini tu sei considerato un “pokèmon shiny” ossia un pokèmon molto molto raro.. ma non spaventarti, non ci sono assolutamente effetti collaterali.. diciamo solo che tu non avrai nessun problema a trovare un allenatore, anzi, sarai immediatamente catturato dal primo che ti trova.. per questo fa attenzione, metti bene alla prova ogni allenatore e cerca tu stesso quello che per te merita la tua potenza.”
Non capiva. Guardava la madre confuso, ma quando vide nel suo sguardo un sorriso di intesa, abbassò il capo e guardando a terra rispose:
Va bene, Mamma..”
La madre gli leccò la fronte e gli disse di aspettare all'uscita e controllare come si stava svolgendo l'allenamento dei fratellini nel mondo degli uomini. Egli, un passo alla volta, come se tutto il suo corpo fosse diventato più pesante dai troppi pensieri, si diressse all'uscita un tempo tanto temuta. La signora si volse verso di me.
E tu, Tuc..” mi voltai di scatto verso la donna che mi guardava con aria ancora più stanca.
Tuc, voglio che tu ti occupi di Mikki.. sei stato un amico fedele per molto tempo e credo che ora anche tu non abbia più motivo di rimanere qui.. So benissimo che Mikki è l'ultimo ad avere bisogno di una guida, ma deve ancora capire come funziona il mondo..” Si volse a guardare il suo piccolo. E come se parlasse da sola, sopra pensiero, continuò fissandolo sorridendo:
Lui è il più piccolo e il più coraggioso, sono sicura che si caccerà nei guai..Tu, Tuc, sai bene come funziona il mondo.., hai già vissuto con un allenatore tempo fa, so che desideri ritrovarlo.. Il modo migliore è andare con Mikki. La sua forza arriverà alla Lega. E tu con lui. Fallo per me, Tuc.. almeno finchè non sarà diventato grande abbastanza.. poi il mio desiderio sarà compiuto”
Mi sorrideva piano, e io ricambiai, assicurandole che il suo piccolo era in buone mani. A quel punto Mikki alzò la testa e si voltò, chiedendosi cosa stavamo confabulando.
Era ora di partire.
Un ultimo addio non privo di lacrime, e fummo fuori dalla radura di fiori.
Il sole ci abbagliò e di fronte a noi si estendeva un prato di erba altissima. I sentieri erano contornati da alberi e tutto era luminoso e colorato.
Mikki, senti..” non potevo dirgli che sua madre mi aveva chiesto di seguirlo.. “.. posso venire con te..?”
Ma certo!” si voltò e mi sorrise ed il suo sorriso mi abbagliò più del sole.
Fu così che ci incamminammo lungo il percorso 1.






Perfavore Recensiteeeeee!!!!!!!!!!!!:D

  
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