Da parte di Kana era stato decisamente un colpo basso quello di scatenare contro Fried tutte quelle donnine succinte in costume.
Ora, non per dire… cavolo, erano davvero carine ed eccitanti, ma di certo non erano una distrazione. Non per lui, Bixlow, che possedeva un notevole autocontrollo.
E Fried ancora di più.
Era lui quello più rigido e ligio al dovere, quello che rompeva sempre con l’orgoglio e il decoro della squadra e ora si metteva a fare il morto di fi… fior fiore di belle donzelle. Il manipolatore di anime non poteva credere ai suoi occhi e temeva di mandare a monte il bislacco piano dell’amico scoppiando a ridere come un povero scemo durante lo scontro.
Kana e Lucy sembravano DAVVERO convinte che quel piano funzionasse, chissà se si ponevano il dubbio che a Fried bastassero poche e precise parole magicamente scritte su di loro per metterle al tappeto e superare la prova.
Per quello che accadde in seguito, Bixlow avrebbe preso in giro Fried per i secoli a venire. Come se quello delle ragazze non fosse un colpo fin troppo basso, Kana scagliò contro di loro un'altra carta. Si sarebbero aspettati chiome fluenti e figurini aggraziati far capolino dalla luce magica, ma il risultato non sarebbe stato così catastroficamente esilarante.
-Fried-sama… - Bixlow si trattenne a stento dal rotolare a terra dalle risate. Fried arrossì genuinamente assumendo una colorazione da far invidia a un pomodoro maturo alla vista di un voglioso Luxus inguainato in un succinto costumino da bagno.
-Fried-sama… guardami, Fried-sama.- ripeteva provocante.
E poiché il colpo era andato più che a segno, Kana ben pensò di aiutare Bixlow a strozzarsi con la su stessa saliva per non ridere.
-Fried-sama, guardaci, guardaci!-
Non era più uno, ma dieci, venti Luxus in costumino aderente, apparentemente timidi, altamente provocanti e tutti insieme si strinsero calorosamente al povero malcapitato Fried, conducendolo sull'orlo del baratro, al punto di non ritorno, in fin di vita per epistassi o corto circuito cerebrale.
Quasi lo invidiava…
-Bixlow-sama… -
Per un attimo quasi ci cascò.
-Ahahah, Kana, non cascherò in questo trucchetto infantile.- esclamò irrisorio con la lingua di fuori.
Un Loki altrettanto timido e peraltro molto sexy si frapponeva fra lui e le avversarie.
Un falso Loki, con coda e orecchie leonine.
Quello vero era con Gray per supportare il suo esame. Bixlow si ripromise di impegnarsi seriamente per l’anno seguente, in modo da chiedere al micetto di fargli da partner.
-Bixlow-sama… perché non mi guardi?- continuò il falso Spirito Stellare reggendosi tremante la coda leonina, le orecchie pelose sul capo erano tristemente piegate…
Il mago mise il broncio. Cavolo, se la giocava bene la signorina Alberona…
-Bixlow-sama… non ti piaccio?- domandò questo avanzando verso di lui. A pochi passi di distanza, gli prese la mano e se la portò sotto il mento -Fammi i grattini, Bixlow-sama… -
Esitò, spiazzato e indeciso sul da farsi, poi eseguì.  La tentazione era troppo forte.
Una grattatina.
E poi basta, però.
Due grattatine…
Ancora un po’, non riusciva a smettere. Loki sembrava gradire molto, infatti, e vezzeggiato dalle sue dita, si contorceva per il piacere e gli si strusciava contro mandando il suo autocontrollo a farsi benedire.
Bixlow si morse le labbra, perché non poteva farsi giocare così, era così ovvio che quello era un trucco per distogliere la loro attenzione ma…
Non riusciva a resistere a quel musetto! Non a QUEL Loki in QUELLO stato!! Era così assorto in quello che stava facendo, che abbassò la guardia e quando udì il grido
-LUCYYYY KIIIIICK!-
fu troppo tardi. Loki scomparve per lasciare il posto al sandalo rosa di Lucy. La maga degli Spiriti Stellari corse verso di lui, colpendolo in piena faccia con un potente calcio che gli fece perdere l’equilibrio e lo stordì.
Ok, forse non c’era molto da ridere, ma da un certo punto di vista la situazione era esilarante. Rimase immobile ad attendere che Fried finisse di fare la prima donna e ripensò allo Spirito Stellare e ai grattini. Sarebbe stato possibile farli anche al vero Loki o era meglio accontentarsi di quella fortuita occasione?
In un certo senso quel percorso aveva messo alla prova anche la sua fortuna e quella del compagno di squadra, non solo quella delle avversarie. Certo in maniera diversa, ma chi era lui per sputare in faccia alla dea bendata?

Nel frattempo, Loki e Gray stavano proseguendo per il percorso che avevano scelto, quando lo Spirito Stellare rabbrividì. Gray non soffriva il freddo, però non reputava che ce ne fosse al punto da tremare da capo a piedi come una foglia.
-Ehi, tutto bene?- domandò apprensivo, Loki non aveva una bella cera. Che fosse uno Spirito dotato di molta potenza magica non c’erano dubbi, ma forse iniziava a risentire della permanenza nel mondo umano.
-Sì… sì… credo… -
-Hai una faccia…-
-Ho una pessima sensazione… - continuò lo Spirito Stellare, disturbato –Come se qualcuno stesse approfittando di me per scopi ignobili… -