Ringraziai con un cenno. Immaginai fosse l’ultima volta che Paul mi prestava la macchina. — Buona fortuna. — Rachel mi baciò prima che io potessi minimamente reagire. — Ora muoviti, mezzosangue.[..]

{Percy Jackson e gli Dei dell'Olimpo - Lo scontro finale - Capitolo 1}


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Ero andata lì per fare una visita a sorpresa a Percy, visto che avevo ricevuto un permesso speciale di abbandonare il campo per un giorno di Chirone.
Ero vicina al punto in cui si trovava il ragazzo in questione insieme a Blackjack e Beckendorlf.Nonostante la vicinanza però, mi accorsi della presenza di Rachel Dare solo in seguito. Percy non era infatti solo in quella macchina. -'No, non può essere. Sarà stata la mia immaginazione.E poi perchè me la prendo tanto? Insomma.Non è neanche il mio ragazzo, perchè mai dovrebbe interessarmi?Ma che faccia quel che vuole...Idiota.'- iniziai a parlottare tra me e me dopo aver visto i due che si baciavano.

Con in volto un'espressione estremamente delusa (per cosa, poi, non ne ho idea.) inizio a correre. Una lacrima mi riga il volto.
Sono a dir poco furiosa oltre che delusa.
Sento Blackjack parlare.. o almno. Io lo sento nitrire, poichè lui è un pegaso, ma so, (grazie a quello stupido di un pesce lesso), che lui riesce ad instaurar con i figli di Poseidone una normalissima conversazione.

Continuando a correre, mi ritrovo in una piccola grotta creata dall'acqua stessa del mare nel corso del tempo.Mi guardo un po' in giro e non faccio a meno di notare che è davvero splendida.
Decido di sedermi in modo tale che nessuno mi veda, ma che al contempo mi permetta di vedere il mare.
Con il passare dei minuti mi accorgo l'oceano fino a poco prima era davvero calmo, inizia ad agitarsi.

Che riuscisse a capire i miei sentimenti in questo momento?, penso fra me e me, anche se mi rimangio tutto ciò che ho pensato e dandomi della stupida poco dopo.
Il mare obbedisce e rispecchia solo i sentimenti del suo dio protettore e -delle volte- dei suoi figli.
In poche parole il mare rispecchia Percy stesso.


-'Annabeth! Annabeth!'-
Mi sento chiamare da una voce famigliare, ossia quella di Percy.
Decido cosi di nascondermi cercando di non fare rumore dietro uno dei grandi massi della grotta, ma inciampo in quella che è (probabilmente) la zona più umida e più scivolosa della grotta per via dell'umidità e cado per terra. Mi graffio il braccio e la gamba destra nel tentativo di tenermi ad una parete.
-'Ottimo tempismo.'- penso.

-'Annabeth.. sei qui?

Cerco di alzarmi, ma la gamba pulsa e mi fa male. Con ogni probabilità, mi sono presa una slogatura alla caviglia.
-'Ahia.'-
Nel tentativo di rialzarmi però, mi usce un gemito di dolore causato dal dolore alla gamba.
-'Annabeth.. cosa.. Cosa ci fai qui?'-
-'Dovrei dirlo a te ,stupido. Detto sinceramente, Non mi sembrava te la stessi passando male con la rossa. A proposito, auguri..'-
-'Auguri cosa, scusa?'-
-'Smettila di fare il pesce lesso, Percy. E' evidente che ti piace Rachel. vi stavate pure baciando.'-
Anche se non lo do a vedere, sto male nel pensare che Percy, dietro le mie spalle, sta con un'altra. In fondo, cosa provereste voi se il ragazzo al quale l'anno prima avete dato un bacio e speravate che capisse una volta tanto ciò che provavate per lui, con un'altra? Come vi sentireste? Male, immagino.
Dovevo dar ragione a mia madre, Atena, quando mi disse di non fidarmi dei figli di Poseidone.

-'Sei una stupida.'-
Lo guardo con uno sguardo truce, ma prima che io possa riuscire a muovermi lui mi cinge la vita e mi bacia.
-'Ma cosa diam-'-
-'Rachel. E' stata lei a darmi un bacio.. io non me l'aspettavo. E poi lei non m'interessa..A me piace .. a me piace qualcun'altro.'-
Lui arrossisce leggermente.
-'Ma..'
-'Miei dei Annabeth, sei così cocciuta. Poi dici a me che sono una testa d'alghe.'-
-'Insomma.'- continua -'E' da parecchio che cerco di dirlo, ma.. a me... A-me-piaci-Tu.'- dice lui continuando a sorreggermi con quel poco coraggio che gli rimane e tutto d'un fiato.
Sorrido leggermente.
-'Testa d'Alghe.'- lo chiamo con una voca ferma e autoritaria, ma quasi bisbigliando, poi lo tiro per il colletto della maglietta verso di me e, una volta che lui alza il capo, lo bacio.
-'Sei un idiota.Dirlo prima no, eh?' dico dopo essermi staccata da lui, ma tenedolo ancora vicino a me. -'Ti amo.'- continuo sorridendogli.
Una volta notata la slogatura Percy mi prende in braccio e mi avvicina all'acqua. Proprio come è avvenuto qualche anno prima, riesce a guarirmi con i suoi poteri.
Faccio per alzarmi, ma lui mi prende in braccio per 'non sforzare troppo la caviglia', mi trasporta letteralmente verso la macchina.
Una volta vicini, noto che Rachel ha un'espressione a dir poco sorpresa nel vedermi in braccio a Percy, ma faccio finta di nulla.
Per una volta, sto in pace con me stessa e con il mondo.
...considerato il mio carattere in futuro sarei certamente andata contro a chiunque non andasse a genio la mia relazione con Percy, ma poco mi importa.



Mi rendo infine conto che il mare è tornato ad essere sereno.


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Angolo autrice
Buonasera a tutti semidei e buon weekend! :)
Eccomi qui con una nuova fanfiction creata subito dopo aver letto quella parte di capitolo che trovate ad inizio pagina.Insomma, mi sono subito chiesta cosa sarebbe accaduto se Annabeth fosse lì per caso in quel momento, così ho aperto un foglio di block notes e ho scritto tutto ciò che mi veniva in mente, riordinando gli avvenimenti come li vedete scritti sopra.
Spero che vi piaccia c:
Lasciatemi una recensione con ciò che pensate: vorrei sapere se vi piace o meno :)
A presto!


_ Angel _




REVISIONE SVOLTA IL 26/O6/2O14.