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Autore: Reiranichole    05/05/2013    0 recensioni
Sophie è una giovane ragazza che vuole crearsi una nuova vita e una carriera. Decide quindi di partire lontano da tutto e tutti, di andare via dal suo paese e partire senza avvisare neanche il suo migliore amico, Nicolas. Tra situazioni di tutti i tipi e avventure da telefilm, Sophia scoprirà quanto sia dura (in tutti i sensi) la vita da adulti.
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Rimango ferma sul ciglio del marciapiede. Davanti mi sfrecciano almeno dieci macchine al secondo, ma non mi importa. Il sole mi picchia in testa, ma neanche questo mi disturba. Lascio fuori il mondo. Questo momento è solo mio. Questo momento è dedicato solo a lei.
Attraverso i miei ray ban clubmaster ammiro quella che sarà, da ora, la mia futura casa.
Sette piani, il quinto è il mio (fortunatamente!).
Da li a poco dovrebbe arrivare anche il camion del trasloco, con tutta la mia roba: incredibile pensare che in un camion  si possa rinchiudere tutta una vita. 20 anni sigillati in tante scatole di cartone da quattro soldi, di varia grandezza e con su scritto “FRAGILE”. 
Incredibile” dico, più a me stessa che a qualcuno, visto che nessuno è li al mio fianco.
Ho intrapreso questo viaggio da sola, senza la comprensione di nessuno, senza l’aiuto di nessuno perciò…niente.
Decido che è arrivato il momento.
Mi incammino per attraversare i pochi metri che mi separano dalla porta d’ingresso; una porta che segna l’inizio della mia nuova vita.
Saluto con un “Ehy” un po’ troppo allegro colui che ho già rinominato “Bob il brontolone”; non ho ancora capito se è il proprietario di questa bettola o uno scansafatiche qualunque, ad ogni modo questo ricambia il saluto con un brontolio che ha più l’aria di un “vai a quel paese”, e con il tocco di un elefante imbufalito mi consegna le chiavi del mio appartamento, il numero 025.
Ciò significa che dieci rampe di scale mi stanno aspettando, ma tra me e le scale non c’è mai stato del feeling, perciò prendo quello che sembra l’antenato dell’ascensore e premo il tasto 5.
Si accende una lucina rossa e inizio a salire.
Tra me e me conto i piani che ancora mancano, 3, 2, 1…Blick!
Le porte si aprono cigolanti e una freccia ormai sbiadita, attaccata sul muro, segna la direzione da prendere: destra.
Percorro un lungo corridoio. 021, 022, 023, 024, 025: il mio appartamento è l’ultimo del piano.
Mi blocco impietrita di fronte al numero 025 e lo guardo.
Lui guarda me.
Faccio un profondo respiro e inserisco la chiave, faccio scattare la serratura e giro il pomello: quello che trovo davanti a me, quando la porta finalmente è spalancata è una stanza vuota, piena di muffa e polvere. Ma al centro della stanza stessa c’è un mazzo di fiori gialli e un bigliettino.
Lentamente mi avvicino al mazzo di rose gialle che riempie la stanza di un odore dolce, che insieme alla muffa e alla polvere produce un mix assurdo.
Il biglietto dice “Per Sophie“, Sophie sono io (Salve!).
Immediatamente escludo che sia da parte di Bob: ho già capito che non gli sto simpatica, anzi, credo che nessuno in realtà gli sta davvero simpatico.
Decido di aprirlo e ammazzare la curiosità che sta nascendo improvvisamente dentro di me.
Dentro, tre sole righe:
 

“Ti avevo promesso che t’avrei seguita anche in capo al mondo, ricordi?
Cosa dici, me lo merito un abbraccio?!
Avremmo tutto il tempo per parlare. Ora, girati…”

 
E quando mi giro scoppia il putiferio che nessuno, la sottoscritta in primis, avrebbe mai immaginato.
Nicolas è li, proprio fuori dalla porta spalancata del mio lurido nuovo appartamento che puzza di rose e muffa, con le braccia aperte e un sorriso a trentadue denti.
  
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