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Autore: LadyOfTheNight    24/11/2007    1 recensioni
flusso di coscienza alquanto strano.. spero vi piaccia.
Genere: Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non ricordavo più niente. Solo rosso. Si rosso, rosso sangue. I miei occhi vedevano solo quello, rosso. ero seduta nella vasca, niente schiuma. Solo io e le piastrelle bianche screziate di rosso. Perchè anche qui? Guardavo indifferente l'acqua calda senza accorgermi che anch'essa era diventata rossa. avevo perso il contatto con la realtà. uscii e mi avvolsi nell'asciugamano. Cos'era successo? Cosa mi stava succedendo? Perchè non capivo? Era tutto così confuso. Sfocate immagine nella mente. Rosso, rosso, rosso. Andai in cucina e bevvi un po' di latte, in fondo era rimasto solo quello. Ma, avrei dovuto fare la spesa oggi. È giovedì. Ma perchè non sono uscita di casa? Avevo preso le chiavi e... il campanello. Ecco. Avevano suonato il campanello. E io ero andata ad aprire, credo, ma poi? Sarà stato un sogno. La camera da letto aperta, la porta spalancata, la luce sul comò accesa. C'era qualcuno. Guardai il letto. no. Non può essere. Lui. Era lì. Gli occhi spalancati, i capelli neri imbrattati di sangue, come la camicia, i pantaloni, il viso. Sangue, sangue, sangue. Sui muri sui cuscini su di lui. No. Non può essere. Caddi per terra. Singhiozzavo. Non volevo! Ma le lacrime non scendevano. Oh si che volevi. Lui era sulla soglia, ma il suo solito sorriso era scomparso dalle labbra. Lo salutai con un bacio. Ma lui non ricambiò. entrò in casa e mi guardò. Iniziò a parlare. Si, parole per lui, torture per me. Cominciò a dire che la nostra storia era arrivata a un punto di non ritorno. Che non mi amava più. Che non poteva mentirmi ancora. Fingere insomma. Che aveva conosciuto un'altra ragazza.Capii subito che quello era un addio. le sue parole mi facevano male, troppo male, quasi crollare. Mi aggrappai al tavolo della cucina.. ora risultavo patetica ai suoi occhi gelidi. Occhi che mi avevano sempre preso in giro. Come potevi trattarmi così sapendo che non avrei sopportato? Perchè ti ostinavi a spiegare? Era finita. Punto. No, per te no, volevi solo farmi soffrire, vedermi morire a causa tua. Li. Davanti ai tuo occhi. No non ti avrei mai dato questa soddisfazione. Mai. poi cos'hai fatto? Mi hai baciato. Il nostro ultimo bacio. Ti guardai schifata. Come potevi farmi una cosa del genere? mi tenevi la mano. La tua mano che mi aveva coccolata. Quella mano che ora mi stringeva il polso. Quella mattina avevo incartato i regali di natale con la forbice da giardinaggio. L'avevo lasciata sulla tavola. La afferrai e colpì la sua mano. Urlò. Sangue. Non capii più niente. Colpivo e basta. Acciecata dall'odio e dalla sofferenza. Non farlo. Muori bastardo. Tornai in soggiorno. In fondo, era tutto normale. Una giornata come le altre. Nient'altro. Tornai in me. In quella camera con lui. Ora fui io a baciarlo. Le mie labbra accostate alle sue ormai gelide. Esamini. Pensandoci, non potrà baciare più nessuna. Non mi tradirà più.
  
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