Chapter
1
Inferno
Smettere
di cacciare, cercare una vita normale,
mettere la parola fine a quella, che era l’unica vita che
conosceva non era
servito a nulla, aver sventato l’Apocalisse non lo aveva
guarito quel suo cuore,
quel suo animo tormentato,afflitto per la morte di Ellen e Jo che si
erano
sacrificate per lui, per Sam, per dar modo loro di raggiungere il
Diavolo.
Lucifero era stato rinchiuso ma il prezzo pagato,era stato altissimo,
le aveva
perse, aveva perso Ellen che era un po come una seconda madre quella
donna
bizzarra che si divertiva a sgridarlo scherzosa ogni qual volta ne
avesse
occasione, aveva perso Jo, quella ragazza scaltra, furba, divertente
capace di
farlo sorridere con la sua aria da arrogante saputella sempre. E Dean
aveva
deciso così di smettere di esser un cacciatore
perché la loro, la sua
morte,quella di Jo in particolare
non poteva accettarla no, e si era
rifugiato in una vita che mai avrebbe in realtà potuto
appartenergli, si era
rifugiato in Lisa e Ben, sperando che il tempo, la routine, la stessa
donna
potessero cancellare il suo dolore, la sua sofferenza, ma decisamente
si era
sbagliato. E cercava di aggrapparsi disperatamente a quella vita normale
che aveva deciso di imporsi sperando di cancellare il tormento di
quell’animo,
di cancellare il dolore,il senso di colpa attanagliante quel cuore,il suo, lacerato dopo la morte delle due
cacciatrici. Ogni notte le immagini raccapriccianti
dell’esplosione nella quale
persero la vita Ellen e Jo, facevano capolinea nei suoi dannati sogni,
ogni
singola notte, le ultime parole sussurrate a Jo i loro occhi lucidi che
si
incontrano l’abbraccio a lei ed Ellen, il loro
incoraggiamento a lui e Sam
prima di essere cancellate dalla scena dell’esistenza.
Pensava a loro ed in particolare
a Jo ogni singolo istante e da quel dannato giorno era ormai passato un
anno e
le aveva provate tutte Dean per essere forte ma la verità
è che lui non ce la
faceva stavolta a reggere, no,non ce la faceva proprio e la sera finiva
sempre
nel garage di Lisa a bere due,tre, quattro bottiglie di birra sperando
di farvi
annegare il suo dolore in quell’alcol che non dava lui la
consolazione tanto
sperata. Per colpa sua Ellen e Jo non c’erano più.
Avrebbe dovuto stare lontano
da Jo, non avrebbe mai dovuto accettare il suo aiuto quel giorno, mai, aveva già sofferto fin
troppo
quella ragazza e lui avrebbe dovuto starle lontano e si danna
Dean,perché se lo
avesse capito prima sarebbero entrambe vive Ellen e lei, Jo. Lisa lo
guardava
sempre con aria pensierosa ogni qual volta vedeva in lui quello sguardo
velato
di tristezza sapeva fin troppo bene cosa significasse, sapeva quanto
male gli
facesse aver perso quelle due donne non riusciva a fare a meno di
pensare, di
chiedersi se Dean fosse innamorato della più delle giovane
Harvelle e se lei
fosse solo il semplice ripiego, la magra consolazione di un amore non
sbocciato
per senso del dovere, per la vita vissuta da lui e Jo sin da bambini,
per la
morte della giovane. Come sarebbe andata dopo tutto se Jo non fosse
morta? Dean
non sarebbe mai andato a vivere con lei e Ben, avrebbe continuato ad
andare in
giro per le strade dell’America con Sam a caccia di mostri,
demoni, portando
con se ed il fratello alcune volte, quell’affascinante
biondina con la quale
Dean amava scherzare o bere una birra in quel locale, la RoadHouse, che
lei
gestiva con la madre e nel quale lui passava ben spesso tantissimo
tempo a
detta del loro vecchio amico Ash. Ed era gelosa Lisa perché
lei amava Dean ed
il giorno che lui aveva bussato alla sua porta dicendole che lui e Sam
avevano
smesso con la caccia, che Sam aveva ripreso gli studi a Stanford in
certa di
una parvenza di normalità, che anche lui voleva vivere da
uomo normale con
quegli occhi carichi di lacrime aveva gioito dentro di se
perché finalmente lo
avrebbe avuto al suo fianco quell’uomo ed in fondo per quanto
orribile fosse
solo pensarlo, non gli dispiaceva che Jo avesse perso la vita
perché lei era
gelosa di quella ragazza che aveva così tanto in comunque
con l’uomo che amava e
che avrebbe voluto facesse da padre a suo figlio Ben e lo aveva accolto
sperando che pian piano potessero essere una vera famiglia, ma quella
tristezza
quel dolore mai avevano abbandonato Dean nonostante fosse
già passato un anno
intero, Dean non aveva mai smesso di pensare ad Ellen,non aveva mai
smesso di
pensare a Jo, mai.
Seduto
al tavolo della cucina Dean cercava di
mandare giù quelle orribili uova strapazzate che si era
preparato lui stesso
faceva davvero schifo come cuoco pensò mentre buttava via la
sua colazione
nella pattumiera.
“Dean
potresti portare fuori la spazzatura già che
ci sei per favore?”
“ D’accordo
come vuoi Lisa” rispose lui tagliando corto.
Chiuse
il sacco e si recò fuori, d’un tratto un
rumore tra i cespugli lo fece sobbalzare i suoi sensi da cacciatore si
ridestarono a passo lento si avvicinò e vide Castiel
chinato, tentava di
reggere una ragazza bionda dal viso completamente nascosto tra i
capelli
ricopetta di sangue, il cuore di Dean perse un battito gli occhi si
fecero
lucidi incontrando lo sguardo dell’angelo.
“Cass
lei.. lei.. è..” riuscì a balbettare
mentre
le parole non ne sapevano di uscire.
“
Jo..” continuò ancora Dean chiamandola e lasciandosi cadere in
ginocchio accanto
all’angelo ed alla ragazza che tremava come una foglia. Era
decisamente sotto
choc, lo sguardo perso nel vuoto, incapace di rendersi conto di dove
fosse di
chi avesse accanto.
“Era…
era all’inferno Dean l’ho scoperto solo due
giorni fa..”
“Come..
come all’inferno?” disse lui facendosi
più
vicino scostandole una ciocca di capelli da viso.
“Crowley,
il giorno della sua morte l’ha rapita e
la portata laggiù è stata torturata per u intero
anno Dean io l’ho salvata come
ho salvato te..”
“Quel
figlio di puttana me la pagherà a costo della
vita!” disse il cacciatore a dentri stretti e le lacrime
rigarono il suo viso,
dolore e rabbia si scontravano nel suo cuore.
“Non
fare mosse stupide Dean ha bisogno di te
adesso, sei l’unico che può aiutarla farti
ammazzare non le sarà d’aiuto..”
“Hi
ragione ci penso io a lei.. sono felce che..
sia viva di nuovo..”
“Lo
so che ti mancava l’ho salvata per te e quando
sarò abbastanza forte riporterò indietro anche
Ellen lei è in Paradiso e sa che
adesso sua figlia è salva”
“Grazie
Cass io..”
“
Prego Dean di nulla” dise l’angelo abbozzando un
sorriso era strano vederlo sorridere lui sorrideva così di
rado.
Castiel
si scostò leggermente affinché Dean potesse
prendere Jo tra le braccia, la strinse forte a se, così
forte come se avesse
paura potesse andare via, ancora.
“Sono
qui Jo.. va tutto bene, ti proteggerò io” le
sussurrò passando la mano tra i capelli biondi di lei.
“Ci
sono io con te adesso.. e tornerai quella di
sempre.. la ragazza che mi ha rotto il naso la prima volta che ci siamo
visti e
che vuole avere sempre ragione” proseguì Dean
cercando di sorridere mentre le
lacrime rigavano sempre più come pioggia battente quel suo
viso che di
sofferenze era costellato.
“Dean?
Dove diavolo eri finito?.. ma che…” non
riuscì a proseguire la frase quando vide che piangendo il
cacciatore stringeva
tra le braccia una ragazza bionda sporca di sangue con la testa
nascosta sul
suo petto ed accanto Castiel, l’angelo, l’amico di
Dean.
“Lisa..”
disse cercando dia assumere un tono più
autorevole, ma senza mollare la presa su Jo, si asciugò
frettolosamente le
lacrime e portò lo sguardo sulla bruna alquanto incredula,
sorpresa, forse
indispettita.
“Jo”
disse d’un fiato lei con voce tremante.
“
Si è lei” disse Dean serio alzandosi e
prendendola in braccio.
“
Vado Dean devo lavorare per portare indietro
Ellen”
“Certo,
grazie Cass”
Un
fruscio d’ali e l’angelo sparì.
“Quindi
adesso vuoi portarla dentro?” chiese Lisa
con un pizzico di gelosia.
“Certo”
disse Dean duro. “Ha bisogno di me Lisa”
proseguì.
Dean
rientrò in casa seguito a ruota da Lisa per
niente felice della situazione, il cacciatore portò la
giovane nella camera
degli ospiti, adagiandola sul letto, si sedette accanto a lei spostando
le
ciocche di capelli dal viso, lei non aveva detto ancora una parola era
terrorizzata,
come sotto ipnosi. Doveva ripulirla da tutto quel sangue e poi
prendersi cura
di lei nel vero senso della parola, gli era mancata terribilmente ed
era felice
che fosse li con lui in quel momento l’avrebbe aiutata a
tornare quella di
sempre, la vecchia Jo.
Il suo
desiderio si era realizzato, lei era
tornata.