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Autore: Samara Cornelia    05/05/2013    3 recensioni
Seguito di "YOU SHOULD BE THE ONE I'LL ALWAYS LOVE"
Genere: Malinconico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Dominic Howard, Matthew Bellamy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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We're in the worlds of forgotten

They're lost inside your memory

You're dragging on your hearts been broken

'cause we all go down history

Where in the world did the time go?

It's where your spirit seems to roam

Like losing faith to our abandoned

The forgotten – Green Day

 

E' ottobre.

Foglie colorate mosse dal vento si depositano sul freddo cemento, sulle lapidi vecchie, le quali hanno visto il passare degli anni, delle stagioni, dei mesi, dei giorni, delle persone.

Son passati vent'anni da quando te ne sei andato e ancora non riesco ad accettarlo; mi manchi, cavolo se mi manchi!

Quando mi madre mi diede la notizia della tua scomparsa non ci crebbi e non lo feci finchè non ti vidi dentro quella dannata bara.

Il legno scuro in contrasto con l'interno bianco tappezzato di frasi e spartiti, un tuo desiderio. La pelle più pallida del solito, gli occhi chiusi, immobili come le labbra sottili che non avrebbero mai più sorriso, purtroppo.

Tu, con la tua chioma nera per niente in buoni rapporti con spazzole e pettini, il dente storto nascosto dalle labbra cerulee, il tuo corpo magro, scheletrico, la tua altezza che tale non è mai stata possibile definirla.

Tu, con le tue paranoie sui governi, gli alieni e le guerre prossime.

Tu. Tu che non ci sei più, tu che ora ti trovi chissà dove, sappi che mi manchi, ma tra poco saremo di nuovo insieme. Per sempre.

Quando stavano calando la bara Chris mi diede 'la lettera': sulle note di Unintended, la volevi come sottofondo per il tuo addio.

Il muro emotivo che mi ero costruito crollò, scoppiai a piangere mentre tua madre ti diceva addio gettando un ultimo fiore, una rosa bianca.

 

***Eravamo al Den. Stranamente quel giorno il cielo era azzurro, senza nuovole, e il sole pallido stava tramontando davanti ai nostri occhi.

Seduti sull'erba, io appoggiato al fusto di un albero e tu, tra le mie gambe con la schiena poggiata al mio petto. Occhi puntati verso il tramonto e il silenzio nell'aria.

<< Dommeh, quando moritò tu sarai l'unico a ricevere una mia lettera >> te ne uscisti così, con questa frase senza senso. Neanche il tempo di formulare il perchè della tua affermazione che ti spiegasti << tu sei tutto per me e voglio farti sentire speciale; voglio che tu sappia che ti amerò anche dopo la morte e devi ricordartelo anche se non ci sarò più io a dirtelo >> mi diedi un bacio a stampo e poi puntasti quelle pietre azzurre nel cielo, di nuovo senza parlare.***

 

Ora sono qua, sulla tua tomba con una rosa bianca, un sacchetto contenente l'ultimo ostacolo e la tua lettera: la leggo tutti i giorni, conosco a memoria ogni virgola, lettera e parola del tuo addio.

 

Ehi Dom,

l'ho fatto. Non credevo di potercela fare ma se tu ora stai leggendo queste righe, significa che ho trovato quel dannatissimo coraggio, ma non piangere, perchè era così che doveva andare.

La gente pensa che stessi male ancora per il fallimento della band poichè ascoltavo, suonavo e cantavo Unintended continuamente, ma solo noi due sappiamo il vero motivo.

Quel giorno sulla spiaggia ho capito che il mio tempo era finito.

Prima il nostro litigio, poi la fine della band, la separazione da mia moglie ed inifne il colpo di grazia: il tuo addio.

Quel foglietto lo tenevo sempre con me e sai, me lo son fatto tatuare all'altezza del cuore. Inchiostro su pelle. Tatuato identico, la tua scrittura tremante, quelle poche parole, pesanti come tutto il globo terrestre.

Questo, beh, è il mio addio.

E' stato difficile scrivere queste righe, non credevo che sarebbe stato così... così difficile.

Non so cosa dirti, la colpa non è tua; forse un abbraccio, una canzone, sarebbero stati più semplici, ma ti avevo promesso qusta lettera tanti anni fa...

Sono arrivato alla conclusione, credo... okay, è definitivamente diventata uno sclero questa lettera, spero di averti fatto sorridere un po con queste parole sconclusionate.

Ti amo Dominic,

Tuo, per sempre

Matthew

 

Ogni volta che la leggo sto male, me lo merito, ti sei ucciso per colpa mia e dopo vent'anni ho fatto la mia scelta.

Poso la rosa sulla lapide e mi siedo accanto alla tua foto, una boccetta arancione e una bottiglia di JD's tra le mani. L'ultimo ostacolo.

Li apro entrambi: una pasticca, un sorso, una pasticca, un sorso, e così fino a svuotare mezza bottiglia e finire le medicine; antidepressivi.

Eccoci di nuovo insieme, amore.

 

Ti amo Matthew,

tuo, per sempre

Dominic








 

NdA
Ringrazio chi leggerà quasta fanfic e ringrazio chi ha letto e recensito le altre che ho scritto.
Grazie a tutte/i. Cheers Samara

   
 
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