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Autore: M4RT1    05/05/2013    3 recensioni
Eppure, Neal non riusciva a capirlo. Non riusciva a capire quanto lei fosse cambiata, peggiorata, mutata. Non capiva che la sua idea di Kate –una Kate dolce, ingenua- era morta insieme a quel litigio, al primo arresto. Non capiva che quella Kate spaventata, innamorata, gli aveva detto addio quel giorno, in carcere. Non capiva che la nuova Kate, quella manipolata da Fowler, conservava ben poco della vecchia.
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Storia scritta per il "Toxic love" Contest indetto da FairLady :)
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kate Moreau, Neal Caffrey, Peter Burke
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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A Peter bastarono pochi giorni per capire ciò che Neal provava verso Kate, e non fu per niente soddisfatto.

Certo, Neal l’amava. Ma lo faceva nel modo sbagliato.

Era un amore forte, forse troppo; un amore appassionato, indissolubile, e tuttavia già consumato da tempo; un amore che sì, forse una volta era stato fresco come quello che lui provava per Elizabeth, ma che ormai era solo l’ombra di qualcosa di veramente bello.

Quello che Neal provava per Kate andava oltre il semplice sentimento che accomuna due persone. Andava oltre le serate romantiche, le lettere d’amore, le fughe nelle camere degli ospiti di alberghi importanti. Era qualcosa di travolgente, di disarmante.

Peter non credeva che un sentimento del genere potesse esistere davvero, eppure si era dovuto ricredere. Eppure, ancora una volta, aveva sbagliato a valutarne la possanza: l’amore che Neal provava per Kate non era bello. Non aveva niente a che fare con quei teneri baci da film, né tantomeno con i salvataggi eroici dei cavalieri. Era qualcosa di improvviso, di spossante. Come un pugno nello stomaco; come il panico che ti prende quando sta per succedere qualcosa di brutto ma inevitabile; come quella folata di vento che, mentre la macchina torna in movimento, ti colpisce dritto in faccia, mozzandoti il respiro. Era qualcosa di violento.

Ma lui non se ne rendeva conto. Continuava ad andare avanti, dritto per la sua strada, incurante del fatto che l’amore lo stava rodendo dentro, gli stava distruggendo quei pochi legami che aveva, isolandolo, rendendolo un automa al servizio dell’idea di Kate. Perché sì, Neal non amava Kate. Neal amava il suo ricordo, quello di una giovane segretaria che gli permetteva di fare giochi di prestigio con la sua collana. Amava l’idea che, un giorno, avrebbe potuto riaverla, riabbracciarla, svegliarsi al suo fianco come se niente fosse successo. Come se, in quegli anni di separazione, tutto ciò che provavano fosse stato stoppato.

Stop, time out.

Ma non era così, Peter lo sapeva.

Eppure, Neal non riusciva a capirlo. Non riusciva a capire quanto lei fosse cambiata, peggiorata, mutata. Non capiva che la sua idea di Kate –una Kate dolce, ingenua- era morta insieme a quel litigio, al primo arresto. Non capiva che quella Kate spaventata, innamorata, gli aveva detto addio quel giorno, in carcere. Non capiva che la nuova Kate, quella manipolata da Fowler, conservava ben poco della vecchia.

E lui continuava a giustificarla, a darle ascolto. Darle ragione.

E Peter continuava a negare.

                                                                                                                                                                         -L'hai mai amato?
  
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