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Autore: SheilaPhoenix    05/05/2013    1 recensioni
Seguendo le note del nostro cuore: una storia che parla di vera amicizia nata quasi per caso, un club scolastico dove quattro amiche hanno deciso di seguire i loro istinti con l’aiuto della musica.
Ma non passeranno il loro tempo solo tra gli strumenti, dovranno affrontare anche la scuola, gli amori e la famiglia.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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Sembrava una giornata normale, come tante altre, ma per Shizuka  quella non sarebbe stata una giornata qualunque, perché per la prima volta, avrebbe varcato le porte della sua nuova scuola superiore.

<< Sveglia sorellona ! >>

una ragazzina dai capelli castano chiaro bussava da ore alla porta chiusa di sua sorella, ma notando lo scarso successo, la giovane decise di prendere a calci la porta aprendola con rabbia.

<< Shizuka ! Faremo tardi entrambe >>.

Urlò ancora entrando nella stanza color rosa di sua sorella, la giovane rimase sbalordita da tanto disordine, riviste e manga gettati a terra in un angolino, lattine vuote di thè a terra o sotto il letto. 

<< Uff… Siamo alle solite, ti vuoi svegliare ? >>.

Domandò la ragazza camminando fino al letto della sorella e spostando con i piedi tutto quello che le capitava lungo il tragitto, finalmente raggiunto il letto s’inginocchiò e iniziò a scuotere la sorella maggiore per un braccio.

<< Mh.. Uffa Miya che vuoi ? >>

Domandò l’addormentata Shizuka, questa fece uscire da sotto le coperte la testa, e fece intravedere il viso ricoperto dai capelli rosa.

<< E’ tardi, oggi inizi ad andare alla nuova scuola >>.

Riprese a dire la più piccola, Shizuka in quel momento uscì dal suo letto e guardò l’ora, mancava poco alle otto, se non si sbrigava non solo perdevano entrambe il treno, ma sarebbe arrivata in ritardo al suo primo giorno di scuola.

<< Cavoli è vero >>.

Urlò catapultandosi giù dal letto, non poteva crederci di aver dormito tanto.

Shizuka spinse di lato la sorella e corse in bagno per lavarsi, appena finì di mettersi, la sua divisa scolastica corse a prendere un toast con marmellata e poi con angora la colazione tra i denti corse fuori casa.

Shizuka non è una ragazza matura per la sua età, nonostante avesse quattordici anni, mentre la sorella minore di dodici anni sembrerebbe più affidabile e molto più matura per la sua età.

<< Siamo quasi arrivate, corri >>

Urlò  voltandosi verso la sorellina, questa annui saltando nel treno e sperando che sua sorella non ne combinasse una delle sue, presto detto Shizuka perse l’equilibrio scivolando con la faccia per terra.

<< Ahi, che male >>.

<< SHIZUKA >>

Miya cercò di scendere dal treno, ma questo aveva appena chiuso le porte ed era partito.

‘’ Abbandonata al mio destino ‘’.

Pensò piangendo non solo per il dolore alla gamba, ma anche per aver perso il treno che avrebbe lasciato alla stazione vicina la sua scuola.

<< Ora, devo correre fino a scuola … Idea... Prenderò un taxi >>.

Urlò alzandosi da terra e correndo prendendo il suo cellulare, chiamò quindi il taxi che arrivò in breve tempo.

‘’ Uff… Per poco mi perdevo il primo giorno di scuola, anche se sono stata costretta ad entrare alla seconda ora ‘’.

Pensava mentre s’incamminava verso l’aula che le era stata assegnata.

‘’ Che ansia, è ora di entrare ‘’

Pensò appoggiando la mano sulla maniglia, ma prima di aprire la porta si allontanò leggermente con un timore che l’assillava dalla sera prima, il motivo per la quale aveva anche fatto tardi ad andare a letto, la causa che l’aveva costretta a svegliarsi tardi quella mattina.

‘’ E se non piacerò a nessuno ? ‘’

Pensava ancora la neo studentessa, Shizuka iniziò ad arrossire e proprio mentre aveva deciso di appoggiare la mano alla maniglia, qualcuno l’aprì al posto suo, Shizuka allora si ritrovò a fare faccia a faccia con la pesante porta di legno, la giovane quindi barcollò fino a ritrovarsi a terra.

<< Ahi, ahi ! >>

Riusciva solo a dire massaggiandosi il naso arrossato.

<< Cavolo, scusami. Non volevo >>.

Shizuka non fece in tempo a rialzarsi, che due braccia l’aiutarono a sollevarsi da terra, una ragazza dai lunghi capelli biondi raccolti in un codino la stava osservando preoccupata.

<< Perdonami, non volevo farti sbattere, ma tu eri ferma lì ed io non lo sapevo >>.

<< Ah, scusa. E’ colpa mia allora >>.

Rispose Shizuka cercando di tranquillizzare la ragazza.

<< Piacere, io sono Hanako >>.

Disse poi la bionda porgendole la mano, Shizuka accettò il saluto e strinse quella mano con imbarazzo.

<< Io sono Shizuka. E da oggi frequenterò questa scuola >>.

Con imbarazzo la castana abbassò la testa in segno di saluto.

Hanako sorrise, indicandole quindi la classe e invitandola ad entrare.

  
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