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Autore: Howaitotaiga    05/05/2013    0 recensioni
Ok Bruna è il tuo momento. Non c’è niente che può andare storto. Il massimo è che dica di no… cosa che accadrà di sicuro.
Genere: Commedia, Demenziale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ok Bruna è il tuo momento. Non c’è niente che può andare storto. Il massimo è che dica di no… cosa che accadrà di sicuro.
Queste sono le parole che mi ripetevo da minuti interi per convincermi ad andare da Antonio e chiedergli di venire al ballo con me. Che poi non so nemmeno perché sono io ad invitarlo… ah si perché le mie amiche mi hanno costretto.
Mi faccio un po’ di coraggio e vado lì, fortunatamente sta da solo.
Ok ora vado vicino lo saluto e poi glielo domando
“ vuoi venire al ballo con me?” wowo un attimo e il devo salutarlo prima dov’è finito? Oddio risponde no me lo sento. Lo so. Perché mai dovrebbe rispondere si infondo sicuramente avrà già l’accompagnatrice.
Ok ora mi rimangio tutto e me ne vado
“Ok” visto ha detto no, lo sapevo… aspetta ha detto si
“hai detto si?”  “perché avresti voluto che dicessi no?” mi risponde ovviamente con un tono da sfottò.
Non potevo non fare una figuraccia ovviamente, non sarei io altrimenti...
“no… io… ehm… ecco…” non dire un frase così sofisticata Bruna, non vorrei che non capisse.
Mi sorride, non riesco a capire se è compassione, presa in giro o altro.
“hai intenzione di dirmi a che ora dobbiamo vederci e dove o dovrò andare a tentativi?” santa patata quanto è simpatico, mi sto scompisciando dalle risate guarda. “io devo andare lì prima, verso le 19:00 quindi direi che ci vediamo alle 18:30 visto che il locale è un po’ lontano” “ok..ma dove? Intendo se ti devo venire a prendere dovrei come minimo sapere dove abiti” “ahah che spiritoso… comunque abito nel vico di fronte al negozio di gioielli qui all’angolo” “ok allora passo alle 6:30 a casa tua” “ ok allora… ciao” “ciao” e mi sorride. Vado a casa. Il grande è fatto l’ho invitato, l’ho invitato un paio d’ore prima della festa ma l’ho fatto ed ha detto si questo è l’importante.
Quindi ora sono le 16:30 ho due ore per prepararmi, ce la posso fare.
Vado in camera apro l’armadio e prendo il mio bellissimo vesti… dov’è il mio vestito? Forse sta nell’armadio di mamma, sicuramente l’avrò messo lì perché il mio è pienissimo. Non c’è. Il mio vestito, ho vagabondato per i negozi per ore per trovarne uno che mi piacesse, dov’è??
“MAMMAAAAAAAAAAA” “Brù cosa c’è?”  “dov’è il mio vestito?!?” “sta nell’armadio tuo” “non c’è. Ho visto anche nel tuo di armadio” “ora vengo e lo prendo io tu intanto vai a lavarti” “ok”
Spero che sia come si dice che le mamme trovano tutto perché sul serio sono nei guai se non trovo il vestito.
Mi faccio doccia e shampoo, mi asciugo ed esco. Uscita ho una visione celestiale, il mio vestito, verde smeraldo, è lì steso sul letto che aspetta solo di essere indossato. Che ore sono? Sono le 18:00… LE 18:00?!?! Non ce la farò mai. Va be, tuttalpiù aspetta 5 o 10 minuti. Infilo il vestito, sistemo i capelli ed ora la parte più difficile: il trucco. Difficile non tanto perché ho intenzione di farmene uno complicato ma perché sono negata. Mi trucco e il risultato non fa così schifo. Sento bussare al citofono. Metto le scarpe di corsa, preparo la borsa e scendo.
È bellissimo, ha un semplice jeans con una camicia e la giacca ma è indescrivibile.
Mi avvicino lo saluto e andiamo
“una macchina? Ma se non hai nemmeno la patente” “ non è mia, c’è mio fratello ci accompagnerà e verrà a prendere” “oh..ok”
Entriamo e lui inizia a fissarmi. Odio quando le persone mi fissano. E se mi sta fissando perché ho qualcosa che non va? Si è sciolto il trucco? O forse si sono gonfiati i capelli?
“perché mi fissi? Mi metti in soggezione smettila” “scusa. Stavo notando che” “ho i capelli gonfi vero? Lo sapevo che non dovevo usare il nuovo balsamo, me li gonfia sempre” “non hai i capelli gonfi” “ah no? Allora cos’ho… ecco.. fuori posto?” “niente. Sei bella stasera” “oh.. g-grazie” non arrossire, non arrossire, non arrossire… sono arrossita. Bene, ovviamente può mai accadere ciò che voglio? No, mi sembra giusto.
Siamo arrivati finalmente. Entriamo e già ci sono le altre ragazze che insieme a me hanno organizzato la festa. Le saluto e ovviamente tutte si complimentano con me perché ho avuto il coraggio di invitarlo. Mi hanno praticamente minacciato, potrei denunciarle, ho dovuto farlo per forza non che mi dispiaccia però non è il massimo essere minacciata con una matita.
Sistemiamo la sala e dopo poco iniziano ad arrivare gli invitati e lì inizia la festa vera, balliamo e ci scateniamo come mai prima d’ora, ho ballato tanto anche con Antonio. Voi direte è il tuo accompagnatore è ovvio che ci balli. Qui vi sbagliate, non so dove ho trovato il coraggio di ballarci insieme, se avessi dovuto comportarmi come faccio di solito avrei ballato solo con le mie amiche perché mi sento a mio agio con loro. Non che con Antonio non lo sia però è diverso, non sono il tipo che si struscia vicino ai ragazzi.
Ora siamo seduti a parlare del più e del meno quando sento una canzone lenta partire ed il dj annunciare testuali parole “ a tutti i piccioncini, smettetela di limonare nei bagni e nello sgabuzzino e venite in pista. Questo ballo è per voi”
Mi guarda e dice “allora, t-ti va di ballare?” sbaglio o ha balbettato?
Comunque annuisco. Si alza mi porge la mano e andiamo in pista. All’inizio siamo un po’ imbarazzati, io sono quella che lo è di più perché, che ci crediate o no, non ho mai fatto un lento con qualcuno che non fosse mio padre o mio fratello. Dopo poco sento che mi strige e mi sussurra “ti puoi avvicinare, sono innocuo” se gli sguardi potessero uccidere lui morirebbe in questo momento. Il resto del lento lo passiamo semplicemente abbracciati.
Si fa l’ora di tornare a casa, salutiamo tutti e andiamo. Quando arriviamo fuori casa lui insiste per accompagnarmi fino fuori la porta”buonanotte” dico “buonanotte” risponde e se ne va.
No ma facciamo sul serio? Non dico di volere un bacio (che poi non mi dispiacerebbe) però almeno un “ci vediamo in giro”, “mi sono divertito”, mi sarebbe bastato qualsiasi cosa ma non un semplice buonanotte, che razza di accompagnatore sei?
Amareggiata prendo le chiavi di casa ed entro in casa, mi metto il pigiama, mi strucco e mi metto nel letto cercando di dormire ripensando di essermi illusa per l’ennesima volta.
La mattina dopo mi sveglio con la compagnia di Agnese, la mia amica del mese, e decido che sono troppo stanca per fare qualsiasi cosa quindi vado a poltrire sul divano. Sento il citofono bussare, sono sola in casa quindi tocca a me aprire. Mamma ha le chiavi quindi non è lei. Apro la porta e mi ritrovo di fronte Antonio.
“ciao” mi dice rispondo con un ciao anch’io e gli chiedo cosa ci fa qui. Mi dice che ieri ho dimenticato qualcosa. Dimenticato qualcosa? Ricordavo di avere tutto in borsa? Aspetta ma ieri non trovavo più il cellulare. “ah si, il cellulare” “anche” “anche?? Cos'altro ho dimen-”  immaginate cosa sta succedendo no? Già sta succedendo proprio quello che pensate, esatto, mi ha appena ficcato un muffin in bocca dicendomi “ ieri mi sono comportato da idiota, quando me ne sono andato. Quindi per farmi perdonare ti ho portato la colazione” è ufficiale lo odio, però mi ha portato la colazione quindi posso approfittarne. Lo faccio entrare e facciamo colazione insieme.(Ci tengo a precisare che in tutto ciò io ho il mio bellissimo pigiama con gli orsacchiotti). Se ne va appena abbiamo finito dicendomi che doveva scappare ma che ci saremmo sicuramente sentiti per vederci. Secondo voi si farà sentire? Sinceramente non lo so. Io per ora mangio l’ultimo muffin, poi si vedrà.


L'angolo di Howaitotaiga
Questa è una storia che ho scritto di getto infatti non l'ho neanche riletta,quindi se ci sono errori/orrori grammaticali scusatemi *occhidolci*
Spero la storia vi piaccia 
Un bacio 
  
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