Si sentiva la pioggia che batteva sulle finestre e sulla ringhiera di ferro. Era buio, ma non abbastanza da non farle notare i tratti del viso del ragazzo che le stava affianco. Lui aveva gli occhi chiusi e la bocca leggermente aperta.
Dormiva profondamente, e lei sentiva il suo petto alzarsi e abbassarsi con un ritmo regolare. I capelli castani gli contornavano in piccoli riccioli un viso dalla pelle scura, come di qualcuno che è stato dorato dal sole per tanto tempo, la mascella ben delineata, il collo teso e scolpito.
Lei lo stava guardando già da un po quando la pioggia cominciò a battere più forte. Anche se il rumore della pioggia sovrastava il silenzio che invadeva la stanza, lei era concentrata su un suono ben più conosciuto, che la distraeva dal mondo. Il suono del respiro dell'uomo che aveva al suo fianco e il battito del suo cuore, scandito e regolare. Era sempre così quando si soffermava a pensare se tutto cioè che le stava accadendo fosse un sogno o una realtà. Si avvicinò un pò di più a lui, sfregando il suo corpo con le coperte che li avvolgevano.
Posò la mano sul braccio di lui, come per accertarsi che fosse davvero lì, e sentì il suo calore. Si avvicinò ancora di più, aveva la testa sulla sua spalla, il suo braccio lo cingeva. Appoggió il viso sulla sua clavicola, affondando il naso nella curva del collo.
Sentiva il suo profumo, caldo e forte, avvolgente e dolce. Sfiorò il rilievo alla base del collo con le labbra, assaporandone il calore, e chiuse gli occhi facendosi trasportare da quel meraviglioso momento. Risalì la curva del collo sfiorandolo con le labbra, ogni centimetro in più era un brivido per lei. Arrivò sotto l'orecchio, poi tracciò la curva della mascella, sfregando contro la barba corta, arrivò al mento e sentì il suo respiro caldo sul viso. Non voleva svegliarlo, ma sentiva il bisogno di sfiorare le labbra con le sue, di sentire il suo calore su di lei.
Lentamente gli sfiorò la bocca con le dita e appoggiò la fronte su quella di lui. Era una cosa così delicata, così dolce e calorosa che sentì una stretta allo stomaco, una sensazione gradevole ed elettrica allo stesso momento. Sfiorò le sue labbra con quelle di lui, con  movimenti lenti, e cominciò a dargli piccoli baci. D'un tratto sentì il petto di lui sotto di lei mancare un respiro, e sentì le ciglia battere contro la sua guancia. Le loro labbra si dischiusero in un sorriso, ancora attaccate e quando lei aprì gli occhi vide quelli di lui, luminosi e brillanti che la scrutavano con una scintilla di stordimento.
Sentì le mani di lui salire lentamente sui suoi fianchi, una scia di calore sul suo corpo freddo che la fece rabbrividire.
Petto a petto, viso a viso, i loro respiri so mescolavano, le loro labbra si sfioravano. Le braccia di lui la strinsero in un caldo abbraccio, le mani si legarono dietro la schiena di lei. Un'espressione interrogativa passò sul volto di lui, seguito da un guizzo di stupore e gioia. Stettero per qualche secondo fermi, guardandosi, poi ricominciarono a sfiorarsi, le labbra danzavano, mentre loro sorridevano. All'improvviso il sorriso svanì, qualcosa scattò tra i due corpi, come se fosse scattata una molla o si fosse accesa una scintilla. Le mani correvano veloci sulla pelle, i battiti acceleravano. Lui la strinse forte e la appoggiò con la schiena sul materasso, adesso la testa di lei era sul cuscino, mentre lui le stava sopra, con cautela e dolcezza, per paura di schiacciarla troppo. Le loro labbra andavano più veloci, i battiti anche e le mani tremavano.
Erano soli, completamente, solo i loro respiri e i loro cuori che battevano l'uno contro l'altro all'impazzata, che era la colonna sonora di quel momento meraviglioso.