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Autore: Bluesun    06/05/2013    2 recensioni
“Sai che giorno è oggi?”
La sua voce è profonda e lieve, mi sussurra e posso sentire chiaramente anche il suo respiro caldo pungermi il volto. Faccio di no con la stessa ma subito mi pento. Una sua mano si è posata dolcemente sulla mia guancia e adesso i nostri occhi si stanno incrociando, i nostri nasi si stanno sfiorando e i nostri respiri si stanno congiungendo. Proprio come il mio sogno anche se è un po’ modificato, primo di tutti la posizione che abbiamo. Sono distesa su un manto d’erba con il busto rialzato e lui mi sta sopra, a gattoni sopra le mie gambe. Ingoio un groppo di saliva salito ora da chi sa quali meandri della mia agitazione. Lo vedo avvicinarsi sempre di più e adesso sento anche i suoi lunghi capelli neri, o meglio, alcune ciocche pungermi la faccia.
“Oggi è il giorno dei sogni”
Paring: [GaLe]
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gajil Redfox, Levy McGarden
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Il giorno dei sogni



Non so che mi prende. Lo vedo avvicinarsi sempre di più e la mia mente inizia a volare, perdo la poca lucidità mano a meno lui si avvicina a me e soprattutto perdo anche la mobilità. Sembro un pezzo di ghiaccio, di quelli da fare invidia a Gray, ma vado a fuoco più di Natsu quando combatte. Le sue mani sono posate sulle mie guance ma sento solo un pezzo di stoffa metallica a prudermi sulla pelle mentre il freddo pungente delle punte delle sue dita mi sfiorano delicatamente percuotendo il mio corpo di brividi. Voglio scappare ma preferisco assolutamente rimanere qui, voglio urlare ma il silenzio mi piace di più e voglio pensare ma mi rovinerei solo il momento. Una mano è strinta al petto mentre l’altra è lungo il fianco e ancora non sono riuscita a sbloccarmi da questa posizione.  Non mi ricordo nemmen più come siamo arrivati a questo punto. Chiudo gli occhi, liberando una lacrimuccia selvaggia che scivola veloce per la felicità solcandomi la pallida guancia e arrivando fino alla mano dell’uomo. Li riapro e il mio cuore manca di un battito.
E’ vicino
Molto vicino
I nostri nasi si sfiorano
I nostri occhi si incatenano
I nostri respiri si confondono
Le nostre labbra si…


“LEVY-CHAAAAAAAAAAAAAAAAAN!”
Apro gli occhi di scatto e per lo spavento perdo l’equilibrio e cado all’indietro dalla panchina. Era un sogno? Era tutto un sogno? Quello era uno stramaledettissimo sogno?
La mia bocca è ancora aperta per lo stupore, i miei occhi spalancati non nascondo di certo la mia sorpresa ma la cosa che mi rende al quanto confusa è che mi sento… triste? Mi sarebbe piaciuto ricevere quel bacio?
“Levy-chan!! Guarda stupido! L’hai fatta cadere!” grida Jet che mentre si avvicina a me comincia a fare spalla a spalla contro un grasso Droy che se si mette di impegno può benissimo sbalzarlo via ma credo che sia troppo fiacco anche per fare quello. Perché si è ridotto così? Questo dubbio mi assale da quando siamo tornati. Sbuffo e mentre ceco di rialzarmi da terra una mano mi si para davanti. La riconosco subito. E’ la sua.
“Oi gamberetto”
Eccome se la conosco bene. Ingoio un groppo di saliva e infine poso la mia bianca e fragile mano sulla sua e dopo una spinta da parte del ragazzo riesco a tornare finalmente in piedi. Volto lo sguardo su di lui e dopo averlo contemplato per qualche secondo riesco finalmente a far uscire la mia voce:
“G-grazie”
“Tutto bene piccoletta? Ti vedo andare a fuoco”
E ti pareva. Credo che adesso posso sfoderare la mia amata pala da esploratrice, la tomba mi aspetta!
“Sto benissimo! E’ che mi ero addormentata e quindi… tutto qui”
Sono veramente patetica.
“Dormito?”
Lui mi guarda. Braccia conserte, occhi vispi e brillanti, ghigno divertito stampato come sempre sul volto, espressione di chi vuole essere superiore ma allo stesso tempo divertita. Il solito Gajeel Redfox insomma.
“Sono un po’ stanca”
Affermo imbarazzata mentre volto il capo verso i miei compagni che ancora continuano a litigare su chi mi avrebbe alzata da terra e di chi fosse la colpa del “fine” modo con cui mi sono svegliata. Ancora non hanno notato che è già stata alzata ma questi sono solo infimi dettagli. Non faccio in tempo nemmeno a dire “Ah” che in un momento mi sento alzare da terra e posare malamente su una spalla.
“Cosa stai facendo?” chiedo imbarazzata mentre cerco di scendere da quello che dovrebbe essere un Dragon Slayer imprevedibile.
“Ti porto a casa, mi sembra ovvio. Oi gamberetto! Perdi colpi? Infondo sei te quella con più cervello!”
Ecco la risposta che sento arrivare. Non so se incazzarmi per l’ironia, la presa alla “Sacco di patate” e per i soliti soprannomi che mi affibbia o  felicitarmi del complimento e della preoccupazione che mi sta dimostrando. Sicuramente sono rossa, me lo sento, vado troppo a fuoco.
“Me-mettimi giù!! Scimmione maleducato!!”
Direi la prima, mi piace di più. Inizio a battergli dei pugnetti sulla schiena ma senza successo. A questo punto credo che mi farò trasportare. Mi appoggio su di lui e subito vengo presa da un’ondata di caldo. La sua schiena è così calda e robusta, mi sento come protetta.
“Oi gamberetto”
Riecco la sua voce e subito scatto sull’attenti ma non faccio in tempo a chiedere nulla che già mi ritrovo col sedere a terra. Chiudo gli occhi per la botta improvvisa e subito porto una mano a massaggiarmi il fondo schiena. Ricordiamoci di non fidarsi mai più di un passaggio. Appena li riapro la scena che mi si para davanti mi uccide. Gajeel mi è molto vicino, e non dico che mi  è davanti ma mi è proprio a un palmo dal naso.
“Sai che giorno è oggi?”
La sua voce è profonda e lieve, mi sussurra e posso sentire chiaramente anche il suo respiro caldo pungermi il volto. Faccio di no con la stessa ma subito mi pento. Una sua mano si è posata dolcemente sulla mia guancia e adesso i nostri occhi si stanno incrociando, i nostri nasi si stanno sfiorando e i nostri respiri si stanno congiungendo. Proprio come il mio sogno anche se è un po’ modificato, primo di tutti la posizione che abbiamo. Sono distesa su un manto d’erba con il busto rialzato e lui mi sta sopra, a gattoni sopra le mie gambe. Ingoio un groppo di saliva salito ora da chi sa quali meandri della mia agitazione. Lo vedo avvicinarsi sempre di più e adesso sento anche i suoi lunghi capelli neri, o meglio, alcune ciocche pungermi  la faccia.
“Oggi è il giorno dei sogni”
Spalanco gli occhi, un po’ per la sorpresa e un po’ per il dubbio ma non riesco a esprimere la mia opinione che le sue labbra premono prepotenti sulle mie. Sono fredde e sanno di metallo. Un po’ me lo aspettavo, con tutto quello che mangia sicuramente avrebbero preso quel sapore. La cosa che non mi aspettavo è che sono morbide proprio come un cuscino. Lo approfondisce e piano piano mi fa distendere sull’erba. Adoro questo giorno, il giorno dei sogni…



Apro gli occhi piano piano, sbattendo le palpebre più di una volta. Ho la testa appoggiata su un braccio del tavolo e ancora sono un po’ intontita dal sonno. Strizzo forte gli occhi e non appena li riapro sento che il mio cuore ha perso un battito. Il suo volto è vicinissimo al mio e pare che anche lui stia dormendo. Alzo lentamente la testa per capire se anche lui si è assopito ma qualcosa cattura la sua attenzione. La sua mano libera si è unita alla mia e adesso ci stiamo tenendo per mano. Arrossisco all’impatto con quella scena ma dopo un piccolo cenno pare che anche Gajeel si sia svegliato. Sto bollendo, sto per fare una figura di rospo. Mi guarda, è assonnato pure lui. Si stropiccia gli occhi con l’altra mano e apre la bocca in un grandissimo sbadiglio. E’ carinissimo in questo stato e ancora mi stupisco di quello che penso. Non dico niente, lo osservo e basta.
“Oi gamberetto”
Eccolo, sicuramente mi dirà “Che cazzo fai con la mia mano?” o “Sei rossa! Non pensare male!” o ancora “Oi!! Mi vuoi sfidare?”, e sicuramente rovinerà questo momento stupendo. Sento che la mia mano viene strina più forte e non posso fare a meno di puntarla prima di guardare lui con fare stupito. Che sta facendo?
“Sai, ho fatto un sogno” afferma illuminando il suo volto con un sorriso.

Tuuuuum Tuuuum Tuuuuum

“Ed era azzurro come i tuoi capelli”

Tum Tum Tum

“Arancione come il tuo vestito”

TumTum TumTum TumTum

“E profumava di fiori, di libri, di carta e di magia”

TumTumTumTumTum

“Ma la sai la cosa più bella?”
Il mio cuore sta accelerando ancora di più…..e ancora ……e ancora. Non smette. Sento il petto che si sta sfondando ma tutto si ferma non appena lo dice.
“Eri tu”
Adesso posso morire in pace. Acnologia, puoi venire a prendermi in qualsiasi momento.
“Da-davvero?”
Chiedo quasi impaurita di ciò che sto dicendo. Infondo sto chiedendo una cosa idiota e mi sto rovinando il momento più bello della mia vita.
Eccome se l’ho rovinato.
“No, era solo per vedere quella faccia!!” E qui scoppia a ridere indicandomi.
E’ così fine e così carino che… che…
“BAKA GAJEEL!!!!”
Che la borsa in faccia non gliela toglie nessuno.


 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 





***********
“Oi Barista! Dammi del ferro!” afferma il moro appoggiando la schiena al bancone e dandole le spalle si mette a osservare la gilda puntando gli occhi su una figura in particolare: la piccola folletta azzurra che pare essersi addormentata sul bancone. Mirajane sembra accorgersene e subito porge un piatto pieno di bulloni all’uomo affermando all’improvviso un:
“ Una leggenda narra che se due si tengono per mano mentre dormono questi si incontrano nei sogni”
“Che cos’è un sogno?”
“Un mondo parallelo che si incontra la notte, quando abbandoniamo ciò che siamo e diventiamo ciò che vorremmo essere.Lì incontri gli angeli, coloro che ti salvano dalla tristezza che qui in questa realtà ti incatena ”
Gli occhi rossi si fissano sulla figura dell’azzurra e la testa vaga in chissà quali pensieri. Si spostano verso un braccio tenuto sotto la testa della ragazza mentre l’altro è abbandonato accanto a se con la mano aperta. Il desiderio profondo di fare un “sogno” lo attanaglia e si dimentica pure dei bulloni appena richiesti.
La Strauss sorride alla reazione di quello che dovrebbe essere la pecora nera della gilda, colui che non è stato accolto con il solito calore, colui che era nemico e che tutti reputano stronzo e diverso e che adesso sta arrossendo come un bambino mentre constata la semplice opzione di tenere la mano ad una ragazza.
“Vuoi provare a sognare?”
La voce dell’albina gli perfora le orecchie. Sì, vuole e glielo si legge negli occhi. Si stacca dal bancone e senza prendere il suo spuntino si avvicina alla ragazza e le siede accanto. Respira dolcemente e con leggerezza, il viso angelico gli rapisce il cuore e la mano tenuta sulla panca accanto a lei gli aumenta dentro l’adrenalina di provare. Porta il suo arto sinistro al di la di quel braccio, incrociandoli, e piano piano congiunge la sua mano con quella di lei. Arrossisce e ingoia un groppo di saliva. Spera in cuor suo di non essere visto anche se sa che due occhi blu e un sorriso divertito che sprizza vittoria e felicità lo stanno puntando. Appoggia la faccia sul tavolo, così da avere il suo viso a un palmo dal naso e piano piano chiude gli occhi lasciandosi abbandonare fra le braccia di morfeo che hanno lo stesso profumo dei fiori mischiato all'odore della carta vecchia e delle copertine di pelle di libri antichi.

Ed è lì che l’ha incontrata. Il suo primo sogno, il suo primo angelo che lo ha portato in salvo.

...

Ma questo lei non lo avrebbe mai saputo














Angolo autrice:
Salve!! Spero che vi sia piciuta questa piccola storiella ^^ Diciamo che ho preso spunto da mio cugino che ha strinto la mano al fratello dormiente per scoprire se anche lui poteva partecipare al suo sogno... diciamo per scopi di spia xDD
Coooomunque, spero di averla scritta e esposta bene ^^ E se non s'era capiito il blu significa sogno e il nero realtà. le due tonalità di blu sono state inerite per disinguere i due sogni. Un sogno dentro al sogno! Tadaaa!
Va bhè, spero di avervi soddisfatto con questa piccola One Shot che serve per marginare il tempo che ci metto a inserire il quarto capitolo della mia long xDD
Ciaoo!

 

   
 
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