Mi resta poco tempo. Una dozzina di minuti al massimo. Ci sono tante cose che vorrei dire.
Una mano mi sta portando a ballare.
La banda sta suonando un Valzer.
Ma non sono io. Non ci sono più.
Non c'è più nessuno.
Ho una conchiglia sulle orecchie e sto ascoltando il mare, le onde.
E' fastidiosa l'acqua nelle orecchie.
Qualcuno mi ha punto i piedi. Sono rocce.
Oppure chiodi.
Cammino sulle guglie della cattedrale.
Sento il vento tra i capelli. Ma non ho più i capelli. Anzi, non li ho mai avuti.
C'è silenzio.
Il campanile batte le ore. E i minuti. E i secondi.
La ragazza in fondo alla strada ha la gonna corta. E piange.
Una nuvola mi entra nelle orecchie.
Urlano tutti.
Com'è strano il silenzio qui.
Un gatto mi sfiora coi baffi.
Si accoccola tra le zampe di un drago.
Gli angeli mi portano a volare.
Ma il pavimento è freddo.
Non c'è nulla.
Sono viva.