"Crazy or not that kind of love never dies" 



 
 



Posso fingere di stare bene che lui non mi interessi ,che non penso a lui continuamente ,ma la verità è soltanto una…ed oggi ne ho avuto la prova…
Quando Silas mi ha fatto credere di essere lui e mi ha tormentato in quel modo ,ho capito che per me lui non è semplicemente il lupo cattivo,arrivato a Mystic Falls, per rendere la vita impossibile a me ed ai miei amici.
No, non è solo questo.
Per me ,lui è ,e resterà sempre ,la prima persona che mi ha vista davvero per come sono realmente…
la prima persona che mi abbia capita fino in fondo,fino a toccare i punti più nascosti della mia anima…
Vorrei non fosse così ,perché almeno adesso non ci starei così male,non mi tormenterei,non mi sentirei il cuore battere tanto forte , come se volesse scoppiarmi..
Riascolto il messaggio che mi ha lasciato in segreteria…e tutto peggiora…
 il cuore accellera,sembra volermi uscire dal petto…
Mi ha detto che mi avrebbe fatto vedere il mondo intero ,ma adesso dov’è?
Dov’è  proprio adesso che avrei bisogno di lui?
Mi sento cattiva e terribilmente in colpa..perchè adesso è di Tyler che dovrei sentire la mancanza..ma non è così…io la amo,oppure no?
Insomma, ultimamente ,siamo stati così distanti che me lo sono chiesto più volte…è davvero lui quello che amo?è davvero Tyler l’uomo giusto per me?
Tyler mi ha dato tanto…ci siamo avvicinati e ci siamo capiti e aiutati sempre a vicenda…inoltre ,tra me e
lui ,la passione è sempre stata innegabile…eppure ,se ne è andato…anche se costretto ,tutto ciò che riesco a pensare è che avrebbe potuto almeno lottare per me …ci avrebbe almeno potuto provare…o mi avrebbe almeno potuto chiedere di scappare con lui…chissà, magari non l’avrei fatto…ma almeno avrei saputo che era una possibilità,qualcosa che lui aveva contemplato.
Se poi ripenso che ,prima che ci mettessimo insieme, per lui ero”solo una puttanella isterica”,come lui stesso mi definì parlando di me con Matt…Mi chiedo come può una persona vederti prima in un modo e poi in un altro modo…o meglio ,la cosa mi spinge a chiedermi : “e se lo fossi ancora?”,una puttanella isterica che non sa cosa diamine vuole ,nemmeno lei ?!
Però ,se così fosse,se fosse vero,perché lui,invece,  mi ha vista subito?
Perché ,per lui ,sono stata sin da subito “bella”,”forte”e “piena di luce” ?come ha fatto a vedere in me tutte le cose che mai nessuno ha saputo vedere…
Eppure non l’ho mai trattato bene…non gli ho mai detto nemmeno lontanamente che in fondo mi attraeva..no,come avrei potuto ammetterlo a lui?come avrei potuto ammetterlo a me stessa?
Se solo non se ne fosse andato ,forse ora mi ritroverei a dirgli qualcosa…
Io non so cosa provo per lui…Silas ha ragione  : ho paura ,e non solo e semplicemente di lui,ma dei miei sentimenti per lui…di ciò che potrei davvero provare per uno come lui…dei miei desideri più profondi…
Ma tanto a che serve farsi tutte queste domande e farsi scoppiare il cervello per tutti questi pensieri?
Tanto lui non è qui…
Mi ha detto che “tutto era per me”ma tutto cosa?
Cosa c’entra con me, il fatto che lui se ne sia andato via?come potrebbe una cosa del genere farmi stare bene?
Se lui tornasse, non so cosa potrei fare e come potrei reagire…se lui mi chiedesse ,per davvero ,quello che mi ha chiesto Silas…non so come reagirei…
 
 
“Ma dove diamine ti sei cacciato maledettissimo ibrido?” e posando la penna tra le pagine del suo diario,si alzò dalla sedia accanto alla scrivania per stendersi sul proprio letto..ma non fece in tempo a voltarsi ,che lui era lì…seduto sul davanzale della sua finestra che la fissava alquanto ammirato.
La sua stanza era buia ed illuminata solo dalla fioca luce di quella lampada da scrittoio..troppo debole per poter illuminare il volto dell’originale.
Ma la finestra era spalancata e lasciava intravedere un cielo stellato ed una luna,che sebbene non fosse piena,era abbastanza luminosa…
Era una bella vista..una finestra aperta che dipingeva un ottimo paesaggio notturno ,fatto  di luna e di stelle…e poi c’era lui.
“Ciao Caroline”le sorrise affabile.
Caroline ,istintivamente, si sentì bene nel vederlo lì ma ,nonostante il suo istinto le suggerisse che si trattava proprio di Klaus,temette ,per un attimo ,che invece potesse essere di nuovo Silas.
“Sei proprio tu?”gli chiese tra lo spaventato e lo speranzoso.
“Sbaglio o stavi parlando di me un attimo fa?Ti stavi forse chiedendo dove diamine mi fossi cacciato?”ripetè allusoriamente le sue stesse parole,pronunciate  un attimo prima,quando non credeva di essere in sua compagnia.
 “Da quanto sei qui?”chiese ancora più preoccupata che avesse anche avuto modo di leggere ciò che stava scrivendo…
Benchè anche lei fosse una vampira ed avesse l’udito sensibile ad ogni minimo rumore,mentre scriveva era piuttosto assorta ed in più Klaus non era un vampiro come un altro …se avesse voluto ,sarebbe potuto stare ore a spiarla senza essere visto o sentito da lei.
“Abbastanza…”sorrise malizioso,facendo in modo che si formassero sue deliziose fossette sul suo volto. E questo le provò che non si trattava di Silas.Era inequivocabilmente lui…
 
“Eri preoccupata per me,dolcezza?”le chiese ancora vedendola d’improvviso imbarazzata per aver capito che una sbirciatina a ciò che stava scrivendo l’aveva molto probabilmente data.
“Ti sbagli..Mi chiedevo soltanto il senso di quella telefonata,se tanto,a detta di tutti,avevi deciso di non tornare più”le rispose fredda.
Non aveva intenzione di cedere al suo solito modo di provocarla.
“Beh,è così…sai ho…affari più importanti che mi costringono a rimanere lì,diciamo così”fu volutamente vago nella risposta ,forse per il timore di doverle rivelare della sua paternità.
Quasi come se questa cosa l’avesse potuta spingere lontano da lui.
“…Non è un segreto che io ami New Orleans…ma sai bene che non me ne sarei mai andato senza un buon motivo..non sarei mai potuto riuscire a stare lontano da te”continuò guardandola negli occhi.
“E allora questo cosa significa?Perchè adesso sei tornato?”la bionda glielo chiese ,sebbene fosse spaventata dalla risposta.
Aveva capito che era un addio…ma lei non era pronta…decisamente no.
“Caroline,sono tornato soltanto per salutarti nel modo giusto…non potevo andarmene così ,senza dirti niente…soprattutto adesso che, finalmente, eravamo diventati amici…”
“Beh ,ad un amico diresti il motivo del tuo viaggio…”lo accusò.
“Fidati è molto meglio che tu non lo sappia…è meglio così Careoline,davvero” era serio come non l’aveva mai visto.
“Ad ogni modo ho pensato che ti meritavi un regalo d’addio…”
“Lasciami indovinare…un braccialetto?un abito?no aspetta ,forse è un altro ritratto…e davvero vorresti liquidarmi così?”questa volta alzò il tono e si sentì invasa dalla rabbia.
Era uno stupido se credeva davvevro che si sarebbe potuto  liberare di lei in questo  modo…
“No,in realtà …si tratta di Tyler…”deglutì in attesa della sua reazione.
“Cosa?”era sorpresa e non sapeva se urlare di gioia o urlare dalla disperazione..non che non  volesse Tyler indietro,ma se proprio Klaus le avesse dovuto fare un ultimo regalo avrebbe desiderato tutt’altro.
“Si,sono andato a cercarlo..ma non per ucciderlo come gli avevo promesso…ma per dirgli che è arrivata l’ora che ritorni da te..arriverà a momenti ,Love”.
“Tutto qui?”chiese d’impeto,con un misto di delusione e di tristezza…
“Pensavo fosse questa la cosa che desideravi di più…adesso potrai essere felice con lui…perché è questo ciò che più desidero io…che tu sia felice,semplicemente felice… e se è lui che è in grado di renderti tale..allora è giusto così”pronunciò le ultime parole alzandosi dal davanzale e raggiungendola al centro della stanza…
Ecco che furono di nuovo molto vicini,così come era accaduto tante volte,soprattutto di recente.
Lei ormai aveva gli occhi lucidi…nessuno aveva mai fatto niente del genere per lei…quello si che era un gesto d’amore.
Forse proprio quel gesto che,in cuor suo,si aspettava da lui,per perdonarlo per quanto male aveva fatto…quel gesto che le avrebbe davvero fatto capire che era in grado di amare e lo stava dimostrando.
“Chiunque sia in grado d’amare non può essere così cattivo”gliel’aveva detto già una volta ed adesso lo stava facendo ancora.
Lui capì esattamente cosa volesse intendere e con dolcezza allungò una mano per accarezzarle il volto…
Le sue dita scivolarono delicatamente lungo il suo viso fino a sfiorarle la bocca.
Adesso anche i suoi occhi erano lucidi e quelli di lei non riuscirono più a trattenere le lacrime.
Non servivano altre parole.
Lui, con quel gesto, voleva dimostrarle che l’amava davvero e che per lei sarebbe stato  disposto  a tutto.
Lei ,con quelle parole, gli aveva fatto capire che aveva compreso tutto e che sapeva benissimo cosa lui provasse nei suoi confronti.
Klaus poteva avere ancora dei dubbi però…in fondo era sempre lei quella che non diceva mai nulla.
Lui non l’avrebbe mai forzata a fare nulla che lei non volesse.
Non avrebbe mai approfitato di questo suo momento di debolezza.
Così, si sporse in avanti, e le stampò un bacio all’angolo della bocca.
Un bacio lieve e delicato..quasi come se avesse paura che lei l’avesse potuto schiaffeggiare,per tanta impudenza,da un momento all’altro.
Poi si staccò da lei e riuscì a dirle soltanto ”Arrivederci mia dolce Caroline…quando sarai pronta,quando il tuo cuore sarà davvero pronto,sai esattamente dove trovarmi”.
Si voltò e lentamente raggiunse la finestra per saltare nel vuoto e scomparire nel nulla.
Ma non era preparato a ciò che accadde nel giro di pochi secondi.
Caroline fu più veloce di lui e gli si parò davanti…pronta a non farlo andare via.
“Non posso lasciarti andare via così…”lo gridò tra le lacrime.
Ed in un attimo gli si avvento contro per baciarlo.
Le sue mani gli strinsero il viso e cercarono di avvicinarlo sempre più al suo.
Le loro lingue si incontrarono immediatamente…ed il bacio che ne seguì fu pura passione.
Lui fu invaso da una felicità mai provata prima.
La donna che amava,la donna che aveva coreteggiato fino a quel momento, finalmente era sua…era pronta a lasciare che lui le mostrasse il mondo.
La cinse tra le sue braccia mentre quel bacio si faceva sempre più coinvolgente.
La strinse a sé con tutta la sua forza deciso a non lasciarla andare mai più.
Si non l’avrebbe mai fatto,non avrebbe mai potuto.
Le aveva detto che le avrebbe mostrato il mondo e tutte le sue meraviglie…ma ad un tratto le sembrò che la meraviglia più grande di tutte ce l’avesse proprio lì …tra le sue braccia.
 
                                                                                                                    Fine.




Note Autrice : l'immagine utulizzata non è mia,l'ho trovata su internet e l'ho trovata splendida ed adatta per questa mia storia!!!!