Nessuna risposta. Dopo qualche secondo, l uomo ripete la domanda con più forza: «studente, qual é la tua risposta?»
Improvvisamente una voce grida attraverso il muro: «mi rifiuto di rispondere. Voglio uscire da qui!» «Devi rispondere, altrimenti subirai un altro shock.»
«non risponderò. Non potete tenermi chiuso qui, fatemi uscire. Fa. Te. Mi. U. Sci. Re.»
L uomo ruota la sedia e guarda implorante lo scienziato in camice da laboratorio seduto dietro di lui. «Non penso che risponderà.»
Lo scienziato con calma replica: «se lo studente non risponde in un tempo ragionevole, considera sbagliata la risposta.»
«Ma sta urlando: Vuole uscire.»
«Continua, per piacere.»
«Forse dovremo controllarlo, ha detto di essere malato di cuore»
«L esperimento richiede che tu vada avanti.»
L uomo sospira e si volta di nuovo.
Fissa il pannello strumenti che ha di fronte, almeno una trentina di manopole in fila; ogni manopola indica un voltaggio. Sotto la manopola con l indicazione 320 volt c è un avviso: SHOCK ESTREMAMENTE INTENSO. L uomo appoggia con cautela il dito sull' interruttore. Poi lo toglie. Si volta di nuovo verso lo scienziato.
«Non voglio essere responsabile di aver ucciso un uomo.»
«La responsabilità é mia. Per piacere, continua.»
L uomo scuote la testa, incerto su cosa fare. I suoi occhi mostrano uno sguardo vuoto, terrorizzato. Si stringe nelle spalle, si gira e mormora: «beh, ecco.»
Si piega in avanti e parla nel microfono: «studente, la tua risposta é sbagliata.» Poi preme l interruttore.
Un urlo da far gelare il sangue scuote la parete.