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Autore: LyraGrimm    06/05/2013    1 recensioni
SpaMano, ambientata al tempo di Garibaldi e dei Mille.
Si sorprese di come la sua voce paresse calma, mentre stava morendo dentro. Suo fratello, Garibaldi, i Mille e la nascente Italia avevano bisogno di lui.
Genere: Drammatico, Guerra, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Spagna/Antonio Fernandez Carriedo, Sud Italia/Lovino Vargas
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Nota dell’autrice:
Mi annoiavo. E lo streaming di Once Upon a Time non voleva caricare, quindi mi sono messa a scrivere questa fic. C:
E’ la mia prima SpaMano, siate clementi.
Peace e non correte con le spade laser in mano.


Anno 1860.
Romano guardò ancora una volta la propria immagine riflessa pallidamente dallo specchio mentre finiva di allacciare quasi meccanicamente i bottoni della camicia, quella camicia rossa che adesso sembrava pesargli cento chili sulle spalle.
Sospirò, per poi avviarsi al piano di sotto. Raccolse la sua borsa, con le poche cose che gli erano necessarie e si accinse a varcare la porta.
« Stai uscendo?»
La voce assonnata dello spagnolo gli arrivò alle spalle come una coltellata. Aveva sbagliato qualcosa? Fatto troppo rumore? Svegliarsi prima dell’alba gli era sembrata un’ottima idea per evitare quella conversazione.
Non era mai stato bravo negli addii, ogni volta la sua emotività aveva il sopravvento. Ma questa volta non si trattava solo di lui, non erano i suoi desideri ad essere importanti doveva fare la cosa giusta.
« Me ne sto andando, Antonio.»
Si sorprese di come la sua voce paresse calma, mentre stava morendo dentro. Suo fratello, Garibaldi, i Mille e la nascente Italia avevano bisogno di lui. « Non tornerò.»
Avvicinò la mano tremante alla maniglia, pronto a varcare la soglia « Aspetta.» Sentì la mano dell’ispanico posarsi sulla propria spalla, dolce e calda come il sole che faceva maturare i pomodori in giardino. Fu costretto a voltarsi, tenendo lo sguardo basso: se avesse incontrato gli occhi smeraldini i suoi sentimenti avrebbero avuto il sopravvento.
« Voglio che tu abbia questa.» Il meridionale non afferrò immediatamente ciò che stava succedendo, finché non vide la catenina d’oro con la croce dello spagnolo circondargli il collo. Si morse il labbro inferiore ricacciando indietro le lacrime. « Resta con me.» Si limitò a scuotere la testa energicamente.
« Non posso.»
« Avevi promesso. Promesso che non te ne saresti mai andato.»
« Devo farlo, devi capire che mio fratello ha bisogno di me.»
Ripeté con calma.
« Perché? Perché lui viene sempre prima di me, prima di noi?!» Avvertì la voce dell’iberico tremare come non era mai successo prima. « Sei un traditore.»
Cento pugnalate al cuore sarebbero state decisamente meno dolorose. Afferrò rapido la catenina strappandola e lanciandola addosso allo spagnolo.
« IO TI ODIO! » Fu l’ultima cosa che disse prima di imboccare di corsa l’uscio sbattendosi la porta alle spalle.
Mentre si lasciava la casa di Antonio alle spalle per unirsi ai Mille lasciò che le lacrime gli scendessero lente lungo le guance.
  
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