-Nothing Can Pull Us Apart-

Kurt era appena uscito di casa e stava tranquillamente passeggiando sul marciapiede diretto alla pasticceria posta nella strada parallela alla sua. Quando fu sul punto di attraversare, sentì lo stridio delle gomme di un'auto e poi più nulla.

Blaine, ancora disteso sotto le coperte, aspettava il suo ragazzo che era andato a prendere il caffè. Dalla finestra poteva sentire il solito rumore del traffico newyorchese e qualche uccellino cinguettare, il ragazzo era ancora mezzo addormentato, quindi tutto all'esterno gli sembrava provenire da una realtà parallela.

Il rumore di un'auto che andava a sbattere contro qualcosa o meglio qualcuno, lo ridestò del tutto. 
Blaine si alzò di scatto dal letto e si affacciò alla finestra da cui vide una folla attorno ad un uomo, steso a terra circondato da sangue.

Il cuore del ragazzo si era fermato, non poteva essere...non lui, non il suo Kurt, non colui per cui aveva lottato, non lui, non l'amore della sua vita.

Scese le scale di corsa, ancora indossando il pigiama. 
Appena arrivò al pian terreno corse fuori verso il gruppo di gente e fece per scostare le persone attorno al ragazzo, sperava ardentemente di aver sbagliato, sperava che non fosse Kurt.

Ma i suoi pensieri di fermarono quando scorse il suo ragazzo a terra con il viso sfigurato e circondato da una pozza di sangue. Le lacrime iniziarono a solcare il suo viso e i singhiozzi non tardarono ad arrivare fino a quando il suo corpo iniziò ad essere scosso da forti spasmi e si accasciò al suolo in ginocchio, cominciò a ripetere frasi sconnesse, ma tutte contenevano una parola comune: ''Kurt''.

Il rumore di un'ambulanza si sentì in lontananza e dopo poco il ferito venne caricato sulla barella, i medici continuavano a chiedere se qualcuno lo conoscesse, ma Blaine rimaneva inerme in ginocchio, non riusciva a parlare o anche solo a muoversi, aveva appena perso tutto nel giro di 10 minuti.
I medici notarono il ragazzo in ginocchio che piangeva e gli si avvicinarono.

< Mi scusi, lei è un parente? O un amico? > Blaine riuscì solo ad annuire per poi mostrare la mano su cui posta sull'anulare c'era una fedina in argento.

< É il fidanzato da quanto ne deduco, venga con noi, lo dobbiamo portare immediatamente all'ospedale > il ragazzo dopo queste parole si alzò con fatica e li seguì.

Quando entrò nel veicolo e vide il suo fidanzato sdraiato, gli occhi divennero lucidi e gli prese la mano ed iniziò a sussurrare dei dolci ''Ti amo'' sperando che in qualche modo l'altro reagisse.

Durante il viaggio in ambulanza Blaine non ebbe la forza di staccare la sua mano da quella dell'altro.

Dopo alcune domande dei medici, il ragazzo si perse nei ricordi della sera precedente: Kurt, che gli preparava la cena per il loro anniversario...Kurt, che lo abbracciava e gli sussurrava all'orecchio parole dolci...Kurt, che proprio la sera prima si era inginocchiato e gli aveva chiesto la mano...Il Kurt con cui aveva fatto l'amore.

Il Kurt che ora, era sdraiato inerme su quella barella.

Il rumore dello sportello che si apriva lo svegliò, fece per portarsi una mano al viso e notò che era bagnato dalle lacrime, i medici gli dissero di scendere, ma lui si rifiutava di lasciare la mano del suo ragazzo e allora scese tenendogliela stretta nella sua. 
Il medico arrivò appena entrarono nell'ospedale e portò Kurt in sala operatoria, lasciando un Blaine solo e disperato in sala d'attesa.

Il ragazzo aspettò per ore, durante le quali vagliò le varie possibilità: se Kurt fosse morto lui lo avrebbe seguito senza indugiare poiché non avrebbe più avuto niente per cui vivere, se Kurt fosse sopravvissuto avrebbe ringraziato Dio, Buddha o chiunque altro per non aver fatto morire l'amore della sua vita, colui che lo aveva salvato.

Dopo 4 ore in cui Blaine non ebbe notizie di Kurt, vide il dottore uscire, lo fermò e nervosamente gli chiese delle condizioni dell'altro ragazzo.

< Ha subito gravi danni al cervello e alle ossa, il battito è debole, non sappiamo se arriverà a sera, ne dubitiamo fortemente, mi dispiace moltissimo Signor Anderson, abbiamo fatto il possibile. > disse poi congedandosi il medico.

Blaine rimase lì, in piedi con gli occhi sgranati da cui sgorgavano enormi lacrime.

Ormai aveva deciso, qualcuno aveva deciso di portargli via Kurt? Beh, lui non poteva più sopravvivere senza di lui, sarebbe stato come sopravvivere senza il cuore, perchè Kurt ormai possedeva il suo.

Il ragazzo cercò in tutti i modi di vedere Kurt, ma non glielo permettevano, dicevano che avrebbe dovuto aspettare domani, così Blaine, dopo svariati tentativi di entrare nella stanza, decise di tornare a casa. Dopo essere sceso dal taxi corse in casa dove si mise a cercare un foglio.

Appena lo ebbe trovato iniziò a scrivere delle semplici frasi:

'Kurt amore, aspettami ti sto raggiungendo. Non ti dirò mai addio ricordi? Ti amo -B'

Si sfilò la fedina dal dito e l'appoggiò sul foglio, prese le pillole che aveva comprato in farmacia e se le portò tutte alla bocca, inghiottendole. Il cellulare iniziò a suonare, Blaine non cercò neanche di rispondere, le pillole continuavano a scendergli in gola una ad una.

Il ragazzo venne distratto dal BIP proveniente dalla segreteria del telefono: 
< Signor Anderson chiamiamo dall'ospedale. Il suo ragazzo, Kurt, è vivo, si è svegliato da poco e ha subito chiesto di lei, non è in buone condizioni, ma reagisce agli stimoli, spero senta questo messaggio e la preghiamo di affrettarsi. >.

Gli occhi di Blaine uscirono dalle orbite, ma che stava facendo?! Corse in bagno lasciando cadere il barattolo con le pillole rimaste, che si dispersero sul pavimento, entrò nella stanza e s'infilò due dita in gola così da vomitare le pasticche appena ingerite.

Dopo essersi lavato la bocca si diresse all'ospedale con il cuore in gola.

All'entrata schivò e andò a sbattere contro qualcuno, ma in quel momento non gliene poteva fregare minimamente. 
Arrivato alla reception, Blaine chiese di vedere Kurt, la ragazza gli sorrise e gli disse il numero della stanza: 216 .

Blaine ricominciò a correre e appena arrivò d'avanti alla porta il respiro gli si mozzò in gola...e se Kurt fosse morto in quel tempo? Che avrebbe fatto?.

Dall'interno della stanza provenivano dei sussurri e delle parole di una voce più mascolina, ma quei sussurri avrebbe potuto riconoscerli dovunque. 
Blaine spalancò la porta e cose verso il suo futuro marito, che lo guardò con gli occhi pieni d'amore.

< Blaine?! Oddio! B-Blaine stai bene??? > chiese Kurt cercando di urlare, ma con scarsi risultati.

< Lo chiedi a me? Oddio Kurt ho avuto così paura! > esclamò andandolo a baciare sotto gli occhi felici del medico.

Dopo un paio di controlli i medici confermarono che Kurt stava bene, tralasciando tutti i danni alle ossa e qualche taglio e livido, il problema al cervello si era dissolto nel nulla.

I due ragazzi rimasero sempre insieme, Blaine rimase di fianco a Kurt per tutte le cure, non lo lasciava mai, non ci sarebbe riuscito.

Blaine non rivelò mai a Kurt cosa stava per fare quel giorno, sapeva che Kurt non avrebbe voluto vederlo morire, anche se il ricciolo non sarebbe riuscito a vivere senza di lui.

Blaine e Kurt non si separarono mai, si sposarono appena Kurt uscì dall'ospedale, non avevano mai avuto dubbi sul loro amore e mai ne avrebbero avuti.

Ciò che li legava non era un amore come gli altri, era un amore passionale, dolce, protettivo.

Erano anime gemelle e neanche una stupida auto avrebbe mai potuto dividerli.

Spazio della più o meno autrice:
Ciao :D beh allora questa è la mia prima OS Klaine sooooo Don't kill me pls XD uhm...beh devo dire che io avrei voluto farla finire in un altro modo, ma certa gente (Emma e  Claudia/Keira) mi stavano per uccidere via chat O_O 
Quindi spero vi sia piaciuta :3 mi farebbe davvero piacere una recensione solo per sapere un parere :D anche se fa schifo XD ciao a tutti un bacione 
-Ale