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Autore: A li    25/11/2007    12 recensioni
Sbatto la porta con violenza.
Non m’importa niente delle urla che farà mia madre.
Non m’interessa la faccia sconvolta che farà mia sorella. Lei non può capire.
Non mi farò influenzare dal sospiro pesante di mio nonno.
Nessuno mi può far cambiare idea.
Abbiamo litigato; un’altra volta.
Ma oggi sarà diverso: non m’interessa se gli altri non riescono a capire il mio amore per te. Oggi cambierà tutto.
[Quello che l'amore può spingere a fare.]
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Tokio Hotel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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…Non ci sarà mai una risposta…

…Non ci sarà mai una risposta…

 

Sbatto la porta con violenza.

Non m’importa niente delle urla che farà mia madre.

Non m’interessa la faccia sconvolta che farà mia sorella. Lei non può capire.

Non mi farò influenzare dal sospiro pesante di mio nonno.

Nessuno mi può far cambiare idea.

Abbiamo litigato; un’altra volta. Ma oggi sarà diverso: non m’interessa se gli altri non riescono a capire il mio amore per te. Oggi cambierà tutto.

 

Apro con uno strattone il cassetto del comodino e ne tiro fuori un foglio bianco.

Finalmente ho imparato il tedesco. Nessuno potrà dire che non è servito a niente.

 

Bill,

non m’interessa scrivere ‘caro’, perché sarebbe riduttivo.

Non voglio scrivere un poema, non voglio che tu mi compianga perché ho i genitori divorziati, una sorella anoressica e sono anch’io probabilmente pazza.

Non ho intenzione di scrivere una lettera d’amore: quelle sono già troppe: posso vedere la tua stanza che ne è riempita. Non ho nemmeno la forza per farlo.

Io voglio solo dirti che ti odio.

Tu mi hai rovinato la vita.

Da quando ti ho visto con i miei occhi cantare sul palco la mia esistenza non ha più contato niente.

Stavo chiusa in casa, pensavo a te tutto il giorno, piangevo. Ho smesso anche di mangiare.

Perché?

Perché mi hai sorriso, non di sfuggita, mi hai fissato negli occhi per cinque interminabili secondi. E, rispecchiato nei tuoi, ho letto l’amore che si poteva scorgere nei miei.

So che l’hai visto anche tu.

Un amore disperato, insensato. Nemmeno ti conosco.

Eppure sarei pronta a cedermi a te in qualunque momento.

E darei volentieri la vita per te.

Ti odio con tutta me stessa, ma allo stesso tempo ti amo da impazzire.

E nessuno mi capisce.

Ho gettato la mia vita nel cesso per te, per quei tuoi fottuti bellissimi occhi nocciola, per quel tuo sguardo carismatico, per quel tuo viso da angelo.

Ti amo, Bill.

Ma non ho certo intenzione di soffrire per sempre.

‘Tutte le cose accadono per una ragione’ diceva mia nonna.

Ma nessuno capirà la ragione di quello che sto per fare. Nessuno saprà perché ho voluto mettere fine alla mia vita fatta di solo dolore.

Solamente  tu porterai il mio segreto con te.

E non m’interessa se nemmeno leggerai questa lettera.

Perché io sarò sempre con te.

Perché una parte di me, quella volta, al concerto, è rimasta intrappolata nei tuoi occhi.

E ti apparterrà per sempre.

Addio, Bill. Ti amo.

 

Una lacrima cadde sul foglio di carta riciclata.

E un’altra si affrettò a seguire la prima.

Bill lesse quella lettera.

Bill capì chi era la ragazza.

Bill comprese tutto il suo dolore.

E pianse. Pianse tutta la notte. Pianse perché la sua vita aveva messo la fine ad un’altra.

Per la prima volta si chiese se avesse senso quel che stava facendo.

E si chiese perché il mondo creasse idoli come lui, cresciuti in niente, subito adorati.

Forse quella ragazza se l’era chiesto.

Forse era perché non trovava risposta che si era tolta la vita.

Ma Bill rispose.

Uno come lui esisteva per creare un sogno. Perché per una vita tolta significava altre mille illuminate. Perché lui aveva il potere di rendere felici milioni di persone.

E sicuramente quella ragazza avrebbe voluto così.

Una vita per tutte.

Ma sarebbe sempre stata una vita finita senza senso.

No, si disse, non ci sarebbe mai stata una risposta.

Mai.

 

 

Scusate il tono drammatico, ma oggi ero proprio disperata.

Non sono certo arrivata a suicidarmi, ma questo è quello che provo.

Spero che vi piaccia nella sua tristezza.

Nonostante tutto, alla fine, nemmeno io ho trovato una risposta.

Voi sì?

 

Aki

   
 
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