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Autore: lee82    06/05/2013    0 recensioni
Mag e Tom amici da sempre, si ritrovano a fare i conti con bambole gonfiabili, amici permalosi ed un mucchio di dollari
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Tommy Lee
Note: Lemon, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Erano ore che lo aspettava. La lancetta dei minuti sembrava scorrere lenta mentre l'ansia la colse. Era ormai sera e di Thomas nessuna traccia. Era preoccupata. Chissà se stava bene, e se era finito di nuovo nei guai per quella donna? Se gli fosse successo qualcosa? Sigaretta dopo sigaretta si era ormai fatta mezzanotte.

Si alzò cercando l'agenda. Una stupida agendina vecchia di secoli che teneva nel cassetto per le emergenze. Quando la trovò in fondo ad un mucchio di scartoffie la aprì. Cercò quel numero come una pazza sino a che non lo trovò. Era scritto con il rossetto nero in modo quasi illeggibile. Il perchè lo avesse non lo ricordava affatto ma non aveva importanza. Il telefono squillò a vuoto per più di dieci volte. Poi riattaccò. Sbuffò cercando di calmarsi. Prese di nuovo la cornetta e compose il numero di Athena.

Uno...due squilli...

“ Pronto...”- disse la voce biascicata della donna

“ Sono Mag...”

“ Mag...che vuoi a quest'ora?”

“ Tom...è lì con te?”

“ Mio fratello? No...Perchè? E' nei guai?”

“ Non lo so...non è ancora arrivato”

“ Si sarà fermato a bere qualcosa per rilassarsi...dai stai tranquilla d'accordo?”

“ Ok..Se lo vedi...”

“ ...gli dirò che hai chiamato sta tranquilla”

Riattaccò sospirando. Pensò a dove potesse essere. La risposta era già nella sua mente ma cercò di scacciare quel pensiero.

Attese ancora...Il tempo sembrava essersi fermato. Alla fine esasperata si vestì sbattendo la porta. Prese l'auto e premette sull'acceleratore.

Quando le luci dei fari illuminarono quella casa si fermò. Scese, il cuore batteva all'impazzata...suonò e attese.

Quando la porta si aprì si trovò davanti Pam.

Cercò di darsi un tono:

“ E tu che diavolo fai qui?”- disse la bionda squadrandola

“ Che hai fatto a Tom?!”

“ Scusa?”- disse lei alzando le sopracciglia

“ Tom!! Lo sto aspettando da ore! Se gli hai fatto qualcosa giuro che ti sgonfio quelle mega tette che ti ritrovi!!”

La bionda la guardò ridendo, poi spalancò la porta. Tom era dietro di lei. Mag rimase a fissare l'amico confusa. Lui teneva lo sguardo basso.

Era arrabbiata e molto delusa. Si disse che ci doveva essere una spiegazione e si impose di respirare...

“ Tom...”

“ Che fai qui?”- le chiese quasi indispettito

“ Ti ho aspettato per ore! Ho visto che non tornavi e mi sono preoccupata!”- disse lei gettandosi su di lui cercando un abbraccio che però non arrivò. Alzò lo sguardo su di lui e rimase di sasso...

“ Non c'è nulla da preoccuparsi carina...”- rispose Pam acida

“ Vieni a casa adesso...”- disse ancora a Tom

Thomas la guardò per la prima volta da quando era arrivata lì. Mag lo osservò confusa...poi sbarrò gli occhi:

“ Vuoi restare qui? E' così, vero?”

“ Senti Mag te l'avrei detto...”- iniziò lui

Le lacrime le punsero gli occhi...si sentiva ferita, tradita per la seconda volta in pochi giorni

“ E' successo tutto così in fretta...”

Lo guardò fredda poi scappò via...

Lui non provò nemmeno a fermarla. Guardò Pamela negli occhi e richiuse la porta.

Mag intanto,corse in auto e la lanciò a folle velocità. Le lacrime le appannavano la vista e i singhiozzi non sembravano fermarsi. La strada buia sembrava non avere fine, mentre il cuore le pesava come un macigno. Come aveva potuto...come poteva la vita ferirla in quel modo? Perchè era così sciocca. Era chiaro...chiaro come il sole che per lei non ci sarebbe stato il lieto fine. Avrebbe voluto spaccare tutto, urlare ma si limitò a piangere come una sciocca. Quando la macchina sbandò non se ne accorse neppure. Finì dritta contro un albero. La botta fu forte e l'airbag le esplose davanti alla faccia. Poi...buio...

 

Si svegliò poco dopo. Non sapeva esattamente quanto fosse rimasta lì. Sentiva un dolore alla testa e si toccò la fronte guardando la macchia di sangue spaventata. Aveva battuto la fronte. Per un attimo si guardò intorno per capire la situazione. Poi uscì dall'auto. Faceva davvero freddo...o forse lo sentiva solo lei...

Aveva le gambe deboli e la testa la faceva davvero impazzire. Camminò sulla superstrada augurandosi di trovare un telefono e come per miracolo questo apparve.

Tremando per il freddo si frugò nelle tasche ed estrasse una monetina. Chi chiamare adesso? Non ricordava nessun numero, se non quello di Tom. Ma non poteva né voleva chiamarlo, questo era certo. Si strinse nel spalle poi le sue mani toccarono qualcosa... L'agendina...

Frugò in cerca di quel numero, quello scritto con il rossetto ed eccolo.

Sperò che questa volta fosse in casa...

Lo compose cercando di tenere ferme le mani ma tremava come una foglia..

Pochi squilli...

“ Pronto”- rispose una voce profonda

“ Pr...pront...pronto...sono Mag...”

Silenzio...

“ Mag? Che vuoi?”- chiese stupito

“ Ho..bi...bisogno...di aiuto...la macchina...ho sbattuto...la macchina...la testa mi...mi fa male...ti pr...prego..”

Attese ancora.

Poi, inaspettatamente quella voce chiese:

“ Ok dove sei?”


 

  
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