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Autore: SalazarSerpeverde    07/05/2013    13 recensioni
In un normalissimo liceo italiano arriva un ragazzo del primo anno, Claudio, non proprio nella norma. Adora poltrire, NON seguire i consigli, non studiare e raggiungere i massimi risultati con il minimo sforzo (ovviamente non riuscendoci).
La sua presenza sconvolgerà letteralmente e matematicamente la classe coinvolgendo Professori, Alunni e anche il suo Autore, che nonostante tenti di fargli sempre fare la cosa giusta, scoprirà che non sarà poi così facile.

SalazarSerpeverde
Dal Capitolo Primo:  ...Io mi chiamo Claudio Orlando Gennaro Luigi Igor Oronzo Nicola Emilio, ma per fare prima, tutti mi chiamano COGLIONE per via delle iniziali dei miei nomi...
Genere: Comico, Commedia, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 76 - SPECIAL: Un anno di “Claudio”

Salve, sono Francesco... ovvero l'Autore dell'Autore di Claudio. Domenica, i quattro cani randagi che mi seguono possono aver notato che non ho postato nessun capitolo, e questo perché l'esatto giorno dopo, questa storia avrebbe compiuto ben 365 giorni. Quindi ho fatto un EXTRA collage di alcuni sprazzi divertenti di ogni capitolo pubblicato finora, sudando più di un beduino che trasporta una carovana in un deserto, quindi leggete e apprezzate *DITTATORE-TIMA*
Spero che continuerete a seguirmi sempre, perché le vostre risate sono la moneta con cui mi ripagate dei miei sforzi. Cercherò di continuare sempre a scrivere con regolarità, anche se si presenteranno sempre nuovi inconvenienti. Adesso godetevi questa lunghissima e madornale cagata e... che Claudio sia con voi.



1.
Io mi chiamo Claudio Orlando Gennaro Luigi Igor Oronzo Nicola Emilio, ma per fare prima, tutti mi chiamano COGLIONE per via delle iniziali dei miei nomi.
2.
Gianmarco: “Buongiorno a tutti, io sono Gianmarco Venturi e vengo da Bolzano, Trieste, Novara, Bologna, Aosta, Savona. Roma, Avellino e Napoli.”
Prof. Pitagora: “Come fai a provenire da tutti questi paesi tutti insieme?”
Gianmarco: “Mia madre mi stava creando mentre viaggiava su un treno ad alta velocità che raggiungeva diverse tappe tra cui le città che ho elencato precedentemente. Come dicevo prima, sono nato a Bolzano, Tr...”
Prof. Pitagora: “Abbiamo capito, prosegui.”
3.
Prof. Pitagora: “Arrivederci ragazzi, fate i compiti a casa! Ehi Claudio, non hai segnato l’assegno.”
Io: “Non si preoccupi, ho una memoria d’acciaio. Ricordo numeri, esercizi da svolgere e soprattutto i nomi. Non si preoccupi, arrivederci professoressa Giuseppa Pigatora.”
Non  so perché ma la professoressa uscì esasperata dalla classe. Sicuramente stava cercando di nascondere tutto l’apprezzamento che provo per me. Di certo non voleva che si notasse che mi stima molto più degli altri.
4.
Però almeno ho messo un bigliettino dentro alla mia penna trasparente, uno attaccato dietro il succo di frutta, un altro l’ho scritto a matita sul banco e per finire, l’ultimo l’ho attaccato alla prima pagina del dizionario di inglese. Almeno un sei dovrei prenderlo.”
Prof. Strabbubbulo: “Ok, preparatevi per il test d’ingresso. Prima però, Claudio, butta il succo di frutta nel cestino.”
Io: “Oh cazzo!”
Bidello: “Allora, alzatevi dalle sedie che pulisco un attimo i banchi da tutti quei disegnini inutili che hanno fatto quei teppisti ieri pomeriggio.”
Io: “Uffa! Fuori due.”
Prof. Strabbubbulo: “E per evitare interruzioni del compito per via delle penne che non scrivono, consegnatemi le vostre che ve ne do delle nuove.”
Io: “E dai! Lo fa apposta!”
Prof. Strabbubbulo: “Ok, iniziate.”
Io: “Almeno mi rimane la vita di Manzoni nel dizionario di...”
Prof Strabbubbulo: “Claudio, togli dal banco quel dizionario di inglese. Occupa solo spazio.”
5.
Avrete capito che non ho un I Phone, quindi mi tocca ascoltare la lezione.
...
...
...
Ma chi prendo in giro. Me ne vado in bagno per tutta l’ora. Osservare le croste di pipi sui muri è certamente più interessante di sentire Giovanni pagina 54 versetto 34 eccetera eccetera.
Autore: “Però, sta migliorando. È rimasto con la convinzione di comportarsi da bravo studente per ben 4 secondi.”
Prof. Cristiana Nazarena:  “Claudio, almeno chiedimelo di andare in bagno. Sono pur sempre una professoressa e pretendo rispetto dagli alunni.”
Io: “Sta zitta sgualdrina.”
6.
Io: “Sei un bastardo! Ma hai dimenticato come mi chiamano?”
Autore: “COGLIONE?”
Io: “No, Colui che è nato per inventare trucchi per non andare a scuola.”
Autore: “Questo nome te lo sei appena dato da solo.”
Io: “Esatto, però resta il fatto che conosco moltissimi altri modi per non andare a scuola domani.”
Autore: “Cosa? Ma è incredibile.”
Io: “Già, ne conosco addirittura altri due.”
Autore: “Uao, che cifra esorbitante. Mi gira la testa per i troppi zeri.”
Io: “Lo so, sono un genio quando si tratta di non andare a scuola.”
7.
Autore: “Per scrivere e descrivere una situazione bisogna saper parlare, conoscere termini difficili e cose così.”
Io: “Allora sono l’uomo ideale.”
Autore: “Sei stato rimandato 13 volte in italiano, la tua professoressa di recupero si è suicidata!”
8.
Prof. Shakespeare: “La recita sarà Romeo e Giulietta.”
Io (urlando): “Io faccio Severus Piton!”
9.
I test di inizio anno erano terminati e dei risultati ottenuti non mi posso lamentare. Avevo preso 9. Bravo no?
Autore: “Non sta scherzando. Ha davvero preso 9. Tre in italiano, due in inglese, tre in matematica e uno in Storia e Geografia e zero in tutte le altre materie.”
10.
Io: “Che bello, finalmente potrò far parte di un gruppo di veri duri, pieno di gente tosta e che non ha paura di un interrogazione o un richiamo. A proposito, come vi chiamate?”
Carlo: “Ci chiamiamo, Gruppo pieno di gente poco tosta e dura che ha paura delle interrogazioni e dei richiami.”
11.
Luigi: “Ehi, silenzio! Lo sai che fine ha fatto l’ultimo che ha contraddetto Carlo?”
Io: “Si, è fuori alla porta a bersi un tè freddo.”
Carlo: “Esattamente, quindi se non vuoi finire come lui sarà meglio che mi ascolti.”
12.
Io: “Prof. scommetto che a 18 anni ha fatto il militare. Ci scommetto!”
Prof. Archimede: “Non ho mai fatto il militare a 18 anni! L’ho fatto a 11. Era troppo facile, perciò l’ho lasciato per dedicarmi alla costruzione di armi di sterminio di massa e a dare ordini terroristici a Bin Laden.”
13.
Appena entrato in classe la prof. Pitagora mi accolse con calma e gentilezza.
Prof. Pitagora: “Esimia testa di asino, vai a sedere che ti sei già perso mezza lezione. Come farai ad andare avanti nella vita senza sapere come si fanno le equazioni di secondo grado con potenze e radici quadrate?”
Io: “Cosa? O no, sarò un fallito. Ma mi faccia il piacere. Cosa vuole che me ne importi?”
14.
Allora ragazzi, quello che serve per un incendio moderato è:
-Spirito
-Accendino
Facile no? Per prima cosa, prendete l’Alcool e spargetelo...
 
Autore: “Ma che insegni ai lettori come appiccare un incendio. E per di più lo spieghi come se stessi in una puntata di Art Attack?”
Io: “Certo.”
15.
Autore: “Perché, perché devo essere il creatore di questo demente. Ehi Rowling, vogliamo fare scambio?”
16.
Autore: “Aaaaah, come è bello starsene in vacanza al mare.”
Barbone: “Non sei al mare, sei solo seduto su una sdraio davanti un vecchio cartellone che raffigura una spiaggia dei Caraibi.”
17.
Stupida prof. che adesso si intromette pure nei discorsi mentali.
Prof. Pitagora: “Quant’è vero che la Radice Quadrata di 756 è 27,49545416973504, io ti boccerò!”
18.
Io: “Ok, ora vado alla mia scuola preferita!”
DOPO 5 MINUTI... ALL’ASILO
Io: “NO! L’elefante verde è mio!”
Bambino: “No, bavsgaghsh (sbava addosso a Claudio)
 
Autore: “Già mi piace questo bambino.”
 
Io: “Maestraaaaaaaaaaaaa. Mi ha sputato addosso.”
Bambino: “Awawawwaawa!”
19.
Io: “Non è vero. Sono sempre stato veloce a rispondere alle domande, tranne quelle di scuola.”
L’ANNO PRIMA – FLASHBACK
Mamma: “Claudio, per cena che vuoi, patate al forno o bistecca?”
...
...
...
DOPO 5 ORE - ORE 03:00 DEL MATTINO
Io: “Puoi ripetere la domanda?”
Mamma: “Ma imbecille, abbiamo mangiato cinque ore fa.”
FINE FLASHBACK
20.
Mamma: “Ho deciso. Da ora in poi andrai al doposcuola.”
Io: “Cosa? Noooooooooooooooooooooooooooooo!”
Mamma: “Invece si.”
Io: “Ma potrei morire.”
Mamma: “Cosa?”
Io: “Si! Metti caso che dalla prigione evade un carcerato, la polizia lo insegue ma l’auto si schianta contro un palo. Il palo cade, sfonda un muretto di una casa e finisce su una quercia millenaria. La quercia si sradica e cade per terra. Le vibrazioni prodotte dallo lo scontro contro il pavimento fanno perdere il controllo ad un guidatore e anche la sua macchina si schianta contro un muro. Il vetro della macchina si rompe in mille pezzi e mi schizza nell’occhio e io cado accasciato a terra, poi arriva un elefante e mi calpesta.”
Mamma: “Me le stronzate te le scrivono oppure ti vengono spontanee?”
Io: “No, mi veng...”
Mamma: “Non devi rispondere idiota! Ora va al doposcuola!”
21.
Dalla porta entrò una ragazza che era un misto tra Belen Rodriguez ed Emma Watson. Una ragazza splendida. Claudio la osservava entrare lentamente con la bocca a salmone...
 
Io: “Mi spieghi come cazzo è la bocca a salmone?”
Autore: “Così *spalanca la bocca come un LOL* ”
22.
Jessica si alza e va a gettare un pezzo di carta.
Claudio sbuca dal cestino dell’immondizia.
Io: “Esci con me.”
Jessica: “No! *Faccia Inorridita* ”
L’ORA DOPO
Jessica va in bagno.
Claudio esce dalla tazza del water
Io: “Esci con me.”
Jessica: “NO! *Faccia Doppiamente Inorridita* ”
ALL’ORA DI RICREAZIONE
Jessica apre una busta di patatine.
La testa di Claudio esce dalla busta.
Io: “Esci con me.”
Jessica: “E va bene cazzo!”
Io: “Ha! Vai.”
23.
Prof. Pitagora: “Almeno mi ridai il telefono?”
Io: “Ehm... ecco...”
Prof. Pitagora: “Claudio, dov’è il mio telefono?”
Io: “Direi che in questo momento sta navigando felice nelle acque non cristalline dell’Adriatico.”
Prof. Pitagora: “Cosa? Ma io ti spezzo le ossa e ci gioco a Shangai.”
Io: “Oh, pensavo che voleva calcolare il perimetro delle mie ossa.”
Prof. Pitagora: “Ehi, ottima idea.”
24.
Prof. Gates: “Salve ragazze, sono il vostro Billy Gates e non sono affatto un’imitazione di Bill Gates. Oggi, con la Realtà Virtuale andremo in America, la terra delle nuove opportunità e terra di sperimentazione di nuove droghe giovanili.”
Io: “Che sciroccato.”
Prof. Gates: “Cosa? Vuoi dello sciroppo? Che hai la tosse?”
Io: “Lasciamo stare.”
Prof. Gates: “Mi vuoi scop***?”
Jessica: “Prof. accenda l’apparecchio acustico.”
25.
Io: “Ritira ciò che hai detto! Ora vorresti insinuare che la gita nel bagno della scuola non è istruttiva?”
Autore: “Bé, almeno imparerete che se non studiate, finirete a staccare croste di piscio nei bagni della scuola per 700 euro al mese.”
Io: “Cosa ha detto?”
Autore: “Non mi hai sentito?”
Io: “Appena ho sentito –STUDIARE- mi sono annoiato e ti ho ignorato.”

26.
Autore: “Abbiamo capito che ami molto la scuola, ma bisogna sempre riempire un rigo interno con le virgolette quando dici DIVERTENTE?”
Io: “E scusami tanto! Io lo trovo anormale che si definiscano le figure solide, D’annunzio o Napoleone, divertenti.”
Autore: “Io invece trovo anormale che al mondo esista un ragazzo con meno di dieci punti di Q.I.”
Io: “Infatti, Gianmarco è proprio stupido.”
Autore: “Io parlavo di te.”
27.
Io: “Salve ragazzi. Avete presente quel ragazzo con il naso da clown e il sopracciglio a cespuglio di cui vi parlavo capitoli addietro?”
Autore: “Si, quello che tu pensavi fosse il protagonista di questa storia.”
Io: “Esattamente.”
Autore: “Bé, che c’entra?”
Io: “Lo avete presente? Bé, ora vi dico... che quel ragazzo... non avrà un ruolo nemmeno in questo capitolo.”
SBAAAAAAAMMMMM *Autore cade per terra e sfonda il pavimento e finisce all’appartamento di sotto, precisamente nel bagno di un grassone peloso che si fa la doccia in slip.*
28.
La mattinata iniziò con un urlo poco virile.
Io: “Aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!”
SBAAMMM (MAMMA ENTRA IN CAMERA CON UN RETINA PER CAPELLI IN TESTA E UNA SCOPA IN MANO)
Mamma: “Che c’è figliolo, c’è qualche stupratore femmina oppure omosessuale?”
Io: “Prima cosa, no. Seconda cosa, CHE? Terza cosa, ho avuto un incubo. Il peggiore di tutti.”
Mamma: “Che palle, hai sognato di nuovo Manny Tuttofare?”
Io: “No, peggio.”
29.
Autore: “Fidati Claudio, te lo dico come amico ma anche come creatore e cercherò di essere il più delicato possibile... TU SEI UN COGLIONE DONGIOVANNI SENZA SPERANZA!”
Don Giovanni: “Qualcuno mi ha chiamato?”
Io: “No, fanculo!”
Don Giovanni: “Ok, pace a te figliolo celeste.”
Io: “Ma che è oggi, appena dico il nome di qualcuno quello si intromette. Sembra Pomeriggio Cinque.”
Barbara D’Urso: “Si?”
Autore e Io: “FANCULO!”
30.
Autore: “Allora? Perché tutta questa voglia di andare a scuola?”
Io: “Mi sento che oggi non faremo lezione ma qualcosa di divertente.”
A SCUOLA
Prof. Pitagora: “Salve ragazzi, oggi faremo qualcosa di divertente, ovvero lezione!”
Io: “Ho toppato.”
31.
Io: “Nonnina, ma che bocca grande che hai.”
Nonna: “Ma è per parlarti meglio.”
Io: “E che occhi grandi che hai.”
Nonna: “Ma è per vederti meglio.”
Io: “E che orecchie grandi che hai.”
Nonna: “Ho l’Orecchionite Acuta.”
Io: “Che schifo.”
32.
Prof. Pitagora: “Salve! Siete pronti per la super interrogazione di Geometria e Algebra?”
Io: “Cosa? Ma non ci ha nemmeno avvertito!”
FLASHBACK – TRE GIORNI PRIMA
Prof. Pitagora: “Mi raccomando, studiate per la super interrogazione di lunedì.”
DUE GIORNI PRIMA
Prof. Pitagora: “CLAUDIO, smetti di ballare la MonkeyDance sul banco, e mi raccomando, studia per la super interrogazione di dopodomani.”
IL GIORNO PRIMA (DOMENICA) ORE 13:45
Io: “Uao, ho un appetito incredibile e adesso mi godrò questo bel pranzetto.”
DRIIIIIIIN (TELEFONO)
Io: “Pronto?”
Prof. Pitagora: “Mi raccomando, somaro, studia per la super interrogazione di domani.”
Io: “Bleacht, sentendo la sua voce mi è passata la fame.”
15 ANNI PRIMA, NEL FETO DELLA MAMMA DI CLAUDIO
Giovane (?) Prof. Pitagora: “Mi raccomando, piccola e brutta forma di vita non ancora sviluppata, studia per la super interrogazione che si terrà tra 15 anni.”
33.
Prof. Pitagora: “Ragazzi, vi devo dare una brutta notizia. La squadra avversaria ha tre infortuni.”
Io: “Ah, porca vacca...”
 
Mucca: “Muuuuuuuuuuuuuuuuu (che cazzo ti ho fatto).”
34.
Io: “Uffa, che palle ‘sta televisione, tutti programmi istruttivi.”
Autore: “COSA? E TI LAMENTI?”
Io: “Si perch... ehi, questa serie televisiva non l’ho mai vista.”
Autore: “Come si chiama?”
Io: “La scuola secondo Giovanni (e lo scrittore).”
Autore: “MMMMH, mi suona familiare, di che parla?”
Io: “Vediamo... parla di un ragazzo di nome Giovanni che prende  sempre ottimi voti a scuola e si comporta bene ma lo scrittore della sua vita è un rompipalle che lo mette sempre nei guai. Uao, sembra la mia vita.”
Autore: “Ma vaffanculo.”
35.
Era un’altra brutta mattina, il sole non splendeva in cielo, gli uccellini canticchiavano la colonna sonora di Profondo Rosso e Claudio dormiva con due tappi di sughero nel naso per l’eccessivo russare.
36.
Prof. Pitagora: “Oh, ciao Claudio.”
Gianmarco: “Ciao? Me lo disse anche mia madre nel lontano ottobre del 2007. Era martedì ed ero appena tornato da scuola con una nota da firmare che mi era stata messa perché parlavo troppo e così...”
Prof. Pitagora: “Claudio? Dammi un po’ quel bastone. Però prima disinfettalo. Non voglio beccarmi un virus letale toccando qualcosa che viene dalla tua bocca.”
Io: “Non si preoccupi professoressa. Lei è così brutta che il virus letale la guarda e dice: Questa già è rovinata di suo. Lasciamola perdere.”
Gianmarco: “... e così ho preso una penna ma mi sono accorto che non scriveva così ne ho presa un’altra e ho iniziato a fare la firma falsa di mia madre. Poi ho dato un sorso al mio succo di frutta alla pera di scadenza gennaio 2004 e ho continuato a scriv...”
BAAAAAAAAMMMM (GIANMARCO VIENE COLPITO DA UN BASTONE PROVENIENTE DA ““““CHISSÀDOVE””””)
37.
TOC TOC
Prof. Pitagora: “Avanti.”
Prof. Gollum: “Tenca questi fiorri prrrrrofessoressa. Ci ho spavato un poco sopra ma da lottano si sente ancora l’arroma di rose.”
Prof. Pitagora: “Oh, grazie... lo sa professore, che bella collanina dorata che porta al collo.”
A quel punto il professore (?) mollo i fiori a terra e scappò urlando: Il Mio Tesssssoro.
38.
LISTA DEI DIFETTI DI CLAUDIO SECONDO CLAUDIO
. Claudio è il migliore in tutto e di tutti e non ha difetti
LISTA DEI PREGI DI CLAUDIO SECONDO L'AUTORE
. La parola CLAUDIO e PREGI non possono convivere nella stessa frase
39.
Io: “Che bello, domani è natale!”
Autore: “Già, eppure siamo in pieno Aprile, certo che il mio Autore è davvero idiota per fare questi Special così all’improvviso... e poi Natale si scrive con la lettera maiuscola asino. Ehi, chiamarti asino sarebbe un insulto per tutti gli asini, quindi... LARVA!”
Io: “Che pignolo. Comunque come fai a dire che ho scritto male la parola Natale? Tu non vedi mica le mie parole.”
Autore: “No, ovviamente non le vedo, però ti conosco troppo bene e so che non avresti potuto formulare una frase senza un errore, quindi...”
Io: “Uao che rompipalle. Ma i tuoi ti vogliono ancora bene?”
40.
Mamma: "Uffa, ma perché appena apro bocca vengo contraddetta? Forse potrebbe funzionare... CLAUDIO, HAI PRESO UN BRUTTO VOTO A SCUOLA OGGI VERO?"
Io: "Si."
Mamma: "Accidenti, pensavo di essere contraddetta anche stavolta però n... un secondo, hai preso un brutto voto?"
Io: "No."
Mamma: "Meno male."
Io: "Ho preso 14 brutti voti."
Mamma: " *cade a terra implorando a Dio un infarto* "
Dio: "NON ORA, STO GIOCANDO A WII SPORT CON L'ARCANGELO GABRIELE."
Gabriele: "Hai omesso il fatto che ti sto battendo alla grande a Tennis."
41.
Io: "Ecco, dovrebbe essere ques... si, è questo."
Prof. Pitagora (indossando monocolo alla Napoleone): "Si prega di giustificare l'alunno ClauTio (ovviamente hai sbagliato a scrivere il tuo nome) per il ritardo. Era in ritardo perché era impegnato con il suo lavoro. LAVORO? Incredibile, almeno non poltrivi sul letto. Comunque, che lavoro fai?"
Io: "Rimango attaccato ai pullman, e spiego alla gente che incontro quanto sia conveniente passare a ING direct di Conto Arancio."
Prof. Pitagora: "Immaginavo che fosse un lavoro stupido."
Io: "Stupido? Guardi che è più difficile di quello che sembra, ho dovuto imparare anche la canzoncina... I ain't happy I'm feeling glad I got sunshine..."
42.
Psicologo: "Allora signor Autore, mi racconti un po' il sogno che ha fatto ieri."
Autore: "Bene, ho sognato che io legavo Claudio, il mio figlioccio, con delle corde e le altre estremità delle corde erano legate a quattro cavalli che io facevo partire in direzioni diverse l'una dall'altra."
Psicologo: "Bene, e secondo lei, cosa potrebbe significare questo sogno?"
Autore: "Mi pare ovvio. Voglio legare Claudio a delle corde e far partire i quattro cavalli in modo da spappolargli le ossa e districargli tutta la muscolatura finché gli arti non gli si staccano sadicamente dal busto e volano per aria formando fontanine di sangue."
43.
Mamma: "Che bello, ha detto che la nostra casa è bella. E compariremo anche in TV!"
Marco: "COSA? TU, CASA, BELLA? Fammi finire di parlare. Avevo intenzione di puntare la telecamera sul salotto di casa vostra con Mark che parla e dice: Perché accontentarsi di una casa brutta e di un figlio ancor più brutto *zoommando su Claudio* se si può avere una splendida casa in 11368 comode rate 1150 euro l'una? E poi sovrappongo il vostro stupido salotto con uno di una casa decente."
44.
Ven Dobac Chette: "Nono. Plego, pel i finti e costosi mateliali scolstici di HogWatt da questa parte."
Autore: "No, HogWatt è la scuola per quelli che studiano la luce, cerchiamo i finti e costosi materiali di HOGWARTS."
Ven Dobac Chette: "Ah, allola per il mateliale di Hogwarts, qui a destra, invece per liviste polnoglafiche a sinistra."
...
Autore: "Claudio, ha detto che le bacchette sono a destra, non a sinistra."
Io: "Si lo so."
Autore: "Ah, che pazienza."
45.
Io: "Ah, che bello, ho una bacchetta, ci sono tanti incantesimi che ho sempre sognato fare, ma il mio preferito è quello che fa levitare gli oggetti."
Autore: "Bé, provalo su qualcosa, almeno non farai del male."
Io: "Si, lo provo su quel babbano che sta attraversando la strada."
Autore: "Va bene, tanto si tratta di levitare di pochi centimetri."
Io: "AVADA KEDAVRA!"
Autore: "Ok, hai fatto del male, basta... COGLIONE NON ERA QUELLA LA FORMULA!"
46.
Jessica: "Sono ancora in tempo per uscire dal gruppo?"
Io: "No, però se vuoi, puoi uscire con me."
Jessica: "Zitto e fottiti Luigi."
Io: "No!"
Luigi: "SIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!"
47.
Mamma: "Nella valigia per Hogwarts hai messo un paio di mutande e 158 videogiochi, in tre giorni hai comprato roba falsa da un cinese, ti sei fatto investire da un fuoristrada, hai perso il treno, distrutto un'auto, pensato di distruggerne un'altra, hai saltato follemente dentro un finestrino mezzo chiuso (o mezzo aperto, io sono pessimista) di un treno, ci sei saltato anche per uscire, hai formato un trio di molestatori sessuali gay, vomitato in un Pensatoio, mangiato del veleno, offeso un'insegnante, MANGIATO un'insegnante, hai dato fuoco ad un animale mitico ed hai vomitato omogeneizzati e poltiglie di cibo spazzatura su tutto il Lumaclub dove sei entrato proibendo il sesso al professor Lumacorno."
48.
Prof. Pitagora: "Bene, se c'è qualche altro pervertito che pensa che Claudio sia bello, esca fuori ora o taccia per sempre."
*passa balla di fieno*
Prof. Pitagora: "Bene, tutti sani di mente allora. Come dicevo. Oggi è una giornata MITICA."
Carlo: "Finisce la scuola?"
Jessica: "Mi trasferisci in una classe con ragazzi più attraenti?"
Gianmarco: "Vedremo la storia della mia vita in 3D?"
Luigi: "Faremo lezione di anatomia usando dei manichini maschi?"
Prof. Pitagora: "No...no...no...sei ancora qui tu?"
Luigi: "Scusi *FAP FAP FAP* "
49.
Io: "Oggi pensavo a tutti i miei vecchi amori."
Autore: "NO, ti prego, dimmi che non sta per partire un flashback di tutti i tuoi vecchi amori!"
Io: "Cazzo, ho comprato un proiettore da un barbone apposta!"
FLASHBACK
CLAUDIO, ANNI 11
Io: "Ehi Giulia, lo sai che sei carina? Ti andrebbe di uscire?"
Giulia: "Schiatta, sono già fidanzata, e tu lo sai! *gli colpisce i testicoli* "
Io: "Ah, stupidi Giulia e Romeo *voce sofferente* "
CLAUDIO, ANNI 12
Io: "Sai, tu mi piaci molto. Posso accarezzare quelle tue belle guance? ... aspetta solo che mi levo questa pallina di muco dal naso."
Maria: "Schiatta *gli colpisce i testicoli* "
CLAUDIO, ANNI 13
Io: "Allora? Che ne dici di uscire sabato, dopo la fine della puntata dei Gormiti?"
Luisa: "Schiatta *gli colpisce i testicoli* "
CLAUDIO, ANNI 14
Io: "Ehi baby, che te ne pare se usciamo?"
Karen: "Claudio, te l'ho già detto, sono gay."
Io: "Nel senso che ti piacciono gli uomini come me vero?"
Karen: "Schiatta *gli colpisce i testicoli...due volte* "
FINE FLASHBACK
50.
Io: "...e così, da quel giorno, non ho più dovuto usare il vasino."
Autore: "Carina la storia di come la scorsa settimana hai scoperto l'utilizzo del water, ma non era quella la domanda che ti avevo fatto."
Io: "Ah, e qual era?"
Autore: "Potresti passarmi il telecomando?"
Io: "Ah, scusami... comunque NO."
Autore: "No? Hai proprio detto di no? Io ti sto ad ascoltare per un'ora e mezza e sto a sentire l'emozionante avventura di te che la fai a letto e che poi scrivi una lettera di denuncia alla Panpers perché non è vero che i loro pannolini sono come una mutandina... e tu mi neghi un telecomando che stringi in mano? Ti basta allungarla per darmelo, che ti costa!"
Io: "E va bene, pallosone. Ecco."
Autore: " *indossa guanto e prende il telecomando* "
Io: "Si, e poi fa pure lo schizzinoso e non tocca quello che ho toccato io."
Autore: "Ovviamente, chi vuole morire di ebola?"
Io: "Esagerato! Quella la prendi solo in Africa... e a casa di Luigi."
51.
Prof. Strabbubbulo: “Se non vuoi fare la sua stessa fine chiudi quel gabinetto di bocca. Allora... oggi faremo un’altra lezione interattiva. Faremo un’altra fiaba in D-D-D-D.”
Io: “Cioè?”
Prof. Strabbubbulo: “In 4D!”
52.
Io: “... e appena entrato tutti mi accolsero calorosamente, soprattutto Pitagora.”
INVECE (ANCORA)
Io: “Salve a tutti, sono ancora qui!”
Carlo: “Ciao imbecille!”
Jessica: “Ciao coglione.”
Luigi: “Io ti amo.”
Prof. Pitagora: “Idem come mia figlia, NON concordo con Luigi.”
Luigi: “Io ti amo lo stesso.”
Gianmarco: “Salve? Lo disse anche mia madre il 10 Agosto 2004 quando...”
53.
Io: “Strano.”
Autore: “Che c’è ora? Hai scordato come si apre una bottiglia d’acqua?”
Io: “No... per quello ho fatto un promemoria su un post-it. Stamattina mi sono svegliato e mi sono accorto di avere il pollice verde.”
Autore: “Allora è strano davvero. Di solito TUTTI gli esseri viventi che sono vicino a te muoiono. Sarà forse che le piante non hanno il naso e allora non appassiscono sentendo la tua puzza?”
Io: “Piante? Appassire? Ma cosa PUBE stai dicendo?”
Autore: “Non hai detto di avere il pollice verde?”
Io: “Si, ma mi riferivo a questo *mostra orrido pollice rugoso e verdognolo* ”
54.
Autore: “Uffa! Quante volte ti ho detto di non marcare il tuo territorio in salotto con la pipì. Cattivo!”
Mamma: “Autore! Non sapevo avessi un cagnolino.”
Autore: “Oh, si. Si chiama Claudio, c’è l’ho da 15 anni e questa mattina ha mangiato i suoi compiti... e non sto scherzando.”
55.
Mamma: “Uao, che schifo. Comunque adesso dobbiamo affittare un altro deposito.”
Papà: “Maddai! L’altro deposito è già pieno?”
Mamma: “Si. Questo è il diciottesimo deposito che affittiamo per riempirlo dei tuoi brutti voti... il diciottesimo per questa settimana!”
Papà: “Ed oggi è Martedì!”
56.
Papà: “Claudio, sono tornato, sai dov’è la mamma?”
Io: “Si, sta scopando per terra.”
Papà: “Così sembri volgare. Dici semplicemente che sta SPAZZANDO.”
Io: “Va bene, va bene. Sta spazzando.”
Papà: “Ok, allora ciao.”
...
...
Io: “Non sapevo che fare sesso con il proprio idolo televisivo sul pavimento, avesse un tale sinonimo. Oh, bè, vado a cazzeggiare al computer.”
57.
Io: “Bene, sono ad un passo dalla soglia della nave da crociera. Questo sarà un piccolo passo per l’uomo, ma un grande passo per Claudio.”
Ulderica: “E all’umanità non pensi?”
Io: “... che si fotta! Sono in crociera!”
Autore: “Sono ancora in tempo per impedirti di fare questa caspio di crociera rubata?”
Io: “ *accarezza un cagnolino* ”
Autore: “Puoi almeno fare finta di ascoltare.”
Io: “ *il cane annusa il sedere a Claudio* ”
Autore: “Non mi sta ancora a sentire! Che faccia tosta.”
Io: “ *Claudio annusa il sedere al cane* ”
Autore: “Ah, lasciamo perdere. Parlare con lui è come dire ad un malato di Alzheimer di ricordarsi di comprare il latte.”
Io: “ *Claudio lecca l’orecchio al cane* ”
Autore: “AAAAAAAAAAAAAAH! Un po’ di ritegno davanti alla tua ragazza!”
Ulderica: “ *lecca l’altro orecchio* ”
Autore: “Si, sono fatti l’uno per l’altra.”
58.
Io: “Mmmmh. La mamma mi chiama Claudio invece di: Straccio Swiffer merdoso e tu mi chiami Claudio invece di: Coglione quasi patentato. C’è qualcosa di strano.”
Mamma: “No, niente di strano...”
Io: “NON VOGLIO ANDARE DAL DENTISTA!”
Mamma: “No, niente dentista (anche se il regno dei funghi si sta espandendo nella tua bocca). Volevo solo passare un po’ di tempo con mio figlio. Sai in questi giorni sono stata un po’ assente in famiglia e volevo farmi perdona...”
RING RING RING
Mamma: “Pronto? ... si...arriv... no, non preoccuparti, non sono impegnata in nessun momento Madre-figlio... ok, arrivo.”
Io: “Era Mark?”
Mamma: “No guarda! Adesso mi metto ad uscire con tuo padre! Certo che era Mark.”
59.
Autore: “Bé? Come lo troviamo?”
Mamma: “Ho un’idea. CANE! Annusa questo calzino di Claudio e portaci da lui!”
Cane: “WOOOF WOOOF. SNIFFFF SNIFFFFFFFFFFFF.”
...
...
Prete: “Siamo qui per celebrare il funerale di Fuffi VI, morto in seguito ad una tragedia che ha sconvolto tutti. La mamma, il suo compagno, il papà e il figlio scomparso Claudio.”
60.
Io: “Basta parlare di Winx, almeno finché non mi arrivano i DVD ordinati online di tutta la prima serie. Proviamo la macchina del tempo.”
Autore: “Sinceramente non ci tengo. Non toccherei mai niente di tuo, soprattutto se l’hai fatto in 12 secondi.”
Io: “Che significa, se ho impiegato 12 secondi a fare qualcosa, non vuol mica dire che non è buona. Mio padre ha impiegato solo 7 secondi a crearmi...”
Autore: “E infatti abbiamo visto i risultati.”
61.
CLAUDIO
Claudio purtroppo è il protagonista di questa storia. Inizialmente si pensava fosse un clown col monociglio (e col senno di poi sarebbe stato anche meglio).
Claudio alla vista sembra un ragazzo normale, basta che si ignorino i ragni che nidificano nei suoi capelli. Conoscendolo però capirete che è svogliato, rozzo, bastardo, menefreghista, brutto, poco igienico, fastidioso, maleducato, irrispettoso, insensibile, incoerente, ipocrita, bugiardo, presuntuoso, inutile, arrogante, noioso, meschino, testardo, petulante, puzzolente, vanesio, ignorante, cafone, falso, egoista, pigro, egocentrico, impertinente, spavaldo, distratto, tirchio, inconcludente, imbranato, impertinente, complessato, indiscreto, lunatico, acido e bastardo.
 
Io: “Mi hai ucciso. Mio padre lo verrà a sapere.”
62.
Luigi: “Una visita medica. CHE FIGO! Tieni Claudio, prendi questo orsacchiotto di peluche e mettilo sul lettino mentre gli insegnanti ti fanno spogliare. Non preoccuparti, non è un peluche-webcam che registra tutto in tempo reale e manda i risultati sul mio telefonino.”
Io: “Che palle.”
63.
Autore: “Uff, sempre questi secondi fini per non andare a scuola. Non mi sorprendo che per il tuo ultimo compito, hanno usato un numero negativo a tre cifre per metterti il voto.”
Io: “Già. Comunque è una vera lagna quella serie. Va avanti da 147932 puntate. Pensa che nel primo episodio recitò Mosè.”

64.
Io: “Ah, che bella mattinata.”
Autore: “Lo dici ogni Domenica. Comunque devo ammettere che queste ciambelle a colazione sono il massimo.”
Io: “Mamma, c’è del vomito a terra.”
Mamma: “COSA? Non è vero!”
Io: “E invece si! Perché queste ciambelle le ho fatte con le mie mani!”
Autore: “BLUAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAARGH! *vomita di brutto* ”
Mamma: “MA CHE SCHIFO, AUTORE!”
Io: “Quel coso a terra è il suo cuore?”
Autore: “Oh è vero *Lo reinserisce* ”
Io: “Ah, mi diverte sempre vederlo morire.”
Autore: “Che testa di pelo pubico.”
65.
Prof. Pitagora: “Tu pensa a dimagrire.”
Io: “Ehi, dopo tutti quei noiosi esercizi scolastici che mi hanno obbligato a fare e dopo questa maratona sono dimagrito parecchio. Non sai quanto era deprimente avere le tette più grandi di mia cugina di 14 anni.”
Autore: “Non sai quanto era deprimente da guardare.”
66.
Autore: “Ti scongiuro! Resta qui. Non lo dico per te ovviamente, ma per me che dovrò per forza seguirti! Ascolta il tuo cuore!”
Io: “...”
Autore: “Allora? Che dice?”
Io: “TU-TUM, TU-TUM, TU-TUM... ... ... ... ...TU-TUM... ... TU-TUM!”
Autore: “Che coglione.”
Io: “Uhm, ho un battito alquanto irregolare.”
Autore: “Se magari la smettessi di accrescere la tua collezione di colesterolo magari potresti avere un battito più regolare.”
Io: “Senti coso, vai a fare gli sponsor per la Valsoia da un’altra parte, io sono occupato. VALIGIA DI BEN 10, VIENI A ME!”
67.
Hostess: “Spero che continuerà a volare con la nostra compagnia, e buona caduta libera a tutti *li spinge di sotto* ”
Io: “AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAARGH!”
Prof. Pitagora: “Oddio, perché ho accettato il viaggioooooooooo!”
Autore: “Claudio, ti auguro di cadere in un nido di aragosteeeeeee!”
Io: “Sto guardando le rughe di Pitagora che fanno su e giù in caduta libera. Penso che come punizione sia abbastanzaaaaa!”
Prof. Pitagora: “Fanculo Claudiooooooo!”
Autore: “Mh, stiamo ancora cadendo?”
Prof. Pitagora: “Già.”
Io: “Mmmmh, che ne dite di una Briscola?”
Autore: “Schiatta! Ti sembra il momento?”
68.
Autore: “Diario di bordo. Ore 10:55 del mattino. Siamo ancora bloccati sull’isola e la pazzia ci ha presi tutti. Pitagora continua a ripetere il Teorema di Pitagora all’infinito, Claudio si è costruito una barba finta fatta con la peluria delle noci di cocco, per far sembrare che sia sull’isola da molti mesi, e io sto parlando da solo, fingendo di avere un diario di bordo, quando invece c’è solo un granchio al mio cospetto che cospira contro di me per aggrapparsi alle mie palle.”
69.
Autore: “Ok, sapevo che questo viaggio non sarebbe stato una passeggiata. Con Claudio e Pitagora insieme, non lo è mai. Ma farsi rapire dalla mafia russa è il colmo.”
Io: “C’è sempre un lato positivo, vedi di coglierlo.”
Autore: “Ok, probabilmente un lato positivo c’è, ma visto che questi maledetti russi ci hanno appeso a testa in giù su questo maledettissimo aereo e il sangue alla testa scorre veloce, non riesco a trovarlo.”
Io: “Uff, certo che è noioso starsene a testa in giù senza fare niente. Che ne dici di una Briscola veloce veloce?”
Autore: “LA SMETTI DI PROPORRE DI GIOCARE A BRISCOLA NEI MOMENTI PIÙ IMPROPONIBILI?”
70.
Mamma: “Claudio! Autore! Buffa professoressa! Siete tornati finalmente! Cosa avete fatto?”
Io: “Bah, niente. Ci siamo iscritti ad una maratona, schiantati in un bar, vinto un viaggio, schiantati con l’aereo su un’isola deserta che poi invece era abitata da indigeni cannibali sovrappeso, rapiti da loschi tizi della mafia russa, portati in un loro covo segreto dove eravamo costretti alla pena di morte, siamo fuggiti, abbiamo preso un treno, sul treno c’era un maniaco armato che ha fatto dirottare il nostro vagone, rotolati giù per una collina, tornati in Italia, assaltati da altrettanto loschi ninja della mafia russa, tornati in paese, vinto una maratona e infine a casa.”
Mamma: “Oh. Bello essere giovani. Io ho fatto solo le pulizie: spolverato, aggiustato i cuscini, scopato sotto la lavatrice... con Mark.”
Autore: “Ah, adoro essere tornati a casa. Adesso però vado a riportare a sonori calci in culo, la prof. Pitagora a scuola. Almeno ritornerà in se tra lavagne piene di equazioni algebriche e studenti stupidi come una ceppa.”
Io: “Io devo vedere i Gormiti! Spostatevi maledetti umani!”
Autore: “Aufff, chi l’avrebbe mai detto che questa faccenda sarebbe finita!”
71.
Io: “Comunque devi darmi dei soldi!”
Autore: “E perché mai?”
Io: “Il mio Contatore per le figure di merda è esploso.”
Autore: “Ma chi se ne frega. Quel coso era inutile.”
Io: “Intanto ha tenuto bene fino al compimento del 5300 ieri sera.”
Autore: “Che cosa vorresti insinuare maledetto!”
Io: “AAAAAAAAAAAAAAAAH! Terminiamo il capitolo per favoreeee!”
  
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