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Autore: Sarah Corvinus    07/05/2013    6 recensioni
Quando la mattina ti svegli lo senti ancora rimbombare nelle orecchie, e nella mente riaffiorano i discorsi sconnessi dei vicini.
“Nel'appartamento numero 13 Il signor Laufeyson è stato ucciso, non hanno trovato tracce del bambino, ma le pareti erano ricoperte di sangue..”
Genere: Malinconico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Loki, Sorpresa, Thor
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti
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Note: I personaggi di questa storia non mi appartengono e la storia non è stata scritta a scopo di lucro u,u
Note 2: Scrivendo questo prologo ho ascoltato questa canzoncina, se volete potrete ascoltarla per entrare meglio nell'ambientazione del capitolo :) http://www.youtube.com/watch?v=_xABEpnkht8
 
Storia dedicata alle pazzerelle del Loki’d caffè <3
 
 
 
 
Prologo:
 
 
 
È una cosa abbastanza comune..
Ascolti le loro parole, ne ridi e ti chiedi se non siano solo dei pazzi visionari, poi noti la loro espressione frustrata e iniziano i dubbi!
Passi la maggior parte della tua vita a convincerti che sono solo sciocche storie, a volte tremendamente paurose, ma sempre storie.
Ma arriva quel momento; in cui capita qualcosa, non sai spiegartelo ma accade e allora senti una morsa gelida sulle spalle. Inizi a crederci, perché sai che è tutto vero e quelle storie diventano la tua ossessione.
 
Ti sei pentito Thor? 
Ti sei pentito di aver affittato quell’appartamento? 
Non hai mai creduto a fantasmi e spiriti maledetti, “tutte storielline da donnetta” dicevi.. 
Allora Thor? Ora che hai provato cosa sia la vera paura.. Ti sei pentito?
 
 
********
 
 
L’appartamento costava poco ed era già arredato, hai pensato ad una truffa ma quando hai sentito parlare di fantasmi ti sei messo a ridere, hai pagato l’affitto del primo mese e ti sei subito trasferito, non badando all’occhiata preoccupata della vecchia proprietaria e alle chiacchere dei vicini.
 
La prima settimana la passi tra il lavoro come meccanico e le serate a bere con gli amici, Tony è venuto spesso a casa tua, avete bevuto e rivangato i vecchi tempi del liceo, tutto normale, niente coperte bianche con due buchi all’altezza del viso che svolazzano per casa.
Eppure.. Ancora ti chiedi come mai quando il telefono squilla nel bel mezzo della notte e rispondi, l’unica cosa che senti è il pianto di un neonato!
 
-Quanto tempo vorranno continuare con questo scherzo stupido?- Ti chiedi scocciato, allora cambi numero e finalmente la notte riesci a dormire tranquillo.
Adesso sono tre mesi che abiti in quella casa, l’inverno è molto freddo e la sera dopo il lavoro ti sdrai sul divano con un piumino e una tazza di cioccolata calda, la tv accesa su un film comico, il cellulare squilla, ti alzi sbuffando e vai a prenderlo dal tavolino in cucina.. Un bambino che piange, di nuovo scherzi telefonici!
 
-Ancora? Quanto volete continuare con questo scherzo?- Il bambino smette di piangere, dall’altra parte solo silenzio e poi la chiamata viene interrotta.
Succede per altre tre notti, fino a quando non iniziano quei sogni strani, Tony e Steve ti guardano preoccupati, perché da un po’ ti fai sentire poco e hai l’aria di uno che sta combattendo una guerra con il suo cervello.
 
-Senti Thor, va tutto bene? Ultimamente sembri distrutto!- Sorridi a Steve che come al solito ti riempie di premurose attenzioni fraterne, scuoti il capo per scacciare i pensieri futili.
-Si amico mio, sto solo dormendo poco ultimamente!-
-Ooh il fantasmino ti fa il solletico ai piedi?-
-Ancora con questa storia Tony? Quando ti stancherai?- Ridacchi
-Mai! è troppo divertente!- Steve alza gli occhi al cielo in cerca di pazienza, ma sai anche tu quanto tenga a quel moro miliardario e dalla battuta sempre pronta.
 
I sogni comunque continuano, è sempre lo stesso; le pareti azzurrine della tua stanza sono ricoperte di macchie rosse, sangue, un giovane uomo è seduto sul letto, ha capelli neri lunghi fin sotto le spalle con alcune ciocche che gli incorniciano il viso magro e pallido, alza gli occhi, sono di un verde brillante e malinconico, guardano verso di te.. No! Non verso di te, ma verso l’uomo che entra dalla porta!
Lui non riesci a distinguerlo, sai che è un uomo ma lo vedi solo come una figura scura e minacciosa, si avvicina all’altro seduto sul letto e ne accarezza una guancia rigata di lacrime con la mano d’ombra.. E poi lo senti.. Di nuovo, il pianto di un neonato, lo stesso delle telefonate di qualche tempo prima!
Quando la mattina ti svegli lo senti ancora rimbombare nelle orecchie, e nella mente riaffiorano i discorsi sconnessi dei vicini.
 
“Nel’appartamento numero 13 Il signor Laufeyson è stato ucciso, non hanno trovato tracce del bambino, ma le pareti erano ricoperte di sangue..”
 
 
 
 
To be continued
 
 
 
 
*Rotola per la stanza* 
 
Siete arrivati fin qui? Ma no mettete via quei mattoni e i forconi u,u
Spero che questo prologo vi abbia incuriosito, e che continuerete e a seguirmi!
Vorrei comunque avvertirvi che nei prossimi capitoli potrebbe esserci un cambiamento di ratings e da arancione passerò al rosso u,u 
Bene ora vi lascio, al prossimo capitolo *rotola via*
  
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