Lucy Hearthfilia era la figlia di un nobile milionario,una fanciulla di rara bellezza e infinite virtù. 

Orfana di sua madre e prigioniera di suo padre nella sua grande casa,circondata da servi e nobili. Lucy si sentiva prigioniera nonostante tutte le attenzioni che le rivolgevano,Lucy voleva vedere il mare e i tanti animali che lo abitavano,anche da sola sarebbe andata lì con la speranza di non avere suo padre alle calcagna.

Un giorno Lucy supplicò suo padre ancora una volta di portarla a vedere il mare almeno una volta,ma lui come sempre rispondeva:Troppi pericoli,Troppa fatica,e poi se ti succedesse qualcosa chi manderebbe avanti la casata? Lucy per tutta risposta scoppiò in lacrime e si andò a rifugiare nelle sue stanze,senza neanche salutare suo padre che partiva per un lavoro //Come sempre// pensò lei.

Ma lei non voleva stare al sicuro,lei voleva la libertà e viaggiare! 

In silenzio Lucy si asciugò le lacrime e prese a svestirsi silenziosamente facendo strappi sui suoi pantaloni (che usava per comodità) e sulle sue camice,poi si sedette allo specchio prese le forbici si afferrò una ciocca dei suoi capelli biondi color dell'oro che arrivavano fino alla fine della schiena e che tutti ammiravano con grande stupore. Ma per lei erano solo un impiccio alla sua felicità così li tagliò facendoli arrivare alle spalle.

-Non voglio sembrare davvero un uomo- Disse sottovoce.

Prendendo un elastico li legò in una coda che si raggomitolava fin su,poi prese una bandana e nascose il resto. Sistemati i capelli,uscì fuori al terrazzo di camera sua,prese il vaso delle calendule e lo rovesciò,prendendo un pò di terra e sporgandosi vestiti e viso. Lucy adesso si sentiva davvero bene,così saltò giù dalla finestra e prese a correre verso il porto. Finalmente era libera..finalmente poteva dipendere solo da se stessa. 

-Devo trovare un imbarco- sussurrò lei.

Prese coraggio e si avvicinò a uno dei Marinai meno spaventoso e chiese -Mi scusi signore sapete dove potrei trovare un imbarco su una nave?-

Il marinario rimbottò -Un imbarco per uno stuzzicadenti come te? ahahaaa-

-SONO SERIO SIGNORE!-

-Per essere uno stuzzicadente, hai tenacia ragazzo!-

-MI RISPONDA PER FAVORE!-

-Puoi imbarcarti sulla mia nave,credo che il capitano Dragneel non abbia nulla da obbiettare!-

-Oh grazie signore!-Rispose mettendo la mano sulla fronte in segno di rispetto e saluto.

-Ma dovrai cambiare modo di parlare!-

-Cero! e la ringrazio ancora signore-

-Ce ne vorrà da insegnare-Disse il marinaio mettendosi una mano sulla faccia mentre il giovane mozzo lo guardava curiosa.

-Coraggio vieni! Prima che cambi idea! MOLLUSCO!-

-A-arrivo signore!- Disse il giovane inciampando sulla rampa

-Non chiamarmi signore!Io sono Sejit,e tu mollusco?-

-I-il mio nome? Bè il mio nome è....Lu..Lu!-

-Lu? Nome strano mollusco! Però ti si addice! Stasera festeggeremo il nuovo anno di navigazione! E conoscerai  il capitano Dragneel.-

-C-certo signore!-Disse di nuovo inciampando. 

-Togliti quelle zappe dai piedi e cammina a piedi nudi!-

-S-si signore!-Disse il mozzo togliendosi le scarpe.

Finalmente dopo un paio d'ore la tanto desiderata festa arrivò e con lei anche il capitano Dragneel.

-Giorno gente!- 

-Capitano è notte!- Fece notare un Marinaio.

-Allora...Notte gente!-

-Ahahahaahha-Risero tutti!

Sejit si fece avanti e disse qualcosa all'orecchio del capitano.

-Vieni avanti,tu che porti il nome di Lu-

Lucy nei panni del mozzo trepidante fece dei passi avanti per poi fermarsi davanti al comandante e portare la mano alla fronte in segno di saluto e rispetto.

-Benvenuto nella mia ciurma!- Disse soridente

-Grazie signore!-

-Potresti venire nel mio ufficio? vorrei farti qualche domandina

-C-certo s-signore!-

Dopodichè il giovane mozzo seguì il capitano nel suo ufficio.

-Allora Lu...se è questo il tuo vero nome!-Disse il capitano serio

-C-cosa vorrebbe dire signore?-

-Questo!- Disse il giovane capitano fiondandosi su Lucy e strappandogli la maglia e mostrando un bel seno in vista coperto da una fascia stretta.

-P-posso spiegare...........-Disse Lucy in un sussurro.

-Cosa vorresti spiegare? Sei una donna!-