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Autore: allison742    08/05/2013    7 recensioni
Guardi l’ultimo goccio del liquido ambrato e lo butti giù, non distinguendone neanche più il sapore.
Lasci cadere il bicchiere a terra, che con un rumore assordante si rompe in mille pezzi.
Esattamente come il tuo cuore e la tua vita.
Genere: Generale, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Kate Beckett
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Seconda stagione
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Just learn

 
Il penetrante odore di alcool e sigaretta ti entra nelle narici ormai troppo abituate a distinguerli.
E anche oggi è andata, pensi facendo scorrere la vodka giù per la gola, mentre la senti bruciare nello stomaco.
Quel figlio di puttana se n’è andato da cinque giorni, gli stessi che ti riduci così tutte le sere.
Cosa importa ormai? Ha scelto la sua ex moglie, non te.
E pensare che hai mollato anche Tom per lui, per poter passare l’estate insieme.
A quanto pare non eravate sulla stessa lunghezza d’onda.
- Un altro. – ordini al barista, mentre poggi la fronte sulla mano sporca di zucchero e Margarita.
Lui ti riempie il bicchiere, e ti perdi ad osservare il liquido quasi denso scivolare nel vetro smerigliato.
Lo ingurgiti in una volta sola, e senti che scorre veloce, come la tua vita.
Lo poggi con forza, ormai vuoto, sul bancone. Fai cenno al ragazzo, che lo riempie di nuovo, scuotendo la testa.
Se ne va, lasciandoti da sola tra la musica e le persone che ballano. Probabilmente sta andando a cercare il numero di un taxi che ti riporti a casa.
Ti volti sullo sgabello, e tra i capelli spettinati incollati al viso riesci ad intravedere un gruppo di donne sedute in cerchio al tavolo.
Ti alzi barcollando e ti avvicini incuriosita. Loro ti guardano male e, dall’aspetto che hai, non puoi biasimarle.
- Signorina… ha bisogno di aiuto?
- No – rispondi secca, sedendoti al tavolo con loro.
Non parlano più, stanno in silenzio cercando invano di non fissarti.
- Di che stavate parlando? – chiedi, cercando di essere il più sobria possibile.
- Di cosa abbiamo imparato in quest’ultimo mese. – risponde una ragazza bionda, un po’ diffidente.
- Siamo un gruppo di sostegno, qui siamo state piantante in asso da uomini bastardi. – ti spiega un’altra, notando la tua perplessità.
- Oh bene, sono finita nel tavolo giusto! – esclami sarcastica, ripensando a lui che esce dal distretto abbracciato a Gina.
- Vuoi condividere qualcosa con noi?
Le guardi con superiorità, ti sembrano spuntate dal gruppo sfigato del liceo.
Se fossi stata sobria probabilmente le avresti risposto con un sorriso, ma da ubriaca tutta la buona educazione va a farsi benedire.
- Volete sapere cosa ho imparato io? – chiedi bevendo un sorso del cocktail della ragazza seduta a fianco.
- Ho imparato che le lacrime aiutano a crescere! – esclami, alzandoti in piedi.
Loro ti guardano sempre più stranite, ma alcune annuiscono.
- Che i ricordi non si dissolvono mai! – continui, alzando la mano contenente il bicchiere mezzo vuoto.
Alcune di loro si alzano con te, completamente d’accordo con le tue parole. Addirittura sorridono.
- Ho imparato che più dai e meno ricevi! – un altro sorso, e contrai i lineamenti del volto.
- Che ignorare i fatti, non cambia i fatti! – barcollando riesci a metterti in piedi sul tavolo, e tutti ti guardano, mentre la musica si abbassa.
- Che i vuoti non sempre possono essere colmati! – dalla folla esce un “Sì” generale, che ti incita a continuare.
- Che cercando di dimenticare, il ricordo diventa ancora più nitido! Che la vita è una gran fregatura!
Le ragazze del tavolo, orami tutte in piedi, ti applaudono. In un istante sei diventata la loro eroina, l’esempio da seguire. Tutte prendono un bicchiere e ti imitano, tra i volti contratti dal sapore dell’alcool.
- Ho imparato che la ruota gira, ma quando ormai non te ne frega più niente… - concludi, perdendo l’equilibrio sui tacchi a spillo, che rigano il vecchio tavolo di legno sporco.
Tutto il locale ti applaude, mentre una mora ti aiuta a scendere e a stare in piedi.
Tu prendi un altro bicchiere e focalizzi l’uscita.
La raggiungi facendoti largo tra la folla che balla e canta, mente la musica è tornata al massimo.
Esci e l’aria gelida ti ferisce il viso. Respiri a pieni polmoni e lotti contro il mal di testa.
Hai un sorriso ebete stampato sulla faccia, un sorriso di soddisfazione, per aver fatto capire a quegli sconosciuti come va davvero la vita. Uno schifo.
Guardi l’ultimo goccio del liquido ambrato e lo butti giù, non distinguendone neanche più il sapore.
Lasci cadere il bicchiere a terra, che con un rumore assordante si rompe in mille pezzi.
Esattamente come il tuo cuore e la tua vita.
Ma tu sorridi: Fanculo.
 





   
 
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