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Autore: chocobanana_    08/05/2013    1 recensioni
[England-Centric][FrUk] [Child!France/Child!England] [Verde] [Fluff/Malinconico][Missing Moments/Nonsense][Accenni Shonen Ai]
Buondì -anche se è sera.
Era da un po' che volevo scrivere questa shot, e tutto sommato mi piace come è uscita.
Gli accenni alla pair sono proprio accenni, accenni. perché sono giovani e perché la fic, in realtà, è molto incentrata su Arthur.
Spero che leggerete, ci vediamo dentro (?).
Camy
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Tutto ciò che vive è sottoposto a cambiamenti e niente rimane uguale con il passare degli anni.
Guardando al passato, tutto è differente, tutto si è modificato; trasformazioni che, spesso, nessuno si aspetta di vedere, di percepire.
Cambia il mondo. Cambiano le persone. Cambiano i sentimenti.
Genere: Fluff, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Francia/Francis Bonnefoy, Inghilterra/Arthur Kirkland
Note: Missing Moments, Nonsense | Avvertimenti: nessuno
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Years Ago
-  Time; Child; Hug;  Different. –

 
 
Tutto ciò che vive  è sottoposto a cambiamenti e niente rimane uguale con il passare degli anni.
Guardando al passato, tutto è differente, tutto si è modificato; trasformazioni che, spesso, nessuno si aspetta di vedere, di percepire.
Cambia il mondo. Cambiano le persone. Cambiano i sentimenti.
Il tempo, molte volte, è il nemico più forte e più difficile da affrontare, anche quando si è una nazione, quando si è, diciamo, immortali.
Un giorno sei il migliore amico di una persona, il giorno dopo sei costretto ad odiarla, a ferirla: ecco come vive una Nazione.
E se tutto poteva cambiare in sole ventiquattro ore, figurarsi in secoli di vita.
Quindi sarebbe stato tutto diverso, perché lui, Inghilterra, era determinato a  diventare un grande stato, ancora più forte di quelli che si erano formati in Europa dopo la caduta del grande Impero romano.
Eppure faceva paura pensare che non si sarebbe dovuto fidare di nessuno, nemmeno dei suoi stessi alleati; perché la storia insegnava che chiunque poteva tradirti, anche l’alleato più fedele.
Il piccolo Inghilterra abbassò lo sguardo verso il terreno umido e fangoso, osservava le goccioline d’acqua che scendevano lungo le piccole foglie delle piante che ancora erano vive dopo quel grosso e lungo temporale.
Se ne stava seduto sulle ginocchia, all’ombra di un grosso albero. Non gli piaceva particolarmente stare da solo, ma il mare lo isolava dagli altri. Quella grande distesa d’acqua era il suo più grande alleato, ma anche un nemico, e Arthur non aveva mai pensato di poterlo attraversare per arrivare dall’altra parte.
Sospirò e alzò gli occhi verdi verso il cielo azzurro, le nuvole stavano andando via lentamente, lasciando spazio ai raggi caldi del sole.
C’erano davvero tante cose che Arthur avrebbe dovuto affrontare, e che facevano davvero paura.
Per esempio, come si può sconfiggere il tempo? Tutta la sofferenza che porta passando così velocemente? Forse l’avrebbe imparato più tardi, da adulto.
“Cosa stai facendo?” una voce familiare fece sobbalzare il bambino biondo, che guardò truce l’altro.
“Che vuoi?” Chiese infastidito, anche se la prima domanda che gli attraversò la mente fu cosa ci facesse lui lì, nel suo paese.
“Come siamo antipatici.” Si lamentò l’altro. Il ragazzino con i lunghi capelli biondi fece una smorfia, incrociando le braccia al petto. “Ed io che sono venuto qui per te.”
“Potevi restare a casa tua. Non ho bisogno della tua compagnia.” Sbottò il più piccolo, tornando a fissare il terreno ghiaioso. Anche se poi, in realtà, preferiva litigare con Francia, piuttosto che rimanere in silenzio a fissare gli alberi e l’ambiente circostante, quindi a ben pensarci, fargli quella visita non era stata del tutto una pessima idea.
“I bambini dovrebbero essere più carini e simpatici.” Replicò l’altro, facendosi sfuggire un sorriso.
“un’altra parola e ti prendo a pugni.”
“Che paura.”
Arthur si girò di scattò, assottigliando le palpebre  e guardandolo irritato;  stava leggermente cambiando idea. Meglio il temporale di prima, era meno fastidioso.
Francia fece spallucce e si sedette vicino al bambino. “Non dev’essere divertente starsene qui da solo tutto il giorno.” Mormorò.
Inghilterra non rispose. “Abitudine.” Rispose piatto. In effetti era così, le sue giornate passavano quasi sempre così, monotone e malinconiche.
Françis attirò a sé il bambino e lo abbracciò, intenerito. Inghilterra divenne paonazzo, stette zitto qualche secondo, poi capì cosa era appena successo e arrossì di botto.
“B-brutto idiota…!” Farfugliò confuso. “Lasciami andare…!”
Il francese gli rivolse un sorriso e lo lasciò andare. “Tu mi sembri molto più stupido di me.” Cinguettò, con aria innocente.
Poi si alzò e si tolse la polvere dal lungo vestito azzurro, guardò Arthur qualche secondo e gli sorrise di nuovo.
Inghilterra si girò dall’altra parte. “Ma che cavolo vuoi…” Borbottò di nuovo.
Il biondo rifletté qualche secondo, poi aprì bocca. “Vado a farmi un giro, sei ti annoi di stare da solo mi trovi da queste parti, non me ne vado prima di stasera.” Avvisò, poi si allontanò da Arthur, lasciandolo da solo.
L’inglese avrebbe voluto gridare un bel “meglio se non ti fai vedere più”, ma il silenzio prese il sopravvento.
Ad un certo punto il tempo iniziava a fare più paura, le sue idee iniziavano a fare paura.
Valeva la pena rinunciare ai sentimenti per la forza?
Arthur pensava che la scelta sarebbe stata sua. Invece no, loro non prendevano decisioni, eseguivano solo gli ordini di qualcuno che stava più in alto di loro.
Ed era assurdo immaginare che presto sarebbe stato tutto diverso, sarebbe stato tutto differente.
Sarebbe iniziata l’epoca della guerra, e se lui voleva affermarsi come stato potente, avrebbe dovuto mettere da parte tutto.
Presto avrebbe scoperto cosa significava combattere contro qualcuno per il quale si provava affetto.
 

Fine.
 

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-Angolo di una persona leggermente fissata con le proprie otp.
Buondì, anche se è sera (?), ma finché io vedo il sole per me è giorno (?).
Quest’idea non ha senso, penso. Però volevo scrivere una cosa del genere e sono abbastanza contenta del risultato.
Che poi io amo Arthur. È il mio personaggio preferito ed io lo amerò sempre.
Da piccolo poi è adorabile. E comunque io ce lo vedo un po’ solo soletto, in fondo vive su un’isola (?) e non è che c’erano molti mezzi per raggiungere l’Inghilterra quando lui era piccolo .u.
Penso solo le navi o:
E poi io amo anche Françis. Anche se da piccolo sembrava davvero una ragazza, carina anche.
Ed io li vedo molto abbracc--- *la picchiano*
No, davvero. Li vedo Fluff e Angst. Malinconici e Comici. Per me questi due possono essere tutto.
E poi li amo perché la fruk è la mia prima otp (?). li amerò sempre (?).
Ed è meglio se mi fermò qui sennò potrei farvi una testa tanta sulla fruk e su quanto io li ami (?) anche se di odiano e blablabla <3
Che poi in questa fic c’è proprio un accenno, mi sono trattenuta (?). perché sono piccoli su (?). anche se ci sono tante dj in cui sono picc--- okay, basta. Sennò divago.
Grazie alla mia Ohana che ha letto in anteprima questa fic dicendomi cosa ne pensava <3
E Grazie a chi ha letto e a chi lascerà una recensione :3
Camy
 
 

   
 
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